venerdì 30 marzo 2012

La negletta lingua del "sì"

Sabato scorso ascoltavo, prima del gr1 delle sette, una trasmissione che credo si chiami "voci dal mondo".
Era intervistata una signora, rappresentante della camera di commercio a Singapore e che, parlando a mitraglia, ha sostanzialmente detto:
Contattarci è un must per le imprese italiane che vogliono un plas (che sarebbe il latinissimo e quindi nostrano "plus" ma pronunciato "plas" sembra essere più in linea con la tecnocrazia imperante e ignorante) per fare business a Singapore in modo safe. Grazie a noi possono avere un set-up per il loro coming anche step by step.
Come si dice in questi casi ?
Una parola (di commento) è poco, due diventano troppe.

martedì 27 marzo 2012

La neve a Bologna

Oggi (ma presumo potrà avvenire anche nei prossimi giorni) assieme al Carlino era possibile acquistare, a 9,90 euro, un volume fotografico con immagini di Bologna innevata dagli anni cinquanta al 2012.
Il Carlino, storico quotidiano della nostra città, non è nuovo ad iniziative tese a riscoprire e conservare le radici di Bologna e anche un volumetto come quello di cui parlo può aiutare nell’opera.
Particolarmente interessante la modalità di sgombero neve allo stadio, con le piccole montagne che ogni spalatore innalzava perché poi venissero portate via.
Bella la qualità delle fotografie contemporanee (e chi non è fotografo con gli strumenti a disposizione oggi ?) ma impagabile l’atmosfera del bianco e nero che coglie i nostri nonni (o bisnonni) nelle classiche espressioni e posture che abbiamo ormai dimenticato.
Ottima ed evocativa la presentazione di Cesare Sughi che compensa la fredda introduzione del direttore del Carlino Giovanni Morandi che, evidentemente, non riesce a dimenticare la sua fiorentinità che infila anche in un volume dedicato esclusivamente a Bologna.

sabato 24 marzo 2012

A carico del padre a 41 anni

Non se abbiate letto la notizia, riportata dai quotidiani, che riporta una sentenza della cassazione che obbliga un padre a mantenere una figlia di anni QUARANTUNO e che ancora studia all'università.
E' da precisare che spesso i riassunti delle sentenze che troviamo sulla stampa sono imprecisi e tendenziosi (per mettere in risalto "la notizia" rispetto all'effettivo contenuto della sentenza).
Sembra, però, che la figlia abbia motivato (e la corte accolto !) la sua richiesta di continuare ad essere mantenuta affermando che la separazione dei genitori (avvenuta peraltro quando già aveva trentacinque anni ...) le aveva procurato un trauma psicologico.
A parte tutto, non so se ammirare chi, a quarantuno anni, riesce ancora a farsi mantenere (e se non ci fosse la Fornero poteva anche pensare di unire il mantenimento dai genitori con una bella pensione sociale senza dover mai lavorare) o se rivalutare la rozzezza di quel sottosegretario del governo tecnico in carica che ha definito "sfigato" chi non si laurea entro i 28 anni.
Sicuramente quel padre ha tutta la mia solidarietà.

domenica 11 marzo 2012

Politica estera (una volta...)

