domenica 30 dicembre 2018

Influencer

Da tempo intendevo commentare questo nuovo mestiere di cui sono venuto a conoscenza.
Si presentano belle ragazze, in vesti di forte richiamo (praticamente in linea non sostanziale ma filosofica con il disegno della pubblicità della carta museale che ha sollevato gli scudi di quegli stessi ambienti che, in altri tempi, difendevano i fumetti di Valentina e i film di Barbarella) e ammiccano ad uno specifico prodotto, di qualsiasi genere anche se i più gettonati sono abbigliamento e cosmesi.
Ho letto che percepiscono remunerazioni altissime, in proporzione al loro seguito in internet, se citano e esaltano le qualità di questo o quel prodotto.
Prima di Natale una bella schiera di costoro si è prestata per consigliare adolescenti e donne mature negli acquisti.
Consigliare è da leggere, suppongo, spingere all'acquisto.
Massimo rispetto per chi ha saputo ritagliarsi un'attività remunerativa basandosi solo sull'immagine.
Ovviamente non vorrei che quando il settore non tirerà più o queste saranno rimpiazzate da ragazze più giovani, poi si chieda un sussidio allo stato, cioè a noi.
Ma al momento sembra che abbiano il vento in poppa e quindi ben venga questo nuovo mestiere che, se anche non costruisce nulla, almeno induce a far girare un po' di denaro.

Si conclude il tredicesimo anno di questo blog.
Il prossimo potrebbe essere un anno di svolta per alcuni di noi (alcuni infatti hanno già "svoltato") che ci introdurrà in un altro, nuovo capitolo della nostra vita.

BUON 2019

domenica 23 dicembre 2018

Esaurimento vaccino

Ho già scritto delle mie perplessità sulla moda delle plurivaccinazioni, con dieci, undici, dodici vaccini inoculati contemporaneamente.
Più modestamente da anni, si propaganda il vaccino antinfluenzale.
Ho letto che vi sono vaccini contro tre o quattro ceppi di virus.
L'anno scorso, per la prima volta, mi sono vaccinato a novembre e ... ho preso l'influenza a gennaio.
Quest'anno ci riprovo (almeno tre tentativi li farò) e mi sono nuovamente vaccinato a novembre.
Leggo adesso che le scorte sono finite.
Finite ?
Ma se hanno fatto un gran polverone perchè la gente si vaccinasse, evidentemente hanno ritenuto loro stessi di non essere credibili, così ne hanno prodotti meno del necessario.
O forse,come diceva un Grande, Giulio Andreotti, a pensare male si fa peccato ma ci si azzecca e le compagnie farmaceutiche hanno volutamente prodotto pochi vaccini, visto che pare che anche in altre nazioni europee vi sia esaurimento scorte, per poi essere chiamati a produrne altri velocemente e quindi applicando un sovrapprezzo per l'urgenza ?
Sì, perchè io continuo ad essere molto, ma molto scettico su tutta questa improvvisa estensione delle campagne di vaccinazione per ogni sorta di "pericolo".

Buon Natale !

domenica 16 dicembre 2018

Scene da ristorante

Ieri, sabato 15 dicembre, in una trattoria del centro di Bologna.
Pochi posti, tutti occupati, cucina casalinga, freddo pungente all'esterno.
Ore 13,20, una ventata di aria fredda per la porta aperta con quattro persone che entrano.
Parlata toscana.
"Siamo un po' in anticipo, ci prendete lo stesso ?".
Sottolineo: era tutto occupato.
La proprietaria chiede: ma avevate prenotato ?
Certo, risponde, il portavoce del gruppo, ho conservato la chiamata delle ore 10,19 di giovedì.
La proprietaria guarda e dice: ha telefonato ad un altro ristorante con questo stesso nome in un'altra città, perchè il prefisso di Bologna è 051 ..
Non vorrei essere nei panni di chi si era assunto l'onere di prenotare il pranzo di una gita a Bologna.

domenica 9 dicembre 2018

Sapore di antico

L'unico aspetto positivo della folle scelta della Lega Calcio di impedire ad un unico operatore di trasmettere tutte le partite di serie A, è che si riscoprono antichi sapori.
Sabato scorso, come accadrà questo pomeriggio alle 15, con il Bologna trasmesso su Dazn, non ci resta che ascoltare la partita per radio, come negli anni sessanta e settanta.
Tutto il calcio minuto per minuto ci porta a riscoprire la lentezza dello scorrere del tempo in attesa del collegamento della nostra squadra e l'emozione del momento in cui il cronista sul campo interrompe il collega.
Sarà una notizia bella o brutta ?
Un goal per noi o per loro ?
Un calice di vino, magari un tortino (di questi tempi una fetta di panettone) e un libro da leggere tra una radiocronaca all'altra.
Magari, inconsapevolmente, la Lega ha acceso la miccia per abbattere il mostro dei diritti televisivi, delle partite spezzatino, imboccando la strada per un ritorno al futuro di un calcio più bello, più umano e ascoltato, con più lentezza e meno ansiogeno.

