domenica 3 marzo 2024

Fu vera gloria ?

La partita di questo pomeriggio alle 18, a Bergamo contro l'Atalanta, dirà se quella del Bologna sia, almeno nell'anno in corso, "vera gloria" o, invece, una stagione felice ma probabilmente irrepetibile.

L'Atalanta non è più quella di due/tre anni fa, ma resta una delle squadre meglio gestite e strutturate del Campionato.

Il Bologna, se vuole aspirare ai posti che, per tradizione, meriterebbe, deve cominciare a vincere, non per caso, anche in trasferta e anche in casa delle cosiddette "grandi".

Come è stato contro la Lazio, peraltro di gran lunga sotto tono rispetto agli anni scorsi.

Calcisticamente siamo in un periodo di transizione, con la Juventus che non è più quella corazzata solida, anche sotto il profilo societario (la lite tra gli eredi di Gianni Agnelli potrebbe avere un ruolo decisivo nel riposizionare la società calcistica tra quelle "umane" e la vicenda della Super Lega ha reso la Juventus invisa agli Dei dell'Olimpo delle Federazioni calcistiche internazionali) e l'Inter che vince, ma è la società più indebitata con una proprietà cinese soggetta agli umori del partito comunista.

Il Bologna, che ha una proprietà solida, ha quindi l'opportunità di inserirsi in quel ristretto gruppo di squadre che possono anche spartirsi la fetta più grossa dei ricavi economici del calcio, partecipando alle coppe europee e posizionandosi tra le principali società del calcio italiano.

Ma deve dimostrare sul campo di non essere la annuale meteora del Campionato.

E deve cominciare dall'Atalanta a Bergamo, nel tardo pomeriggio, a las seis de la tarde.

domenica 25 febbraio 2024

Giudizio sospeso

Mancano ancora ben dodici partite alla fine del Campionato, ma ad oggi il Bologna è riuscito, dopo decenni, a dare soddisfazione ai suoi tifosi, collocandosi nelle prime posizioni della classifica.

Per una volta non si soffre e non si subiscono gli sfottò degli amici tifosi delle "grandi" squadre, anche quando sono nati a Bologna o in città che pure avrebbero una dignitosa squadra di calcio.

Ovviamente spero che il Bologna nelle restanti partite sia in grado di mantenere il livello fino ad oggi tenuto e sarei ugualmente contento se una qualificazione a un torneo europeo, desse alla società quei fondi e quelle motivazioni per rinforzare la squadra.

A me, però, dei tornei europei non interessa nulla, perchè considero solo il Camionato Nazionale.

E sono molto curioso di vedere all'opera il Bologna del prossimo Campionato.

Perchè se ripeteremo le buone prestazioni di questa stagione, allora potremmo pensare che sia iniziato un ciclo virtuoso.

Se, invece, torneremo a galleggiare nella mediocrità, allora vorrà dire che siamo stati la solita sorpresa che c'è in ogni Campionato, ogni anno e che vede una squadra mediocre, a turno, azzeccare tutte le scelte ed essere baciata unicamente dalla buona sorte.

Per cui vale la pena godersi una posizione di vertice finchè dura: carpe diem.

domenica 18 febbraio 2024

Il parcheggio

Quasi ogni giorno, rientro a casa a fine mattinata percorrendo via Rubbiani e immettendomi in viale Panzacchi, davanti all'ingresso del parcheggio della ex Staveco.

Tutte le volte, nei giorni lavorativi, vedo una lunga colonna di automobili, sul lato esterno del viale, in attesa di entrare nel parcheggio.

Talvolta ci sono automobili che cercano di entrare nel parcheggio provenendo da via Rubbiani o dall'anello interno di viale Panzacchi (da porta Castiglione), provocando una intensa suoneria di clacson da parte di chi è pazientemente in coda e che si vede così superato nella precedenza.

Il problema è dovuto al fatto che non esiste nessuna indicazione che inibisca tale manovra o che indichi che l'ingresso al parcheggio è consentito solo per le autovetture incolonnate su viale Panzacchi e provenienti da porta San Mamolo.