L'estate scorsa stavo leggendo i diari di Ciano, ministro degli Esteri italiano prima dell'ultima guerra e nei primi anni della stessa. A parte il discorso politico sul fascismo e sulle sue malefatte il punto è che in quegli anni e prima ancora, l'atteggiamento delle cancellerie europee era tutta un'altra cosa verso il nostro paese. L'ambasciatore francese a Roma quasi piangendo tentò di non farci entrare in guerra a fianco della Germania. Gli inglesi a loro volta a Roma erano completamente in soggezione (ancora non era ancora al potere Churchill). Oggi, quasi un secolo dopo, le cose sono cambiate e da un pezzo. Va bene che abbiamo perso una guerra ma non siam stati gli unici. Alcuni casi: prima Cesare Battisti (governo Berlusconi), ora in successione l'episodio dei marò e il blitz degli inglesi con la morte del nostro ostaggio. Se per l'ultimo episodio faccio fatica a non schierarmi con i soldati di sua Maestà (cosa ci avrebbero avvisato a fare? Mandavamo le nostre "truppe speciali"? Ricordiamoci che gli "alleati" credono che in Afghanistan muoiono meno italiani perché paghiamo i talebani per non attaccarci. Dicono che nei nostri carri armati ci sono un sacco di marce ma una sola è avanti... Che ora l'esempio di un comandante italiano non è il Duca d'Aosta ma Schettino...) in tutta la catena di episodi si manifesta la totale mancanza di credibilità della nostra politica estera. Non dico che con Frattini sarebbe andata diversamente (Battisti docet) ma Terzi e con lui Monti (che pure stimo) hanno dato una grossa prova di incompetenza. Pensate che gli indiani avrebbero fatto lo stesso con due parà francesi? Beh io credo che la Francia qualcosa avrebbe fatto. Purtoppo a noi manca una "force de frappe" ma una qualche cavolo di reazione forte doveva esserci! Altrimenti capo chino e non lamentiamoci.



giovedì 8 marzo 2012

Un sogno durato 45 minuti

Bologna e Juventus hanno pareggiato, come all'andata a Torino, per uno a uno.
Il pareggio, per carità, è giustissimo e rappresenta quel che si è visto in campo.
Però noi bolognesi abbiamo sognato la vittoria per quasi 45 minuti, dal gial di Di Vaio al 17° del primo tempo al pareggio bianconero del 14° del secondo tempo.
Peccato, sarà per la prossima volta.
Intanto la classifica è ora senza "recuperi" e ci dice che, forse ... forse ..., come scrivevo dopo la vittoria a Milano contro l'Inter, il Bologna ha fornito il suo contributo a far perdere alla Juventus lo scudetto (su sei punti disponibili ne abbiamo presi due a testa e il bilancio di una squadra con le ambizioni delle Juve ne "piange" ben quattro !) e per quel che riguarda il Bologna, abbiamo agganciato Atalanta e Genoa, siamo pari alla Fiorentina e ne abbiamo cinque o sei dietro.
Non male, per come avevamo iniziato.
Adesso speriamo che non si rilassino e continuino così ... domenica a Roma contro la Lazio (squadra a me molto simpatica, tranne quando affronta il Bologna).

giovedì 1 marzo 2012

...e sotto quale stella tra mille anni ci si potrà abbracciare?


E' morto Lucio.
Me lo hanno detto in una classe, alle 13 di oggi. Non volevo crederci e un alunno ha notato i miei occhi lucidi. Che malinconia! irrimediabilmente si volta un’ altra pagina della nostra vita: impossibile non abbinare ricordi, belli o tristi, alle sue splendide canzoni. Sentendo i primi commenti e sentendomi unita a Bologna - che Lucio, come noi, amava tanto - nello sgomento e nella tristezza, mi colpisce in particolare un commento ricorrente: era un uomo buono e generoso, tanto nella musica e nell'arte, quanto per gli amici e le persone bisognose. Un grandissimo cantautore della storia della canzone italiana. Un artista davvero poliedrico. “Caruso”, “4 marzo 1943”, “Futura”, “Cara” , “Canzone”, “Come è profondo il mare”… Uno dei bolognesi più celebri e più amati. Mi piaceva incontrarlo per le vie del centro, con la sua originalità e la sua solitudine, o in San Domenico o in San Petronio: arrivava alla chetichella, faceva la comunione e si dileguava qualche momento prima della fine della funzione. Quest’ estate, l’ho pure incontrato in Chiesa a Senigallia… Era molto credente (una fede cercata, voluta e dibattuta), per questo non mi stupisce leggere che sono stati i frati di San Francesco d'Assisi i primi a dare la notizia della sua morte. Sul sito del Bologna Calcio, di cui Dalla era un grande sostenitore, spessissimo in tribuna al Dall'Ara, traspare l' affetto per " il grande amico e tifoso rossoblù, un bolognese vero, uno dei più grandi artisti che l'Italia abbia mai avuto". E la Virtus, di cui, pure, Lucio era tifosissimo, lo ricorda seduto in parterre a seguire da abbonato le partite del club bianconero… Non parliamo del dolore dell’ amico storico Gianni (“Per me è stata come una coltellata”...)e di tutti gli altri innumerevoli amici del mondo dello spettacolo …
I negozi di via D’ Azeglio (dove abitava) sono tutti in lutto, dalla sua casa escono le note, ora più che mai struggenti, delle sue canzoni e sui social network viene lanciata l'idea di intitolare "anche solo un angolo" di piazza Maggiore al cantautore scomparso...
Anche per me se ne va un amico e… accidenti…com’è triste perdere un altro pezzo della nostra vita, per sempre!

