domenica 26 novembre 2017

Il bello del calcio

Tre settimane fa il Crotone ci aveva infilzato in casa.
Due settimane fa la tragedia dell'eliminazione dell'Italia dai mondiali.
Una settimana fa la stentata vittoria contro il derelitto Hellas Verona.
Oggi suonano le trombe del trionfo dopo aver sconfitto (nettamente e senza ombre) la Sampdoria che una settimana fa aveva steso la Juventus e che solo nel prepartita veniva indicata come una pretendente allo scudetto.
Naturalmente i giornalisti di Bologna (che immagino abbiano ben poca carne da mettere sotto i denti) hanno dato libero sfogo alla retorica più bolsa, parlando addirittura di "europa" per il Bologna.
Però la partita di ieri è di quelle che riconciliano con il calcio, che fanno sentire noi tifosi del Bologna meno "santi da un pezzo", anche se Torosidis ci ha messo del suo per rendere più ... avvincente la partita, almeno nel secondo tempo.
Per una notte siamo settimi e non hanno ancora proposto una legge che vieti di sognare (e se lo facessero non avrebbero comunque gli strumenti per metterla in pratica).

martedì 21 novembre 2017

Black Friday

Dopo Halloween abbiamo importato dall'America il black friday
Ormai da giorni tutti gli spot publicitari ci rompono le p**** col Black Friday.
Non ne posso più.
Adesso manca solo di importare il giorno del ringraziamento coll'immancabile tacchino e siamo a posto.
Per il giorno del ringraziamento però la vedo dura, ma possiamo provarci.

domenica 19 novembre 2017

Il calcio specchio di uno stato in sfacelo

Il calcio è lo sport più diffuso, praticato e soprattutto seguito d'Italia.
E' una piccola guerra, fatta rincorrendo un pallone per metterlo nella rete avversaria.
E' anche lo specchio dell'Italia.
A differenza del ciclismo, che sapeve unire nelle imprese dei campioni e riuscì anche ad evitare la guerra civile dopo l'attentato a Togliatti con la vittoria di Bartali al tour de France, il calcio divide.
Perchè lo conosciamo tutti e tutti abbiamo una nostra idea, ovviamente la migliore.
Così la sconfitta con la Svezia e la esclusione dalla fase finale in Russia, diventa il primo argomento nei radio e telegiornali e anche trasmissioni serie, come Rdio anch'io, sentono il bisogno di parlarvi sopra.
Eppure cosa possiamo sperare da un movimento calcistico che, come ha riportato recentemente un articolo del Carlino, su 575 calciatori tesserati in serie A, ne registra ben 296 stranieri ?
E sicuramente tra i 279 non stranieri suppongo che abbiano inserito gli Eder, i Jorginho, gli El Sharawi che proprio italiani non definirei.
Le due squadre milanesi sono proprietà cinesi.
Il Bologna canadese, la Roma statunitense.
E' come la politica che deve rispondere non agli elettori, ma alla consorteria di Bruxelles che impone direttive, rigidità di bilancio, "riforme".
Allora non meravigliamoci se anche il calcio, il nostro calcio, rispecchia lo sfacelo di uno stato che non ha perso il vizio di dipendere dagli stranieri.
Franza o Spagna purchè se magna.

domenica 12 novembre 2017

Domani si parrà la loro nobilitate

Venerdì sera l'Italia si è fatta mettere sotto da una Svezia che, come ha giustamente dichiarato l'allenatore della Ternana Pochesci, è al livello della nostra serie C.
Il colpevole, a furor di commentatori della stampa, è Ventura, il commissario tecnico, che ha sì le sue colpe ma, come ha detto in un dopo partita Sergio Brio, grande difensore della Juventus, mette in campo quel che gli offre il campionato.
E il campionato offre quei giocatori lì.
Offre solo quello perchè una dissennata politica di "integrazione" europea ci ha sottratto il diritto di limitare la presenza di stranieri nelle nostre squadre.
Ogni domenica vediamo squadre che giocano con appena uno o due italiani, a volte nessuno.
Persino un ruolo italianissimo come quello del portiere viene in tante squadre affidato ad uno straniero.
Così gli stranieri crescono e i nostri giovani non riescono ad emergere.
E arriviamo all'assurdo che invocare, come salvatore della Patria calcistica tal Jorghino o tal Eder o tal El Sharawi il cui stesso nome ci dice che italiani non sono.
Spes ultima Dea.
Allora speriamo che domani sera, uno sprazzo dell'antica nobiltà calcistica dell'Italia possa illuminare gli undici che scenderanno in campo (e che siano tutti veri italiani) e portarci a Mosca.