Ma la cosa più divertente (per me che non devo entrare nel parcheggio) è vedere i ciclisti che se la prendono con quelle automobili che sono costrette, nella svolta consentita dall'anello interno di viale Panzacchi, a fermarsi nel budello che divide le due carreggiate del viale e che è stato adibito a pista ciclabile.

Ma dove dovrebbero fermarsi quelle automobili per non intralciare il traffico e poter completare la manovra tempestivamente quando le condizioni del traffico lo consentissero ?

 

domenica 11 febbraio 2024

Il sospetto

Ieri, nel comporre, il mio personale palinsesto televisivo, ho fatto una riflessione e venuto un sospetto.

Per seguire alcune serie, come per guardare tutte le partite del Campionato di calcio e, credo, anche delle coppe europee (cui non sono interessato), sarebbe necessario possedere due o tre abbonamenti aggiuntivi rispetto a quello rai.

Ci sono infatti televisioni che trasmettono, magari, le prime due tre, quattro stagioni e poi, per proseguire, uno dovrebbe accedere ad un'altra emittente, ovviamente a pagamento.

Nel calcio tre partite su dieci sono trasmesse su Sky e le altre sette su Dazn, ormai da tre anni e sarà così anche per i prossimi cinque, se ho capito bene i termini dell'accordo con la Lega calcio per la trasmissione degli incontri.

L'unica eccezione che rilevo è su Star Trek, che trovo, tutte le serie e le stagioni e tutti i film, su Paramount offerto da Sky a tutti gli abbonati cinema.

Credo che altrettanto si potrebbe dire di Star Wars che credo si trovi tutto su Dinsey che ne ha comprato i diritti (non ne sono sicuro perchè non ho l'abbonamento a Disney e non intendo sottoscriverlo).

Tra tante questioni, questa è una delle meno rilevanti, però il sospetto che ci sia un accordo tacito o meno per indurre a sottoscrivere una pluralità di abbonamenti, anche se alcuni sono impostati su cifre irrisorie, mi è venuto.

E la risposta non può che essere quella di non piegarsi, tanto ci sono già ampie scelte anche con un solo abbonamento.

Piuttosto sarebbe da ripensare alla obbligatorietà del canone rai, perchè rappresenta una alterazione della legge del Mercato che dovrebbe premiare i programmi scelti da pubblico inteso come spettatore e non dal pubblico inteso come denaro.

domenica 4 febbraio 2024

Foto nostalgia

Nel sottopassaggio di via Rizzoli è in corso, credo ancora, una mostra fotografica sull'evoluzione di Bologna.

Ci sono fotegrafia provenienti da archivi pubblici e collezioni private e ci si perde sicuramente un paio d'ore, immergendosi in una città che non c'è più.

Ma il piacere della mostra concerne il gusto personale.

Preferisco invece commentare il buon riassunto della creazione del sottopasso o, meglio, dei, perchè sono più di uno.

Dal progetto dei primi anni cinquanta, alla realizzazione e gli anni d'oro con la presenza di numerosi negozi e attività (mi viene in mente "Rade", ma anche la ricevitoria tradizionalmente luogo destinato ai sogni di vincite risolutive).

La tristezza della fine per il "degrado", come viene scritto nei manifesti, ma un degrado causato dall'incuria, visto che non si è provveduto a difendere quel luogo dalla presenza di tossici e malviventi.

Adesso il tentativo di risorgere prima con le "gocce" di Guazzaloca e quindi con il cinema Modernissimo, con le iniziative di mostre.

Ma, mi domando, perchè non riaprirli per il loro compito iniziale, cioè l'attraversamento sicuro della strada che, così, potrebbe essere riaperta al traffico e, considerando l'ampiezza della carreggiata, anche in modo scorrevole e veloce.

domenica 28 gennaio 2024

Difficile l'arte di arbitrare

Ieri il Bologna ha pareggiato a San Siro contro il Milan.

Tre rigori, due concessi al Milan e sbagliati e uno, realizzato, a favore del Bologna.

