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domenica 15 giugno 2025

In vena di celebrazioni

Dopo la sbornia della Coppa Italia, l'anniversario del Settimo Scudetto e, adesso, leggo articoli e celebrazioni per lo Scudetto del 1925.

Francamente mi sembra triste, perchè il tutto mi appare come un modo per nascondere il fatto che un ottavo scudetto (o il nono per chi considera che dovrebbe esserci assegnato quello del 1927) difficilmente è dietro l'angolo.

Certo, ci speriamo, ma la testa ci dice che no, non abbiamo possibilità.

Pensiamo solo al fatto che per quel torneo estivo che hanno deciso di fare a Miami chiamandolo  pomposamente "mondiale per club", hanno chiamato Juventus e Inter, le due squadre "zero titoli" del 2025, che per il solo fatto della partecipazione si cuccheranno 25-30 milioni di euro, alterando i rapporti economici con le società concorrenti.

Del resto Juventus e Inter, dirà qualcuno, sono le due squadre più titolate in Italia, ma se avessero voluto chiamare le due squadre con un titolo nazionale in rappresentanza dell'Italia avrebbero dovuto chiamare Napoli e Bologna ... facendo fuggire gli sponsor.

Quindi chi si accontenta gode e allora godiamoci le celebrazioni, i centenari, i cinquantenari ... 

domenica 18 maggio 2025

Finalmente una soddisfazione calcistica

Quando ero professionalmente attivo, dopo pranzo andavo quasi sempre a prendere il caffè in un bar del centro storico di Bologna, gestito e frequentato da tifosi del Bologna.

Il barista e gestore era molto più giovane di me e quando dicevo che speravo di poter vedere un secondo scudetto per il Bologna, lui diceva "a me basterebbe vedere almeno una Coppa Italia".

La sua età, infatti, non gli aveva permesso di vedere non solo lo scudetto del 1964 (settimo, dicono gli annali, ma per me resta l'ottavo perchè voglio computare anche quello del 1927) ma neppure le due successive coppe Italia del 1970 e del 1974.

Mercoledì scorso, in una partita sostanzialmente equilibrata, con qualche dubbio sull'arbitraggio, il Bologna è invece riuscito nella titanica impresa di regalare una soddisfazione, dopo cinquantuno anni, ai suoi tifosi vincendo la sua terza Coppa Italia.

Una volta la Coppa Italia non se la filava nessuno, adesso invece è la chiave per partecipare al secondo torneo europeo con i relativi incassi.

Dal punto di vista sportivo, invece, segna una conferma del Bologna che, conquistando per la seconda volta l'accesso ad un torneo europeo e vincendo qualcosa di concreto, sembrerebbe aver messo l'ancora tra le squadre migliori del Campionato, con uno sguardo futuribile su piazzamenti sempre più interessanti e rendendo il nostro Campionato ancora più avvincente, come accade quando aumentano le formazioni che possono dire la loro per le posizioni di vertice.

Mi auguro che nel Bologna non credano di "essere arrivati", perchè resta sempre il sogno di vedere un altro Scudetto, dopo quello del 1964 e che ormai è confuso con i ricordi dell'infanzia.

domenica 22 settembre 2024

Il Bologna in Champions

Mercoledì scorso, dopo sessanta anni, il Bologna è tornato a giocare una partita nel massimo torneo calcistico europeo.

Allora vi partecipavano solo le vincenti dei rispettivi campionati nazionali e un posto di diritto era attribuito alla squadra che aveva vinto il torneo l'anno precedente e, infatti, quell'anno furono due le formazioni italiane, il Bologna vincitore dello Scudetto e l'Inter che aveva vinto la Coppa dei Campioni.

Oggi non è più Coppa dei Campioni, perchè sono ammesse anche le squadre arrivate seconde, terze, quarte e persino quinte nei rispettivi campionati, secondo una distribuzione per nazione che tiene conto dei risultati ottenuti.

Io ho un vago ricordo della delusione del primo e unico incontro della Coppa dei Campioni.

Tre partite, compresa la "bella", contro una squadra belga, l'Anderlecht che passò per il lancio di una famigerata monetina, al secondo lancio perchè il primo la monetina non ne volle sapere di prendere una parte.

