sabato 11 luglio 2009

Estate: arrivi, partenze, case, ricordi

Io, invece, parto.

Beh, naturalmente con voi sono in ritardissimo, ma solo oggi apro il blog e vedo il post di Massimo...

La mia maturità è finita ieri e quindi adesso parto io.

Non so se lo sapevate anche voi, ma Leopardi era un estetista e io spero, in inglese, si dice non I hope, bensì "I spere". Il Governo, poi, è formato dai Magistrati……..

Queste le “perle” dei giovani d' oggi…

Per quelle di ieri confido nella memoria di Cesco!

Non so se starò via molto, perchè ho la mia centenaria e amatissima nonna che non sta benissimo, ma ci provo.

A proposito, Claudio, come fare a evidenziare sul Carlino un evento così speciale come il 105esimo compleanno di una nonna ancora lucidissima e in grado di camminare sulle sue gambe?

Vado nelle Marche, in una piccola casa che frequento da sempre...Piccola, sì, ma sul mare (potrei tuffarmici) e con vista Conero...

Se tutto andrà come vorrei, mi rilasserò un po', sperando in qualche giornata di bel tempo...Mi si perdonerà almeno a luglio un po' di incoerenza e, immaginando Massimo in pieno nubifragio, non sono poi così sicura che anche lui non abbia desiderato il sole!

Sole che auguro a Robi & co. nella bella Maremma!

Dicevo che vado nelle Marche, in una casa con un terrazzo più grande di lei.

Piccolo neo: nell’ unico fine settimana trascorso là un mesetto fa, mi si è rotta la veranda; nel tentativo di chiuderla, infatti, sono riuscita a mettere fuori uso, definitivamente e con grande maestria, l' ingranaggio di apertura, ma ho finalmente reso improcrastinabile l' intervento riparatore che, altrimenti, avrebbe atteso un ulteriore annetto.
Poiché la veranda vecchia non si apre e prima di settembre quella nuova non verrà montata, mi chiedo se resisterò alla temperatura torrida di una veranda semisigillata su cui batte il sole cocente per molte ore al giorno.

Non credo, ma c’è sempre uno splendido mare in cui tuffarmi! E poi ci sono tanti meravigliosi ricordi….

A proposito di case e di ricordi, vi regalo due belle poesie, che mi sono appena capitate tra le mani.

Sono certa che piaceranno anche a voi.


BUONA ESTATE, AMICI!

la compravendita

Io vendo la casa con tutto quello che per casa

si intende

Tu compri solo un tetto sopra la testa

Io vendo la soffitta piena di piccioni e fasci di luce

che a strisce gialle si insinuano tra le tegole

tu compri uno spazio adatto per gli oggetti superflui

Io vendo tutte le cene con gli amici le loro voci sonore

Tu compri abbastanza metri quadri dove poter sistemare

una cucina italiana dal design moderno

Io vendo la vista sulle colline viola

e trent’anni di raggi di sole moltiplicati per 365 giorni all’anno

senza contare quelli bisestili

tu compri una finestra rivolta a est

Io vendo latte di luna il suo argento fuso

versato sui tetti dei vicini

Tu compri soltanto una veranda adatta per asciugare i panni

Della camera da letto non voglio parlare

per educazione

Ma posso facilmente supporre quello che tu compreresti

Vendo anche il suono nervoso dei miei tacchi che andavano

avanti e indietro avanti e indietro

su e giù

giù e su

mentre aspettavo i suoi passi per le scale

nel soggiorno

Tu compri il parquet di quercia ben conservato

e mi chiedi

quanto costano i ricordi

a metro quadro?

il trasloco

Da me ci si aspetta una decisione tremenda

fare ordine

buttar via le cose superflue

al momento del trasloco

Essere quella che le chiamerà per nome

una dopo l’altra

(Non riesco a sottrarmi all’impressione

che in questo modo si compia un tradimento)

Devo puntare il dito

afferrare con la mano

e mettere da parte

Quella gonna fortunata con la quale andavo

dal dentista e dal ginecologo

quelle scarpe che da sole conoscevano la strada fino a casa

la tenda dietro la quale eravamo

protetti così bene dai lampioni curiosi

Quel tuo consumato maglione Pierre Cardin

che da profugo hai ricevuto in dono dalla Croce rossa

insieme alla lettera piena di buoni auguri

da parte di una famiglia francese

che non ha voluto (che delicatezza) firmarsi

per non obbligarti alla gratitudine

Com’è tremendo essere colui che indica col dito

Poi guardare come gli operai della nettezza urbana

portano via tutti i ricordi

li macinano insieme a quelli degli altri e li portano all’inceneritore

sopra il quale qualche attimo più tardi

si alzerà una colonna grigia di fumo

(cosa mi ricorda tutto questo?)

Le anime dei nostri oggetti ricadranno su di noi

sotto forma di smog urbano

Emetto condanne a morte

Mi sento come un boia

Non so se sarebbe d’aiuto

mettermi in testa un cappuccio nero

come gli altri assassini

affinché gli oggetti non mi riconoscano.

(Jozefina Dautbegovic da Il tempo degli spaventapasseri

TRADUZIONI DI NEVAL BERBER)

3 commenti:

Massimo F. ha detto...

Io parto martedì.
Per la montagna.
A memoria ... mi ricordo solo il famoso "kai" di cui ad un post precedente ... :-)
Per quanto fossimo goliardi, qualcosa, a scuola, abbiamo imparato più dei ragazzini di oggi, almeno come media ...
Se posso domani inserisco un paio di post "programmati" per quando non sarò presente :-)
Buone vacanze, Valeria e arrivederci su questi "schermi" (e non solo).

massimo p. ha detto...

buone vacanze a tutti e preparatevi ad una spaventosa ondata di caldo.
Spero solo che i modelli meteorologici ritrattino un po', ma ho poche speranze.

claudio ha detto...

Valeria, per tua nonna, quando manca una settimana o giù di lì sl compleanno, mandami una sua foto e un breve testo che vedo di fare qualcosa in cronaca di Bologna
Salutoni a tutti