mercoledì 22 febbraio 2012

Diamanti+Ramirez e anche la Fiorentina è fatta ... viola

Un nuovo successo del Bologna.
Una partita meno bella di quella di San Siro, ma con un risultato che ci consente di fare un altro piccolo balzo verso quella salvezza anticipata che è nel desiderio di tutti i bolognesi (e delle nostre coronarie).
Grande Gillet che ha salvato la porta in almeno quattro occasioni, ma occhi tutti per Diamanti, il cui goal è un inno alla caparbietà ed alla forza di non rinunciare mai, e soprattutto Ramirez, con un tacco divino che ha beffato dofensore e portiere avversario.
Ramirez un gioiellino che deve solo migliorare il suo carattere e che il Bologna, se vuole tornare lo squadrone che tremare il mondo fa, deve tenere o vendere solo per una contropartita importante (ben oltre quei venti milioni di cui si era parlato qualche mese fa).
Intanto, come ha detto Guaraldi, Ramirez ce lo godiamo noi.
Non si può dimenticare però Pioli che è riuscito a quadrare il cerchio, con la difesa a tre (rischiosissima) e facendo giocare assieme, con profitto, Perez e Mudingay, Ramirez e Diamanti.
Dopo un inizio disastroso, essere tifoso del Bologna non è più una sofferenza.

sabato 18 febbraio 2012

Di Vaio - Di Vaio - Acquafresca: Inter zero, Bologna TRE !

Il calcio regala poche, pochissime soddisfazioni ai tifosi del terzo millennio dello squadrone che tremare il mondo faceva e poi ancora giocava come solo in Paradiso.
Per chi, come me, come noi, ha vissuto da bambino l'epico spareggio del 7 giugno 1964, preceduto dall'infame tentativo di mettere fuori gioco il Bologna con il complotto del doping, l'Inter rappresenta "il nemico".
La soddisfazione di battere l'Inter a San Siro, in un venerdì 17 tale solo per i nerazzurri e con un punteggio che non ammette repliche, è pari a qualle di aver visto una squadra solida e ben messa in campo, con tutti i giocatori che ci hanno messo l'anima e il cuore nonostante la inferiorità tecnica oggettiva.
Il risultato di ieri è giusto e i tifosi del Bologna passeranno un bellissimo fine settimana in attesa del recupero contro la Fiorentina e, soprattutto, contro la Juventus.
Fosse che fosse che, dopo aver messo in crisi l'Inter, non si riesca anche a far perdere lo scudetto ai bianconeri ?
Buon fine settimana.