Non credo che il Bologna andrà oltre il primo turno anche questa volta, ma almeno vedremo otto partite, una delle quali contro la squadra che sin da allora elessi come mia beniamina, il Liverpool, unicamente perchè la vidi sconfiggere l'odiata Inter.

La prima partita non ha avuto vincitori, quindi, essendosi giocata a Bologna, è una occasione persa per il Bologna, ma giunti a queste otto partite, il risultato assume una valenza marginale.

Godiamoci lo spettacolo a prescindere dal risultato che, comunque, se arrivasse, sarebbe come la classica ciliegina sulla torta.


domenica 1 settembre 2024

Il Bologna parla poco italiano

Il Bologna ha iniziato male il Campionato che andrà in parallelo con la partecipazione, dopo sessanta anni, alla Champions.

Ma non è sui risultati (siamo appena alla terza giornata) che scrivo, bensì sulla rosa della squadra che ho visto in una delle rassegne stampa sul Bologna e di cui ho cercato di recuperare l'elenco pubblicato con il nome del giocatore, il ruolo, l'anno di nascita e la cittadinanza (la nazionalità è altra cosa).

Così ho visto che su trentare giocatori in lista, SOLO DIECI sono Italiani: numero insufficiente anche per comporre una formazione !

Ventitre stranieri, provenienti da ogni parte del mondo, un melting pot al ragù, una Torre di Babele che accentua le difficoltà organizzative e tattiche per l'allenatore.

Ma, soprattutto, uno schiaffo alla Nazionale di cui ci si lamenta quando viene eliminata dalla fase finale dei campionati del mondo o agli ottavi degli europei, ma non si riflette abbastanza che se una squadra di terza fascia come il Bologna ha solo dieci Italiani in rosa su trentatre e in campo ne manda contemporaneamente, quando va bene, due ed a volte gioca senza Italiani, come si può sperare che crescano giocatori che diano lustro alla maglia Azzurra ?

Purtroppo la situazione dei vivai è quasi identica, come dimostra l'ingresso in pompa magna di un polacco come Urbanski nella rosa titolare, dopo essere stato allevato per due anni nel nostro vivaio.

Ma fosse solo il Bologna, potremmo anche chiudere un occhio, visto che, con una proprietà straniera, che ha anche una squadra in Canada, ci può stare il melting pot, il fatto grave è che, chi più chi meno, tutte le squadre, incluse in serie B, hanno imboccato la stessa strada.

E allora ?

Allora tocca alla Federazione, magari stabilendo che ogni squadra può comperare tutti gli stranieri che vuole, ma in campo, contemporaneamente, possono esserceno solo due o al massimo tre.

Allora torneremo a sorridere anche in Nazionale.


domenica 26 maggio 2024

Brutta uscita finale

Il Bologna ha terminato un Campionato che ha esaltato i tifosi, raggiungendo un risultato impensabile quando iniziò il torneo, potendo giocare la Coppa dei Campioni, ora Champions League, dopo sessanta anni, da quando, cioè vinse l'ultimo scudetto e poi fu eliminato al primo turno dalla squadra belga dell'Anderlecht non per aver perso sul campo, ma per il regolamento di allora che non prevedeva, in caso di parità dopo i due incontri, quello di spareggio e i tempi supplementari, i calci di rigore, ma un crudele sorteggio con la monetina che arrise ai belgi.

La passione sportiva è appagata e anche le casse della società respirano per il fiume di milioni che arriveranno per la sola partecipazione alla coppa europea.

Purtroppo una così bella stagione è rovinata dalle ultime due partite che segnano la mala uscita di Motta, l'allenatore.

Che l'allenatore potesse andare altrove, era una voce insistente, soprattutto a fronte delle pessime prestazioni di squadre titolate come Juventus, Milan e Napoli.

Non è un dramma cambiare allenatore, dispiace però (ed qui la mala uscita) vedere come Motta, arrivato a Bologna dopo stagioni non esaltanti su altre panchine, non è arrivato al colloquio con il Presidente per aprire una trattativa, che non c'è mai stata, perchè l'allenatore aveva già deciso di andarsene.

