domenica 9 marzo 2014

Manifestazioni boomerang

Tornato da una settimana di vacanza, lunedì scorso sono anche tornato in ufficio.
Passando per via Indipendenza ho subito notato una serie di scritte con la vernice sulle colonne e nel portici di quella che dovrebbe essere una delle vie più importanti del salotto centrale di Bologna, tanto che la giunta comunale non perde occasione per impedirvi il traffico al sabato e alla domenica.
Sono tutte scritte inneggianti al movimento no tav, alcune anche violente.
Io sono favorevole alla manifestazione pacifica di qualunque idea che, però, deve trovare un limite nel rispetto della proprietà e della libertà altrui.
Figuriamoci, poi, se non guardo con simpatia una manifestazione contraria ai diktat ed ai progetti dell'unione europea alla quale sono totalmente contrario.
Ritengo però una violazione di tale principio se, per manifestare, dieci, cento ,mille, un milione di persone impediscano la libera circolazione con blocchi stradali.
Una violazione ancora peggiore la considero quando viene deturpata una bella città, come sarebbe Bologna, imbrattandone i muri.
Tanto più che la pulizia viene a costare non a Merola o ai suoi, ma a noi cittadini tartassati anche per queste azioni devastatrici dei manifestanti venuti da altrove.
Ma ancora maggiore vergogna ricade su chi non ha dato le disposizioni per impedire tale violenza o, almeno, per identificare i rei e poi far loro pagare la pulizia dei nostri portici, anche con il loro lavoro personale fino a compimento, a regola d'arte, dell'opera.
Alla prossima manifestazione torneranno altri che, certi dell'impunità, imbratteranno ancora e continuerà così finchè alcuni di quelli non saranno presi e colpiti da punizioni esemplari.
Chi manifesta è ospite e non deve danneggiare la proprietà altrui, sia essa pubblica o privata.
Se queste sono le argomentazioni e le modalità dei manifestanti no tav, allora che costruiscano dieci, cento, mille linee ad alta velocità.

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