domenica 4 ottobre 2015

E' una tedesca !

Ricordate la pubblicità della Opel con una ancora splendida Claudia Schiffer che ammiccava "è una tedesca" ?
Chissà perchè non lo vedo più passare in televisione ... :-)


P.S.: Sia chiaro, dal 1993 guido una Volkswagen e se dovessi cambiare oggi, ne comprerei un'altra.

domenica 27 settembre 2015

La sciarpa

Fino ad oltre i trenta anni non ho portato sciarpe.
Poi, nel luglio 1986, divenne obbligatorio il casco per i motociclisti.
Scioccamente (prima in inverno indossavo un passamontagna che mi copriva anche il collo) non ho pensato che lo spazio scoperto tra la base del casco e il colletto della camicia era esposto.
Il vento preso mi arruolò, ottobre 1988, tra coloro che soffrono di cervicale.
Il medico disse che sì, si potevano fare dei massaggi ma ... meglio si compri una sciarpa.
Da allora sciarpa o foulard o anche, d'estate, una bandana per coprire il collo.
Ma la sciarpa deve piacermi (e non sono neppure di gusti difficili: nera e morbida).
Non che io ne compri tutti i giorni, in genere mi durano un decennio o anche più, così venerdì scorso, giunta al termine quella che usavo più spesso e rimasto con una sola che pure ha i suoi annetti, sono andato per comprarne una.
Ma adesso vendono solo sciarpe strane, troppo colorate, con disegnini orrendi o che sembrano le kefiah palestinesi (che non indosserei neppure se fosse l'ultimo indumento rimasto a disposizione) ?
Una bella sciarpa morbida, classica, senza fronzoli, non si trova più con facilità.
Ho girato più negozi e l'unico che ci è andato vicino è quello d' angolo Via D'Azeglio, Via IV Novembre.
Non ho trovato quella che volevo, ma ripasserò, mi è stato detto che arriveranno.
La sciarpa è solo un esempio.
Sempre più spesso vestirsi è un problema.
Da alcuni anni sono tornato dal sarto, perchè i vestiti già pronti o avevano colori impossibili oppure avevano un taglio che non mi sentivo addosso (soprattutto i pantaloni dal cavallo e vita bassi).
Sulle camicie ho scoperto che con la medesima misura esistono quella normali e quelle "small" (ma allora perchè non mettete una numerazione differente ?).
Delle scarpe non ne parliamo, i comodi mocassini che sono abituato a portare sono praticamente ridotti ad un unico modello, tanto che ormai quando ne compro sembra siano sempre gli stessi.
Anche sulle cravatte sono costretto a comprarne a pacchi quando trovo quelle che riesco a portare e non quelle con orrendi pupazzetti disegnati su  e con colori troppo sgargianti per i miei gusti.
Non c'è che dire ... mi avvio ai sessanta anni ... :-).

domenica 20 settembre 2015

La tangenziale delle biciclette

Con dispendio di articoli e rullo di tamburi, ieri, presente una vecchia gloria del ciclismo italiano (Felice Gimondi) è stata inaugurata la tangenziale delle biciclette.
In pratica hanno diviso con il gesso (come facevamo noi da bambini, solo che a noi costava molto meno ...) i marciapiedi e dove non potevano hanno ridotto la carreggiata della strada, già ridotta in molti punti per le demenziali iniziative del civis .
Peccato che non tutti i ciclisti usino la loro "tangenziale".
Questa mattina ho invitato uno di loro, nei pressi del cimitero, a usarla invece di circolare sulla strada e quello mi ha sostanzialmente risposto che di là era ostacolato dai ciclisti della domenica (madri con bambini, anziani etc.) così ha pensato bene di ostacolare le automobili.
Avessi avuto voglia di discutere gli avrei chiesto "ma lei chi è, Nibali ?".
Ho preferito lasciar perdere, tanto non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Per non parlare della infausta idea di usare il marciapiede in promiscuità tra ciclisti e pedoni, con questi ultimi (categoria alla quale appartengo ...) sempre più penalizzati e costretti a dare la precedenza non solo ad auto e moto, ma adesso anche alle biciclette che circolano (e ti suonano pure !) sul marciapiede, una volta rifugio quasi sicuro per tutti i pedoni.
E che dire della folle striscia color campo da tennis che unisce le varie parti della divisoria sui viali all'altezza delle porte ?
Dove, immancabilmente, hanno regolato i semafori in modo penalizzante per gli automobilisti che devono svoltare attraversando quella specie di santuario per ciclisti.
Ma il colmo del ridicolo lo si vede in Viale XII Giugno (e forse anche altrove) dove hanno tirato una striscia bianca delimitando un metro di spazio sulla destra con l'immagine della bicicletta.
Come se fosse una protezione.
Così abbiamo, partendo da destra: il marciapiede, il parcheggio per auto, la striscia per le biciclette e, finalmente, la carreggiata per le automobili.
Dicono che vogliono incentivare l'uso della bicicletta.
Bravi, e per chi abita ad un chilometro in salita dalla porta ?
La biciletta elettrica ?
No, perchè ne ho provata una di un collega e non arriva alla fine dell'ultima salita verso casa.
E adesso c'è pure qualcuno che vorrebbe chiudere definitivamente al traffico via Rizzoli e via Ugo Bassi al grido di "perchè rovinare il lavoro appena fatto" ?
Evidentemente non hanno molta fiducia sulla qualità del lavoro e temono che ai primi autobus i pietroni tornino ad essere sconnessi.
Ma, in fondo, anche quello è utile, visto che consente di affidare nuovi lavori di manutenzione ...

