Oggi 1 ottobre: primo giorno di scuola.
Me lo ha fatto ricordare stamattina una collega, di quasi 10 anni più giovane di me: “ti ricordi quando le scuole cominciavano il primo ottobre ?”
La stessa collega lo ha chiesto anche a tutti gli altri impiegati della filiale, che come età potrebbero essere tranquillamente miei figli: nessuno ha iniziato ad andare a scuola il primo ottobre ed alcuni addirittura non sapevano neanche che una volta s’iniziasse in ottobre.
E’ l’ennesima prova dell’inesorabile trascorrere del tempo.
Tanto per fare un esempio, non passerà molto tempo,vedrete, che la maggior parte delle persone non saprà nemmeno cosa fossero le lire e la guerra fredda e il muro di Berlino saranno conosciuti soltanto grazie ai libri di storia.
Leggevo qualche anno fa, su un libro dedicato alla storia dell’abbattimento delle mura di Bologna, un accorato articolo scritto nel 1929 da Riccardo Bacchelli, in cui il celebre scrittore si lamentava che erano ormai poche le persone che si ricordavano di quando le mura erano ancora in piedi.
Tempus fugit.
6 commenti:
E' il destino degli anni che passano. Se parliamo ai colleghi più giovani di vicende che sono state nostre contemporanee (ad esempio lo sbarco sulla Luna o il rapimento e l'uccisione di Moro) ci guardano stralunati e nei loro occhi si legge un : che pizza i racconti del nonno ! :-)
Ma, almeno, noi abbiamo una data simbolo da ricordare, il 1° ottobre, questi di oggi cosa ricorderanno se ogni anno l'inizio della scuola cambia in base ai giorni e alle decisioni locali ?
Non mi cambierei con un quindicenne di oggi, neppure per fare il cambio dell'età ! ;-)
Del resto, quanti possono dire di aver visto il Bologna Campione d'Italia giocare con lo scudetto tricolore cucito sulle maglie ?
E un tal ricordo, non vale qualche anno in più, tutto di ricordi che, poichè come è naturale anche quelli brutti si colorano di rosa, diventano tutti bei ricordi "e il naufragar m'è dolce in questo mare" ? :-)
Tiro mancino.
Non poteva essere che messo in porta dai due Massimi.
Come non intervenire su un tema scolastico, infatti, da parte di una prof.?
Non ci crederete, ma solo grazie a voi ho ricordato che la scuola iniziava in ottobre... Oramai per me è un ricordo lontano, visto che ogni anno inizio il primo settembre con tutti i vari impegni da docente e, qualche giorno dopo, con le lezioni.
Manco a dirlo, sono in una delle scuole più efficienti della provincia e non posso nemmeno usufruire dell' orario provvisorio, perchè, da noi, primo giorno di scuola è = a giorno pieno di sei ore....
Come era bello l' odore dei banchi di legno... Da me, è tutto nuovo, lindo e pinto e odora di plastica. Non si respira la storia nei muri, non si spera in una qualche inefficienza per tardare l' inizio delle lezioni, non si lotta più per conquistare un qualche diritto che non si ha, perchè si hanno già tutti i diritti.
Eppure mi cambierei subito con un quindicenne di oggi, perchè i quindici anni sono bellissimi oggi come allora... Ieri ho dato un 2 a un ragazzo perchè chiacchierava. Oggi mi ha detto, polemico: Mi ha dato un 2 senza motivo.
Gli ho detto: se te l' ho dato, un motivo c'era. Vai a contestare da chi vuoi, anche dal Presidente della Repubblica...Il 2 resta.
Poco dopo, per un altro motivo, gli ho detto: ok, mi fido di te.
Il suo largo sorriso, accompagnato da un "Fa bene, Prof. Grazie" mi ha reso felice.
Tempus fugit, è vero.
Ma per fortuna,talvolta, la storia si ripete.
A volte, Valeria, vivere nell'ambiente scolastico fa perdere quella patina da "anni ruggenti" che avvolge il ricordo degli anni di scuola per noi che frequentiamo un altro ambiente professionale. Ma come si fa a dimenticarsi del 1° ottobre ?!?! :-)
Però non ti sei dimenticata dei nostri banchi (matrimoniali :-) di legno, segnati da generazioni e generazioni di studenti del Galvani e che pensavamo potessero portare in eterno agli studenti del futuro, i nostri "eredi", i nostri "profondi" messaggi. Invece è arrivata la modernità ...
Sì, essere quindicenni è bello in ogni epoca, ma non cambierei i miei ricordi e la "mia" epoca con quella presente dove è bello essere 54enni ... :-)
Forse ho sbagliato verbo: non è che non me lo ricordassi (recente, tra l' altro, la polemica sorta a proposito dell' idea ventilata in area governativa di riportare il calendario scolastico a quei meravigliosi tempi - e, manco a dirlo, criticata immediatamente dalla sinistra-. E' che la routine successiva prevale su tale ricordo.
E' vero, quindi, che per voi la patina del ricordo è più solida. Ma è anche vero che stare a contatto coi giovani trasmette un po' di giovinezza a quei 53enni (e sottolineo 53!) che sono predisposti al non invecchiamento...
A buon intenditor...
:-)
Anche a fare il "tutor" di colleghi più giovani, Valeria, ai quali raccontare, nel nome della cultura generale, cosa realmente accadde, visto che quando un evento non è caduto nell'oblio, viene travisato da interessati apocrifi ... :-).
Intanto mi hai fornito l'idea per un post prossimo venturo ... (e questa è una minaccia ! :-)
...resto in fiduciosa attesa :-)
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