domenica 5 novembre 2017

Soldi buttati

Leggo oggi sul Carlino che la giunta comunale ha deciso di incaricare una società di sondaggi perchè sondi i bolognesi sulla loro percezione di sicurezza, per i prossimi tre anni.
Soldi sprecati, perchè chiunque viva e giri per Bologna percepisce quella insicurezza che si traduce nella pluriennale permanenza di Bologna tra le città con più crimini, dietro solo a Roma e Milano.
Ma, forse, Merola e i suoi non vivono a Bologna, non girano per le strade o, se vivono e girano per questa città, lo fanno ben protetti da una scorta, pagata da tutti noi.
Basta girare, neanche di notte, ma nelle ore diurne di piena attività, per il centro per verificare che i cittadini sono importunati da una infinità di questuanti.
Una volta c'era il "vù cumprà" o il "vù lavà" che, almeno, offrivano un servizio (una confezione di fazzolettini di carta o la pulizia del parabrezza) sempre irritanti, ma qualcosa in cambio davano.
Adesso chiedono solo e quando riusciamo a fare lo slalom per scansarli, ecco che si presenta uno con la penna in mano che chiede una firma contro o a favore di qualcosa di assolutamente imprescindibile per una società migliore, buona, accogliente.
E quanti sistemi di sicurezza siamo costretti a montare nelle nostre case e, nonostante ciò, la cronaca è piena di notizie su furti e rapine ?
Non c'è bisogno di spendere per un sondaggio per capire che la Sicurezza è molto lontana dall'essere ad un livello da garantirci quel Benessere che, con tutte le tasse e imposte che paghiamo, dovrebbe essere la principale preoccupazione di chi ci amministra.

domenica 29 ottobre 2017

Rinascita troppo lenta

Nonostante il Bologna abbia il presidente più ricco della serie A, trecentesimo circa al mondo per patrimonio, non riesce a passare di fascia.
Le tre partite della settimana che, per noi, si è chiusa ieri sera a Roma, contro Atalanta, Lazio e Roma ci dicono che quelle squadre sono su un altro livello.
A parte il miracolo del pareggio contro l'Inter, contoinuiamo a perdere contro le "grandi" e le "medio grandi" e abbiamo perso persino contro la Fiorentina che i Della Valle (che pensavano di essere i nuovi Berlusconi e rischiano di essere i nuovi Cecchi Gori) vogliono vendere e, non riuscendoci in blocco, hanno smantellato la squadra dello scorso anno.
La "punta di diamante", profumatamente pagata, doveva essere Destro che, però, rischia di essere una copia di Acquafresca (e non sappiamo se a Terni vogliano un altro nostro "regalino").
Gli altri sono onesti pedalatori (Palacio è fuori quota in tutti i sensi) che corrono, ma non fanno la differenza.
Insomma, per avere la soddisfazione di una vittoria, dobbiamo aspettare le partite con il Benevento, la Spal, il Sassuolo e speriamo che il Crotone non mi smentisca.
Il tifoso bolognese ?
Santo subito.