E questo apre all'andreottiano pensare male, per la partita con la Juventus che fino a tre quarti, il Bologna vinceva per tre a zero e poi ha pareggiato tre a tre e per la successiva partita con il Genoa, persa senza tirare in porta, due incontri che hanno regalato alla Juventus il terzo posto  (Atalanta permettendo).

Il finale toglie più di qualcosa alla soddisfazione per il risultato del torneo.

Avrebbero potuto giocarsela meglio.

domenica 3 marzo 2024

Fu vera gloria ?

La partita di questo pomeriggio alle 18, a Bergamo contro l'Atalanta, dirà se quella del Bologna sia, almeno nell'anno in corso, "vera gloria" o, invece, una stagione felice ma probabilmente irrepetibile.

L'Atalanta non è più quella di due/tre anni fa, ma resta una delle squadre meglio gestite e strutturate del Campionato.

Il Bologna, se vuole aspirare ai posti che, per tradizione, meriterebbe, deve cominciare a vincere, non per caso, anche in trasferta e anche in casa delle cosiddette "grandi".

Come è stato contro la Lazio, peraltro di gran lunga sotto tono rispetto agli anni scorsi.

Calcisticamente siamo in un periodo di transizione, con la Juventus che non è più quella corazzata solida, anche sotto il profilo societario (la lite tra gli eredi di Gianni Agnelli potrebbe avere un ruolo decisivo nel riposizionare la società calcistica tra quelle "umane" e la vicenda della Super Lega ha reso la Juventus invisa agli Dei dell'Olimpo delle Federazioni calcistiche internazionali) e l'Inter che vince, ma è la società più indebitata con una proprietà cinese soggetta agli umori del partito comunista.

Il Bologna, che ha una proprietà solida, ha quindi l'opportunità di inserirsi in quel ristretto gruppo di squadre che possono anche spartirsi la fetta più grossa dei ricavi economici del calcio, partecipando alle coppe europee e posizionandosi tra le principali società del calcio italiano.

Ma deve dimostrare sul campo di non essere la annuale meteora del Campionato.

E deve cominciare dall'Atalanta a Bergamo, nel tardo pomeriggio, a las seis de la tarde.

domenica 25 febbraio 2024

Giudizio sospeso

Mancano ancora ben dodici partite alla fine del Campionato, ma ad oggi il Bologna è riuscito, dopo decenni, a dare soddisfazione ai suoi tifosi, collocandosi nelle prime posizioni della classifica.

Per una volta non si soffre e non si subiscono gli sfottò degli amici tifosi delle "grandi" squadre, anche quando sono nati a Bologna o in città che pure avrebbero una dignitosa squadra di calcio.

Ovviamente spero che il Bologna nelle restanti partite sia in grado di mantenere il livello fino ad oggi tenuto e sarei ugualmente contento se una qualificazione a un torneo europeo, desse alla società quei fondi e quelle motivazioni per rinforzare la squadra.

A me, però, dei tornei europei non interessa nulla, perchè considero solo il Camionato Nazionale.

E sono molto curioso di vedere all'opera il Bologna del prossimo Campionato.

Perchè se ripeteremo le buone prestazioni di questa stagione, allora potremmo pensare che sia iniziato un ciclo virtuoso.

Se, invece, torneremo a galleggiare nella mediocrità, allora vorrà dire che siamo stati la solita sorpresa che c'è in ogni Campionato, ogni anno e che vede una squadra mediocre, a turno, azzeccare tutte le scelte ed essere baciata unicamente dalla buona sorte.

Per cui vale la pena godersi una posizione di vertice finchè dura: carpe diem.

domenica 31 dicembre 2023

Una lezione di umiltà

Com'è possibile che il Bologna che ferma Inter e Juventus e batte Atalanta e Roma, vada a perdere per ben tre a zero a Udine contro una squadra che è invischiata nella lotta per non retrocedere, al punto da aver già cambiato allenatore ?

Questa è la domanda alla quale Motta dovrà dare rapida e convincente risposta.

Perdere a Udine può essere un salutare risveglio dopo la sbornia derivante dalle bollicine di Natale seguite alla sofferta vittoria contro l'Atalanta.

La squadra non ha certo pressioni particolari.