sabato 11 febbraio 2012

E il naufragar m'è dolce in questa neve

Uno spettacolo come quello che da alcuni giorni ci si presenta alla vista, non credo di ricordarlo neppure nei giorni della nostra infanzia, quando le automobili erano poche e non deturpavano il paesaggio nella strada privata in cui abito.
Dalla finestra dello studio vedo gli alberi, i nostri abeti del primo Natale trascorso qui nel 1960 e poi piantati in giardino dal nonno dei bambini dell'appartamento di fronte, ondeggiare ricoperti di neve.
La visione dalla finestra della camera da letto è divisa da due grandi e bellissime “stalattiti” che fotografo ogni giorno per vedere e documentare la loro progressione.
Ma lo spettacolo che preferisco è quello sul fronte principale, quello direttamente sulla strada, tutta imbiancata, dove le “forze” mobilitate dai vari condomini che insistono su questa nostra porzione di mondo, sono ormai state sconfitte dal persistere delle precipitazioni nevose.
Sconfitto anche il vicino del condominio di fronte che, ogni sera, da dieci giorni, ripuliva la sua automobile parcheggiata nel piazzale e che ora è nuovamente ricoperta da una soffice ma voluminosa panna bianca.
Gli alberi spogli hanno qualche ramo spezzato e questo mi consente, dopo anni, di tornare ad individuare, nel bosco di fronte che ci vide da bambini coraggiosi esploratori, la “tomba etrusca”, ancora lì dopo oltre cinquanta anni (e sicuramente c'era anche da molto prima), nostro luogo preferito di ritrovo nelle calde giornate delle vacanze estive, quando dovevamo darci un appuntamento preciso in un luogo preciso, essendo il telefono (nero, fisso, a muro) un totem da utilizzare solo ed esclusivamente per occasioni eccezionali (ed eravamo sempre puntuali, allora !).
E se anche il “blizzard” annunciato sembra essersi rivelato l'ennesima bufala, bianchi, soffici, fiocchi di neve continuano a cadere consentendoci di riscoprire il bello dello stare in casa, a non far nulla, a guardare la neve cadere che pare un monito a chi sempre corre, ricordando che, come un buon piatto, la vita va assaporata nei tempi giusti, non divorata in volocità.

E il naufragar m'è dolce in questa neve ...

venerdì 10 febbraio 2012

10 febbraio: il Giorno del Ricordo

Quando le sorti della seconda guerra mondiale ormai volgevano al peggio per l'Italia e anche dopo la fine del conflitto, nei territori culturalmente, etnicamente, storicamente italiani di Fiume, Istria e Dalmazia i comunisti titini perpetrarono atroci crimini contro l'Umanità, assassinando migliaia di Italiani (da dieci a venti mila) in una pulizia etnica che allora e per lunghi cinquanta anni non solo non fu condannata, ma i "compagni" italiani cercarono di nascondere e negare.
Migliaia di nostri compatrioti furono uccisi, molti gettati vivi nelle cavità carsiche chiamate "foibe" che oggi danno il nome a quella atrocità compiuta nel silenzio generale.
Quando quasi quattrocentomila Italiani di Fiume, Istria e Dalmazia furono costretti a lasciare le loro proprietà e le loro terre, profughi in Italia, il convoglio che li accompagnava mestamente ai campi per lor approntati, passando in Emilia e a Bologna fu accolto da fischi, sputi e ingiurie organizzati dai "compagni" locali dei massacratori titini e il sindacato di sinistra rifiutò anche di assisterli alla sosta nel capoluogo.
Solo nel 2004, con inizio nel 2005, il 10 febbraio è giornata dedicata al Ricordo dei Martiri delle Foibe.
Solo dopo cinquanta anni è stata riconsegnata alla memoria condivisa una vicenda che ha visto come vittime migliaia di nostri compatrioti.
Non dobbiamo dimenticare le vittime.
Non dobbiamo dimenticare i profughi.
Ma, soprattutto, non dobbiamo dimenticare che Fiume, Istria e Dalmazia appartengono alla Nazione Italiana e prima o poi torneranno a farvi parte a pieno titolo.
"Una d'arme, di lingua, d'altare, di memorie, di sangue e di cor".