Tanti cartellini gialli, uno dei quali contro un difensore bolognese dopo meno di due minuti dall'inizio della partita.

Il voto all'arbitro è stato insufficiente in tutti i quotidiani che ho letto.

L'arte di arbitrare è difficile, molto, ma oggi ci sono gli strumenti per poter rivedere quel che è accaduto e giudicare con maggiore precisione.

E' quello che è accaduto per il rigore del Bologna, quando l'arbitro è andato a rivedersi l'episodio ed ha potuto constatare come Terracciano si fosse aggrappato alla maglia di Kristiansen che, infatti, si allungava visibilmente.

Ma perchè non ha fatto altrettanto sui due rigori del Milan, quando Kier si è quasi inchinato davanti al difensore bolognese, andando incontro al suo ginocchio ?

E, ancora di più, quando Leao è crollato a terra, da bravissimo stuntman, come se avesse subito un cazzotto al mento da ko, quando invece la mano del difensore bolognese era solo appoggiata sulla parte enteriore della sua spalla ?

Sarà perchè "San Giovanni non porta inganni" che mentre il rigore del Bologna è entrato in rete, mentre i due del Milan sono stati sbagliati ?

domenica 21 gennaio 2024

Via Putti ai trenta all'ora

Da oltre 60 anni via Putti aveva il limite dei 20 all'ora che non ho mai visto rispettare da nessuno, tranne un conoscente mio coetaneo che seguiva pedissequamente ogni regola.

E non ricordo alcun incidente, perchè la strada consentiva di superare quel limite.

Con la scelta della giunta di imporre i 30 all'ora, la strada, dopo oltre 60 anni e forse più, è passata dal limite dei 20 a quello dei 30.

Evidentemente il precedente limite era mantenuto inutilmente e non corrispondeva alle reali necessità di sicurezza stradale e, altrettanto evidentemente, non serviva neppure per limitare l'inquinamento.

A conferma che la pretesa di imporre limiti troppo bassi (o la uguale e contraria pretesa di non avere limiti) sono solo espressione di un autoreferenziale solipsismo, totalmente contrario al buon senso.


domenica 14 gennaio 2024

Fuori dalla Coppa Italia

E così, dopo 120 minuti più recupero terminato zero a zero, il Bologna è stato eliminato ai rigori dalla Coppa Italia.

Quel torneo non ha mai avuto successo, spesso era talmente trascurato che ricordo una finale tra Bologna e Palermo.

Soprattutto in coppa viene attuata una turnazione per far rifiatare i titolari e anche questo dimostra quanto sia dipoco interesse.

Tranne sul piano economico, l'unico stimolo.

Come ormai accade in tutti i tornei, le federazioni distribuiscono alle società importi in proporzione al piazzamento e ai turni superati.

E speriamo che l'aver fatto praticamente giocare per oltre 120 minuti i titolari, perdendo, il Bologna non lo paghi oggi contro il Cagliari.

domenica 7 gennaio 2024

Il tifo

Ieri ho ascoltato la radio cronaca della partita Inter-Verona.

Qualche ora dopo ho aperto Twitter/X ed ho visto in tendenza #InterVerona e numerosi derivati su singoli giocatori o dirigenti.

Per curiosità sono andato a sbirciare ed ho visto una totale e inconciliabile differenza di vedute sulla partita, sugli episodi, soprattutto sull'arbitraggio.

E' abbastanza divertente constatare che il tifo faccia vedere due differenti partite anche se con le stesse, identiche immagini.

Nello sport (come in politica e nei processi giudiziali) non esiste un punto di incontro, perchè le visioni saranno sempre diametralmente opposte in base alla propria "fede" e ad episodi, possono essere sempre contrapposti altri episodi.

Il bello è che tutto ciò non avrà mai fine, perchè ci sarà sempre una partita o una elezione successiva, un tema nuovo o il ripescaggio di uno che sembrava archiviato per riproporre all'infinito lo scontro delle parti.

Perchè finchè ci saranno due Uomini, ci saranno almeno due partiti, due squadre, due tifoserie.