Non ho mai creduto che potesse giocarsi un posto in Europa, ma che possa stabilmente restare fra le prime dieci del Campionato sì, questo me lo aspetto.

Anche dopo Udine, quindi, il quinto posto a metà Campionato è un respirare la rarefatta aria di montagna e noi Bolognesi, meritiamo di brindare anche alla nostra squadra di calcio.

Buon 2024.

domenica 24 dicembre 2023

Un Natale ad alta quota

Non ho memoria, dopo l'anno dello scudetto, di un Bologna così in alto in classifica.

Dopo anni, decenni, in cui abbiamo visto alternarsi tante squadre meno blasonate di noi (Verona, Udinese, Sassuolo, Empoli ...) nel ruolo di "sorpresa" del Campionato, finalmente i nuovi radiocronisti, che non hanno memoria del passato, definiscono il Bologna "la sorpresa del Campionato".

C'è anche tanta fortuna, ma si sa che la fortuna, in ogni campo, è determinante per imboccare la strada del successo o quella del fallimento.

Nell'anno in cui a Natale si gioca senza sosta, il panettone dei bolognesi è ancora più dolce.

Buon Natale.

domenica 5 novembre 2023

Spes ultima Dea

Il Bologna ha sconfitto la Lazio, per una rete a zero, dopo una partita di grande sofferenza.

E' il decimo risultato utile consecutivo (forse troppi pareggi) che però porta la squadra in una posizione di classifica di tutto rispetto.

Ma non è tanto la posizione attuale di classifica, quanto l'impressione che si ha nel vedere una formazione che porta a casa un risultato dietro l'altro, con una continuità mai conosciuta negli ultimi decenni.

Questo, 2023-2024, è il sessantesimo Campionato da quello, 1963 - 1964, in cui vincemmo l'ultimo scudetto.

Il 7 giugno 2024 saranno sessanta anni di digiuno.

Per molto tempo, dopo quel 7 giugno 1964, ho cullato l'illusione di poter vedere un altro scudetto del Bologna.

In fondo, a parte le tre grandi, nello stesso periodo hanno vinto più di uno scudetto persino squadre come la Roma, la Lazio, il Napoli che nel 1964 o erano in serie B o navigavano senza infamia e senza lodi sotto la metà della classifica.

Negli ultimi anni, invece, avevo riposto le speranze di vedere un secondo scudetto del Bologna.

Dopo la Lazio, però, una piccola fiamma di speranza si è riaccesa.

In fondo anche il Bologna del 1963 - 1964 è passato per un periodo di assestamento e costruzione e poi, con qualche innesto, è sbocciato dando, ai bambini che eravamo allora, una gioia infinita che non sarebbe male rivivere anche nel nostro cammino sul viale del tramonto.

domenica 3 settembre 2023

Buone sensazioni

Siamo solo alla terza di Campionato.

Il Bologna ha perso la prima, pareggiato la seconda e vinta la terza.

Quattro punti, meno del Verona che lo scorso anno si è salvato dopo uno spareggio.

Però le sensazioni sono buone.

L'organico completato solo in ultimo con gli acquisti di Saelemakers, Kristiansen, Karlson (se si scrivono così ...) sembra più valido del precedente con l'unica incognita dell'attacco, dove la mancanza di Arnautovic non sembra essere stata coperta.

Però sembra che il gioco sia valido, poi dovrà passare la prova di squadre più attrezzate del Cagliari e vedremo se si parrà la nostra nobilitate.

Un solo appunto negativo: ieri, nella formazione iniziale, non c'era un solo Italiano in campo per il Bologna.

Inaccettabile per il Campionato Nazionale.ùDevono cambiare le leggi e imporre un tetto alla contemporanea presenza in campo di giocatori stranieri.

domenica 19 marzo 2023

Addio sogni di gloria

Con due pareggi ed una sconfitta in tre partite, il Bologna si avvia a tornare nei ranghi della parte destra della classifica, dopo averci illuso che, complici i quindici punti di penalità inflitti alla Juventus (e per me resta sbagliato punire sul piano sportivo le marachelle amministrative dei dirigenti), si potesse guardare ad un passaggio nelle coppe europee che avrebbe portato un po' di soldi in più e un po' di entusiasmo anche ad una presidenza che ha dato tanto, concede tranquilli campionati (con beneficio per le nostre coronarie) ma nulla più.