domenica 13 settembre 2015

Lezione da Flushing Meadows

Una finalissima tutta italiana di un torneo del Grande Slam è un evento straordinario, per cui ieri sera ho eccezionalmente fatto uno zapping sistematico tra la partita della Juventus e la finale di Flushing Meadows.
Brutte partite entrambe (ma il Chievo avrebbe meritato qualcosa in più ...) tanto che sono rimasto sveglio giusto grazie allo zapping.
Mi è invece piaciuta la scelta della Pennetta di annunciare il ritiro dal tennis.
Una scelta intelligente da parte di un'atleta che sa di aver ottenuto il massimo (e forse più) di quanto avrebbe mai potuto aspettarsi dalla sua carriera agonistica e quindi decide di abbandonare senza ridursi ad un progressivo scivolamento verso le parti basse delle classifiche.
Una lezione per quei tanti che continuano a pretendere di tenere la scena quando ormai hanno solo "un grande avvenire dietro le spalle".
Penso, evidentemente, ad attori e cantanti, con la loro velleità di mostrarsi (con qualche rara eccezione) sempre giovani (mi vengono in mente Sharon Stone, Madonna, Mick Jagger, ad esempio).
E mi vengono in mente anche Greta Garbo e Mina che, ognuna a modo suo, si sono ritirate dalla mondanità lasciando il ricordo della loro bellezza senza dover anche abbandonare troppo giovani questa valle di lacrime, come accadde a Marilyn Monroe o James Dean.
Brava, dunque, alla Pennetta che oltre ad aver vinto, prima tra gli Italiani, il secondo più importante torneo di tennis del mondo, ha anche impartito una lezione a tanti tromboni dello sport, del cinema e della musica che farebbero meglio a seguirne l'esempio.

domenica 6 settembre 2015

Reclamo pubblico e privato

Il 12 maggio scorso, avevo inoltrato un reclamo alla TPER (già ATC e prima ancora, quando eravamo bambini, ATM) .
C'è un bellissimo format in internet per questo adempimento.
Dal 12 maggio ad oggi, la mia segnalazione è ancora in "stato validazione".
Sono passati 117 giorni senza che qualcuno l'abbia preso in esame.
Nel mio lavoro seguo i ricorsi all'Arbitro Bancario Finanziario e uno dei requisiti per la loro ammissibilità è l'aver presentato un reclamo il cui riscontro non abbia soddisfatto o che sia pervenuto oltre i termini sanzionabili che sono di trenta o novanta giorni a secondo della natura dell'operazione oggetto di reclamo.
Ancora una volta si vede come vigano due regole differenti per il privato, oggetto ad ogni tipo di restrizioni e sanzioni e il pubblico dove le regole ... sì, ci sarebbero, ma non vengono applicate o mancano di ogni sanzione quando vengono violate.
Privatizzare il trasporto pubblico non sarebbe una cattiva idea.
Risparmieremmo e forse otterremmo più efficienza.





