domenica 2 dicembre 2018

Anziani solo dopo i 75 anni

In un congresso di geriatria, come riporta il Carlino dell'1 dicembre 2018, i medici specialisti della materia hanno sancito che, per tutta una serie di fattori, l'asticella che delimita l'essere "anziani" è salita fino ai 75 anni.
Insomma, dopo la Fornero che, con un tratto di penna, ci ha dichiarati tutti giovani e abili al lavoro fino ad oltre i 67 anni, ecco la tanto riverita "scienza" che sposta ancora più in alto il limite.
Il Carlino ha colto la palla al balzo per chiosare che, così, i neogiovani potranno continuare a rendersi utili alla società (sottinteso: invece di fare i parassiti che vivono sui contributi in parte altrui) magari (benevola concessione del giornalista cui forse qualche dubbio è venuto) senza essere adibiti a lavori usuranti.
Ecco posta la prima pietra per trasformare il lavoro nell'ergastolo (fine pena: mai) a prescindere dalla volontà dei singoli Individui, gli unici a poter decidere se continuare o cessare l'attività lavorativa, incassando, in tal caso, il frutto di quanto accantonato negli anni di attività.
Prepariamoci quindi alla nuova frontiera nel caso in cui tornassero al governo i Monti viventi, con una, non inedita, alleanza tra "scienza" e ragioneria.

domenica 25 novembre 2018

Troppa bontà fa male

Ho sempre sostenuto che troppa bontà faccia male e oggi il Carlino ne fornisce la prova 😈


domenica 18 novembre 2018

Ma quanto venderanno ?

Ogni settimana frequento due librerire del centro di Bologna e mi faccio anche un rapido giro in una terza.
Mi piace vedere quali novità vengono proposte e, anche, non perdere l'eventuale nuovo romanzo di qualche autore di mio gradimento.
Però ogni settimana vedo nuovi volumi impilati e davanti ad un'offerta che non consente minimamente di tenervi dietro, mi domando quanto potranno vendere.
C'è una inflazione di nuovi prodotti che, poi, se si leggono i riassunti della controcopertina, sembrano cloni gli unni degli altri.
C'è un filone che ottiene una vendita di rilievo, ed ecco decine di imitatori, improvvisamente pubblicati.
A volte si azzeccano titoli validi, spesso, però, il gusto personale non corrisponde a vendite tali che consentano all'editore di continuare a pubblicare quell'autore.
Con i sistemi di stampa moderni, credo che i costi siano molto ridotti e che sia possibile, all'occorrenza, ristampare copie.
Immagino quindi che ben poche siano le copie di un libro stampate e diffuse nelle librerie (probabilmente non tutte, forse in base anche all'agenzia di distribuzione).
In ogni caso, finchè dura, è bello entrare in libreria e, sfogliare i libri freschi di stampa.

domenica 11 novembre 2018

Tempi di risposta comunali

Con il commento di domenica 14 ottobre 2018, avevo dato conto dei lavori di asfaltatura svoltisi il sabato precedente in via Castiglione  e dei relativi disagi acuiti dalla disinformazione fornita.
Ovviamente avevo scritto al comune per segnalare il tutto.
Ad un mese di distanza (quando ormai l'asfaltatura comincia già a sbriciolarsi in alcuni punti) dal comune mi perviene una e mail di risposta, con una tardiva informazione dalla quale si ricava solo che tutta la responsabilità, chiusure e informativa, era in capo alla ditta che aveva avuto in appalto i lavori.
Esattamente quello che avevo constestato, visto che avevano piazzato degli addetti che non conoscevano le strade o addirittura non capivano l'italiano e si limitavano a dire "bloccata".
Non una parola di scuse, non un ringraziamento per la segnalazione, non un ravvedimento operoso con impegno per il futuro.
Staremmo meglio con l'autogestione della cosa pubblica

domenica 4 novembre 2018

Primo Centenario della Vittoria

4 novembre 1918 - 4 novembre 2018: VIVA L'ITALIA.

"Una d'arme, di lingua, d'altare, di memorie, di sangue e di cor".


domenica 28 ottobre 2018

Ritorno all'ora solare

Io non cambio l'ora a marzo e, quindi, non ho avuto bisogno di regolare i miei orologi manuali "portando indietro le lancette di un'ora" ieri sera.
L'ora legale poteva andare bene per come era strutturata in passato, tre-quattro mesi (da giugno a settembre) per poi ritornare all'ora naturale, quella scandita dal sole e dalle abitudini tradizionali.
Il fatto stesso che si chiami ora "legale" implica una imposizione, un sopruso e ancor di più è sopruso se pensiamo che l'abnorme estensione (sette mesi da marzo a ottobre !) imposta, ca va sans dire, dalla commissione europea è unicamente nell'interesse e per le esigenze degli stati del nord Europa, esattamente come un sopruso, una imposizione nel loro esclusivo interesse è l'obbligo di tenere accesi i fari delle autovetture anche di giorno (facoltativo in città, almeno quello !).
Adesso, dopo un referendum di cui non abbiamo avuto alcuna notizia (e infatti i cinque milioni di votanti su 500 milioni di cittadini delle Nazioni che compongono la comunità europea, sono quasi esclusivamente del nord Europa e in particolare della Germania) la commissione europea ha deciso di abolire il cambio di orario per mantenerne uno solo per sempre.
Quale ?
Ogni stato decida per conto suo.
Sciocchezze.
Ogni stato deve avere il diritto di decidere tempi e modi e se venisse ripristinato il vecchio, sano sistema di ora legale dal 15 giugno al 15 settembre, sarebbe la soluzione migliore.
Con buona pace della ottusa burocrazia di Bruxelles.