Inutile fare analisi tecniche, perchè ormai il Bologna, negli anni, ha cambiato presidenti, proprietari, dirigenti, allenatori, giocatori, ma il risultato se non è cambiato è cambiato molto poco.

L'unico elemento che non è cambiato siamo noi tifosi (e il colore dellla giunta comunale ...), mediamente più vecchi perchè i bambini che si avvicinano al calcio, anche se bolognesi doc, si appassionano naturalmente a quelle squadre che vincono, non ad un Bologna che fa soffrire.

Conosco persino uno che tifa Napoli, una rarità per uno del Nord.

Si sprecano i tifosi della Juventus, del Milan, dell'Inter.

Il prossimo anno, celebreremo il sessantesimo anniversario dello scudetto e diciamo "lo" scudetto e non "il settimo scudetto" (che poi sarebbe l'ottavo se il Bologna riuscisse a farsi valere come ci è riuscita l'Inter nel 2006) perchè probabilmente non ce ne sarà un altro.

Così, non so che giorno sarà il 7 giugno 2024, ma ho in caldo il dvd con lo spareggio Bologna Inter, di quel favoloso 7 giugno 1964.

E il naufragar sarà dolce con quei ricordi in bianco e nero.

 


domenica 13 novembre 2022

Pausa

Con la partita di ieri, per due mesi il Campionato andrà in letargo (in realtà oggi ci sono altre partite, ma è ieri che ha giocato il Bologna e ...  il resto è noia).

In realtà la sosta è causata dal Campionato del Mondo in Qatar, ma, non essendo riuscita l'Italia ad essere qualificata, la cosa non mi interessa e, forse, mi limiterò a guardare solo finale e semifinali, sperando che non vincano nazioni come Brasile e Germania che sono al nostro livello (o anche più) di coppe vinte.

Il Bologna ha chiuso con una convincente vittoria.

Devo quindi fare un'ammenda, che spero non sia momentanea.

Non avevo alcuna fiducia in Thiago Motta.

Era noto che fosse la terza o quarta scelta dopo che altri avevano rifiutato la panchina e non aveva mai fatto due stagioni di seguito nella stessa squadra e mi domandavo il perchè.

Non so se sia tutto oro quello che luccica in casa di Thiago Motta, però, dando fiducia a panchinari come Ferguson (strepitoso goal, ieri) e Abischer (anche lui in goal) ha affiancato ad un gigante come Arnautovic una squadra che sembra funzionare.

A parte il risultato di Milano che, però, non ha fatto danni, mentre la nostra vittoria dell'anno scorso ha fatto perdere all'Inter lo scudetto e impedito che si cucisse, almeno per ora, la seconda stella sulla maglia.

Mi dispiace per le modalità di esonero di Mihailovic che ha una battaglia ben più importante da combattere e ieri, ascoltando i commenti per radio, mi ha colpito Sabino Nela che, senza riferirsi a Mihailovic ma a commento di una dichiarazione di Spalletti, ha ricordato come mentre un giocatore si allena due ore al giorno, un allenatore è in costante attività, perche prima e dopo l'allenamento ha i colloqui con i collaboratori, con i singoli calciatori, con lo staff medico, quello dei preparatori, deve conoscere le altre squadre ed i singoli giocatori.

Pensando a quelle parole, mi sembra abbastanza chiaro che chi è impegnato in una battaglia ben più importante del risultato domenicale, forse non poteva dedicare all'impegnativo ruolo di allenatore tutta la attenzione richiesta.

Ma non possiamo dimenticare che questa è la squadra di Mihailovic e che se abbiamo un campione come Arnautovic, che da anni non si vedeva da queste parti, il merito è tutto di Mihailovic che lo ha convinto a venire a Bologna.

domenica 16 ottobre 2022

Fiducia nel Bologna

Nel pomeriggio il Bologna scalcagnato di Thiago Motta giocherà contro il Napoli al San Paolo.

Ho talmente fiducia nella mia squadra che ho comprato un cabaret con dieci pasticcini, cioccolata e crema, con cui ingozzarmi al termine della partita.

