Il Buondì Motta è forse la più antica merendina che io ricordi.
Quando ancora si parlava di pane, burro, marmellata, ecco apparire il Buondì, forse poco prima o poco dopo la Nutella (altro mito della mia - nostra ? - infanzia).
Negli anni si trasformò, così come si trasformò la casa produttrice Motta che con la sua concorrente Alemagna (ullallà è una cuccagna !) fu prima statalizzata, perdendo quote di mercato ed ora, da alcuni anni, è tornata sul Mercato (e i suoi panettoni sono di nuovo i migliori tra quelli industriali).
Mi sembra che la nuova dirigenza della Motta voglia anche rilanciare il vecchio Buondì, in forma tradizionale, non quell'opera blasfema che era il Buondì al cioccolato e così ha dato vita ad una campagna pubblicitaria di cui, guardando io la televisione sono per registrazioni e saltando le parti pubblicitarie, sono venuto a conoscenza solo dalla cagnara che hanno sollevato gli indignati.
A dimostrazione che i maggiori propagandisti di qualcosa sono coloro che si scagliano contro quel qualcosa.
Perchè la pubblicità ha fatto "scandalo" ?
Per l'ironia che probabilmente gli indignati non sanno neppure trovare sul vocabolario.
Tre spot di 30 secondi simpaticissimi, graffianti, che smontano la melensa famiglia felice ma senza scadere nell'esaltazione della pervesione.
Premierei i pubblicitari e i dirigenti della Motta che hanno scelto gli spot e nel mio piccolo lo farò comprando il panettone Motta a Natale.
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