Con dispendio di articoli e rullo di tamburi, ieri, presente una vecchia gloria del ciclismo italiano (Felice Gimondi) è stata inaugurata la tangenziale delle biciclette.
In pratica hanno diviso con il gesso (come facevamo noi da bambini, solo che a noi costava molto meno ...) i marciapiedi e dove non potevano hanno ridotto la carreggiata della strada, già ridotta in molti punti per le demenziali iniziative del civis .
Peccato che non tutti i ciclisti usino la loro "tangenziale".
Questa mattina ho invitato uno di loro, nei pressi del cimitero, a usarla invece di circolare sulla strada e quello mi ha sostanzialmente risposto che di là era ostacolato dai ciclisti della domenica (madri con bambini, anziani etc.) così ha pensato bene di ostacolare le automobili.
Avessi avuto voglia di discutere gli avrei chiesto "ma lei chi è, Nibali ?".
Ho preferito lasciar perdere, tanto non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Per non parlare della infausta idea di usare il marciapiede in promiscuità tra ciclisti e pedoni, con questi ultimi (categoria alla quale appartengo ...) sempre più penalizzati e costretti a dare la precedenza non solo ad auto e moto, ma adesso anche alle biciclette che circolano (e ti suonano pure !) sul marciapiede, una volta rifugio quasi sicuro per tutti i pedoni.
E che dire della folle striscia color campo da tennis che unisce le varie parti della divisoria sui viali all'altezza delle porte ?
Dove, immancabilmente, hanno regolato i semafori in modo penalizzante per gli automobilisti che devono svoltare attraversando quella specie di santuario per ciclisti.
Ma il colmo del ridicolo lo si vede in Viale XII Giugno (e forse anche altrove) dove hanno tirato una striscia bianca delimitando un metro di spazio sulla destra con l'immagine della bicicletta.
Come se fosse una protezione.
Così abbiamo, partendo da destra: il marciapiede, il parcheggio per auto, la striscia per le biciclette e, finalmente, la carreggiata per le automobili.
Dicono che vogliono incentivare l'uso della bicicletta.
Bravi, e per chi abita ad un chilometro in salita dalla porta ?
La biciletta elettrica ?
No, perchè ne ho provata una di un collega e non arriva alla fine dell'ultima salita verso casa.
E adesso c'è pure qualcuno che vorrebbe chiudere definitivamente al traffico via Rizzoli e via Ugo Bassi al grido di "perchè rovinare il lavoro appena fatto" ?
Evidentemente non hanno molta fiducia sulla qualità del lavoro e temono che ai primi autobus i pietroni tornino ad essere sconnessi.
Ma, in fondo, anche quello è utile, visto che consente di affidare nuovi lavori di manutenzione ...
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