Sperando di non esaurirli prima ad ogni goal del Napoli.

domenica 9 ottobre 2022

Com'è tristo il Bologna !

Tre partite con il nuovo allenatore, un misero punticino ottenuto in casa, contro l'ultima in classifica, alle prese con una situazione societaria che toglierebbe la voglia a chiunque di giocare, figuriamoci a calciatori il cui obiettivo principale è uno stipendio a sei zeri mensile.

Allora non era colpa di Miahilovic, sacrificato sull'altare del cambio allenatore !

Thiago Motta ha schierato la terza formazione diversa in tre partite, cambiandola anche in corso d'opera, sia pur dopo l'infortunio a Lycogiannis, facendo andare in confusione un calciatore come Orsolini che non ha mai brillato per ordine tattico.

Così ieri, dopo che Orsolini ha giocato per anni ala destra per poter rientrare e calciare con il suo sinistro, lo ha schierato ala sinistra, avendolo istruito per una settimana e, dopo quindici minuti, lo ha nuovamente spostato ala destra rivoluzionando tutto lo schieramento quando era sufficiente cambiare il terzino infortunato lasciando il resto come era.

Forse cominciamo a capire perchè Thiago Motta nelle sue due precedenti stagioni con Genoa e Spèezia, a fine campionato non fu rinnovato.

E mentre il Bologna si avvia ad una ennesima stagione deludente (e speriamo che sia solo deludente e non peggio ...) vediamo che, a turno, le altre provinciali emergono con un campionato da primi della classe.

Quest'anno sembra tocchi di nuovo all'Udinese.

A questo punto, avendo cambiato negli anni allenatore, giocatori, dirigenti e presidenza, non ci resta che pensare che sia l'aria di Bologna che trasforma una squadra di calcio in una squadra di stoppa.

domenica 11 settembre 2022

La prima senza Mihailovic

Oggi alle 15 il Bologna affronterà un difficilissimo incontro con la Fiorentina, praticamente senza allenatore.

Senza offesa per l'allenatore della primavera messo a dirigere la squadra ad interim, lo sconquasso provocato da una dirigenza societaria che non si è dimostrata minimamente all'altezza della situazione, renderà traballante il Bologna, con il rischio concreto non solo di perdere da una delle formazioni maggiormente odiate dalla tifoseria rossoblu, ma anche di vedere da vicino l'Inferno.della retrocessione.

Forse Mihailovic doveva essere sostituito, forse non doveva essere riconfermato a giugno, certo che l'improvvisazione di Fenucci, Di Vaio e Sartori è resa evidente dal fatto che, esonerato Mihailovic il lunedì, la domenica dobbiamo giocare con in panchina l'allenatore della primavera.

E con la sensazione, bruttissima, che l'allenatore prescelto al posto di Mihailovic, Thiago Motta, sia la terza o quarta scelta, quella della disperazione, dopo che le prime scelte avevano declinato l'incarico.

Non vorrei essere nei panni di Thiago Motta, sul cui collo aliterà costantemente in fantasma del suo predecessore e tutti i tifosi con le loro legittim aspettative.

In ogni caso, siamo nati per soffrire e noi tifosi rossoblu ci riusciamo benissimo.

 

domenica 22 maggio 2022

Campionato finito

Ieri è finito il Campionato di calcio, almeno per quello che interessa a me, cioè il Bologna, lo scudetto, con il Bologna escluso dalla competizione, è solo un dettaglio.

Un altro Campionato mediocre, terminato nella parte destra della classifica, cioè tra le dieci squadre peggiori, ma con qualche acuto che ha nobilitato la squadra rispetto all'anno scorso (vittoria contro l'Inter, pareggio con Juventus e Milan) oscurato da cadute rovinose come l'aver lasciato ben sei punti su sei al Venezia che retrocede mestamente da ultimo in classifica.

Rispetto alle stagioni precedenti alla presidenza Saputo, per carità, non abbiamo avuto i patemi della lotta per non retrocedere e di questo dobbiamo ringraziare Saputo che ha dato stabilità societaria e finanziaria.