   

sabato 29 agosto 2015

Derby calcistici in Emilia Romagna

Fra meno di tre ore il Bologna giocherà contro il Sassuolo.
Per radio descrivono la partita come "il derby emiliano".
Io mi ricordo quando il "derby emiliano" era quello contro il Modena o la Spal.
Bologna, Modena e Ferrara, sempre rivali, il nucleo dell'Emilia.
Poi Modena e Spal decaddero e si perdettero nei campionati minori e dopo qualche tempo in cui il Bologna era in beata solitudine regionale, apparve, illudendosi di essere Venere, dalle onde del mare il Cesena.
I romagnoli, da sempre tifosi più della Juventus che del Bologna, riuscirono a piazzare abbastanza stabilmente una squadra in serie, al punto che la cittadina venne poi premiata affiancandosi, nella denominazione della provincia, a Forlì.
Poco dopo la stagione del Parma, pompato dai soldi di Tanzi (poi venimmo a sapere che i soldi erano quelli di chi aveva creduto in Tanzi ... ma questa è un'altra storia) che divenne rapidamente la squadra emiliana meglio organizzata e con i migliori risultati, approfittando di un Bologna ampiamente decaduto, soprattutto a livello dirigenziale.
Ma anche la parabola del Parma pare essersi conclusa.
Adesso è il turno del Sassuolo, la squadra che beneficia del ruolo da presidente degli industriali del suo patron e del Carpi (per me candidato numero uno alla retrocessione).
Avrei preferito rinverdire le sfide con Modena e Spal, con Modena e Ferrara.
Mi sembra che affrontare il Sassuolo (e il Carpi) sia un declassamento, a prescindere dal risultato che potrebbe anche non sorridere al Bologna.
E continuo a sostenere che vadano cambiate le regole.
Una serie A non in base a retrocessioni e promozioni, ma in base alla storia delle società, al loro bacino di utenza, ai loro stadi, ai loro bilanci.
Solo così si potranno programmare le stagioni, senza la preoccupazione di un risultato immediato e crescere giovani calciatori che, adesso, non trovano spazio, non fanno esperienza e portano ad impoverire il patrimonio calcistico dell'Italia.

sabato 22 agosto 2015

Si ricomincia a soffrire

22 agosto 2015, ore 20,45.
Roma, stadio olimpico.
I tifosi del Bologna riprendono il loro cammino verso la santità.

sabato 15 agosto 2015

Il Bologna gattopardo

Pare non ci sia nulla da fare.
Cambia la proprietà.
Cambiano i dirigenti.
Cambia il direttore sportivo.
Cambiano l'allenatore e i giocatroi, ma il risultato è sempre lo stesso.
Dopo la partita di ieri persa contro il Pavia (Lega Pro) ma, soprattutto, giocata come al solito senza schemi, senza idee e senza gambe, mi sa che dovremo attrezzarci per un altro campionato di estrema sofferenza.

domenica 9 agosto 2015

Lo sballo e gli sballati

Mi domando chi sia più "sballato".
Chi plaude alla chiusura del Cocoricò, come se chiudere una discoteca sopperisse alla mancanza di Valori e di Ideali di una società nichilista e relativista che porta a rifugiarsi nelle realtà virtuali e immaginarie, oppure chi, magari dopo aver applaudito tale chiusura, presenta una proposta di legge per la legalizzazione della cannabis.

domenica 2 agosto 2015

Da Roswell a Star Crossed

Da giovedì 30, su Sky Fox, è trasmessa una nuova serie di fantascienza: Star Crossed.
La vicenda è classica.
Un gruppo di alieni precipita sulla Terra mentre cerca di fuggire ai padroni del loro pianeta.
Per un disguido si verifica uno scontro a fuoco con le truppe terrestri e gli alinei hanno la peggio e vengono catturati e rinchiusi in un settore.
Dieci anni dopo si cerca una integrazione attraverso l'immisione al college di una decina di ragazzi alieni.
La vicenda si dipana (presumo) attraverso le vicissitudini di questi adolescenti, gli scontri tra chi cerca gli accordi tra le due razze e gli estremisti di entrambe le parti che soffiano sul fuoco.
I primi due episodi mi sembrano scarsi, banali e prevedibili.
Mi è subito tornata alla mente la serie Roswell, di una ventina di anni fa, dove ugualmente un gruppo di bambini alieni precipita sulla Terra e viene allevato da famiglie terrestri.
Altra qualità, idee più fresche e trama più veloce, senza alcuna pretesa di inviare "messaggi" cosa che non sopporto nei programmi di intrattenimento.
Non può che venire alla mente anche Superman o, come nei fumetti della nostra infanzia, Nembo Kid, arrivato da Krypton, allevato dai Kent e divenuto poi il timido giornalista Clark Kent (ma poi avrà sposato Louise Lane o Lana Lang ? Dubbio amletico che toglie il sonno ...).
Tornando a Star Crossed, ho letto che la serie non sembrerebbe avere una seconda stagione e, da quel che ho visto sinora, mi sembra più che giusto.
Del resto se hanno soppresso dopo la prima stagione la bellissima Terranova, non vedo quali meriti possa avere Star Crossed per proseguire.