Prima o poi, però, anche Saputo si stancherà di partecipare e vorrà anche vincere e se non sarà il Bologna, allora tornerebbero i tempi bui visto che gli imprenditori bolognesi o non si fanno avanti o non si dimostrano all'altezza (anche finanziaria) per reggere.

Per il prossimo anno, tutti i tifosi sperano in qualcosa di meglio.

Noi bolognesi ci accontentiamo di poco, almeno a sentire in giro, avendo ormai riposto ogni speranza di vincere qualcosa, basterebbe quindi qualcosina in più. chiudere il prossimo Campionato nella parte sinistra, tra i primi dieci e, magari, al settimo posto che ci consentirebbe di conquistare la Conference League come ha fatto la Fiorentina di Comisso che, tutto sommato, non vale più di noi.

Adesso inizia il periodo dei sogni, che parte dal presunto nuovo direttore sportivo, quel Sartori che portò il Chievo in Europa ed ha creato l'Atalanta di questi anni, sperando che la sua dotazione di miracoli non si sia già esaurita.

Poi Mihailovic ... che meriterà una riflessione a parte.

martedì 18 gennaio 2022

Disastro Bologna

Ieri sera, seconda partita del 2022 e seconda, brutta sconfitta.

Non inganni il risultato (appena 2-0 per il Napoli) è la squadra che non c'è.

Ambedue le partite trasmesse solo su Dazn e quindi ascoltate per radio.

Contro il derelitto Cagliari i due cronisti hanno continuato per cinque minuti a sghignazzare sulla "clamorosa papera" di Skorupski che ha regalato la vittoria agli isolani.

Contro il Napoli il cronista, dalla parlata probabilmente bolognese, non ha infierito sui giocatori, ma ha ripetutamente denunciato una difesa inesistente, a farfalle, una squadra molle e priva di nerbo in attacco.

Quello che non capisco è come sia possibile che, cambiati negli anni tutti i fattori (presidenza, dirigenza, allenatori, giocatori) il risultato resti sempre lo stesso: la più assoluta mediocrità.

Forse è ora di cambiare i tifosi ?

domenica 26 settembre 2021

Cambiamenti e certezze

Le stagioni si alternano e sono bastati dieci giorni di assenza, per tornare a Bologna e vedere che in casa la temperatura è scesa sotto i venti gradi.

E' più caldo fuori ma, ecco un'altra certezza, un bel temporale e l'umidità schizza all'80% e si devono chiudere le finestre.

Ma in tutti questi cambiamenti una certezza c'è.

Cambiano i giocatori, cambiano gli allenatori, cambiano dirigenti e presidenti, ma il Bologna arranca e perde contro l'Empoli, sbagliando un rigore e facendo un autogoal.

La partita non è ancora finita, ma probabilmente qualcuno ha fatto una macumba al Bologna.

Ogni volta che si accende una fiammella di speranza per un campionato dignitoso e di classifica ed ecco che veniamo ricacciati all'Inferno.

Quasi quasi è meglio andare in serie B, almeno lì dovremmo fare un campionato di testa  ...

lunedì 2 agosto 2021

Finalmente Arnautovic

Se il buongiorno si vede dal mattino, l'arrivo del nuovo centravanti, quello che dovrebbe farci fare il salto di qualità, non è di ottimo auspicio.

Ma neppure di cattivo auspicio.

E' arrivato, ma non è riuscito ad arrivare in tempo per fare tutta la preparazione della squadra, in compenso non è arrivato a "babbo morto", cioè a campionato già iniziato.

Ci sono grandi aspettative ed io temo quando accade, perchè è più facile avere delle delusioni (leggere alle voci Acquafresca e Destro), mentre quando arrivano in sordina e poi fanno bene, sembra quasi una doppia soddisfazione (leggere alla voce Verdi che, lontano da Bologna, ha combinato poco o nulla).

Quel che si è visto agli europei direbbe molto bene di Arnautovic e mi auguro che la sua esperienza e la sua "cattiveria" siano anche di esempio e di stimolo per tutti quei ragazzi che, partiti Da Costa, Danilo, Poli, Palacio e probabilmente partendo anche Medel, rappresenteranno il Bologna dei prossimi anni.

Giovedì il Liverpool, ho letto su Sky in diretta ...