domenica 22 ottobre 2017

E adesso giocano quasi tutti in Paradiso

A distanza di pochi giorni l'uno dall'altro, sono morti altri due giocatori del Bologna Campione d'Italia del 1963-1964.
Uno, Bruno Franzini, onesta riserva di Fogli e Bulgarelli, rimane solo nella memoria di chi, quell'anno, si appassionò talmente al Bologna da ricordarsi anche le riserve (stesso destino riservato ai due portieri Rado e Cimpiel tuttora in vita).
L'altro, Marino Perani, fu una stella di quel Bologna che, in seguito, allenò con alterne fortune.
Perani un folletto sulla destra, col suo numero sette, che lanciava preziosissimi palloni per Nielsen e Pascutti.
Perani cui, automaticamente, facciamo seguire Bulgarelli, Nielsen, Haller, Pascutti (Capra per chi vuole ricorda la formazione dello spareggio) e precedere da Negri, Furlanis, Pavinato, Tumburus, Janich, Fogli, con un automatismo che sa di invocazione ai santi del pallone in un periodo in cui il Bologna sembra sollevarsi, pallido ed emaciato, dagli stracci in cui era finito.
La morte di un personaggio pubblico colpisce tanto più quanto quella persona ha rappresentato un'epoca della nostra vita.
Indubbiamente per chi era bambino, quei nomi rappresentano il ricordo di un'età dell'oro, delle scoperte, delle speranze, dei sogni.
Ormai, di quei Campioni, sono rimasti in pochi.
William Negri, il portierone, che è ricoverato per problemi fisici e di memoria, il Capitano Mirko Pavinato (che a me sembrava vecchio già allora !) , il "libero" Franco Janich ("armadio" era soprannominato) e Romano Fogli, secondo solo a Bulgarelli nelle geometrie e nella visione di gioco.
Poi qualche riserva come Capra (il colpo a sorpresa di Bernardini nello spareggio quando dovette sostituire Pascutti troppo acciaccato per giocare e al sostituto naturale Renna, preferì un terziono) Rado e Cimpiel (il secondo e terzo portiere).
Ma se chiudo gli occhi e ripenso a quegli anni, li rivedo con gli occhi da bambino, correre in quel grande rettangolo verde che è lo stadio (Littoriale, Comunale, Dall'Ara) di Bologna.

domenica 15 ottobre 2017

Sempre a caccia dei nostri soldi

Il comune di Bologna (e non è il solo) è a caccia di soldi.
L'ultima trovata che hanno ipotizzato è far pagare il parcheggio per le seconde auto dei residenti.
Non bastava il bollo, il bollini blu, i divieti, le Rita e i Sirio (o Star ?) e tutti gli altri ambaradan ragionieristici e adesso vorrebbero penalizzare chi è così "ricco" da possedere una seconda auto.
E' una mentalità distorta che, invece di lasciare alla libertà individuale, limitando i divieti e concedendo gli spazi per parcheggiare, pensa di "educare" i cittadini, trasformandoci però in obbedienti sudditi.
Qualche giorno fa, in via d'Azeglio, ho visto due vigilesse che, inflessibili, multavano senza appello un trasportatore che, dovendo consegnare delle casse ad un esercizio commerciale e si era permesso di portare il furgoncino fino davanti il locale (adiacente il Gran Bar).
La particolarità che fa indignare è che erano le 7,20 del mattino !!!
Chi danneggia un furgoncino che sosta qualche minuto per scaricare alle 7,20 del mattino ?
E nessuno dice niente per i tavolini che praticamente ostruiscono via Pescherie.


domenica 8 ottobre 2017

La neolingua

L'immagine che propongo è uscita nei giorni scorsi sui quotidiani online.
L'ignoranza non ha limiti, ma io voglio pensare male, considerando il personale che vedo utilizzato per simili lavori stradali.
Non si tratterà dell'evoluzione della nostra Lingua per opera dei nuovi "italiani", quelle "risorse" tanto vezzeggiate da certi personaggi ?

domenica 1 ottobre 2017

Fusse che fusse ?

Domenica di assoluto riposo, godendosi le altre partite del Campionato.
Il Bologna è andato a vincere a Genova, così come ha vinto a Reggio Emilia contro il Sassuolo.
Due vittorie esterne consecutive, parte sinistra della classifica consolidata, da leccarsi i baffi.
Ormai non ricordo da quanto tempo non avevamo simili "soddisfazioni".
Non che si sia giocato bene, anzi, ma partite come quella di Reggio e quella di ieri l'anno scorso e negli anni precedenti le avremmo perse, mentre questa volta la parte che era del Bologna è stata interpretata dal Sassuolo e dal Genoa.
La dirigenza che ha scelto Saputo (che dicono sia intorno al trecentesimo posto tra gli uomini più ricchi del mondo: praticamente il Presidente del Bologna è il più ricco della serie A) ha sempre detto che il percorso sarà lungo, con miglioramenti anno dopo anno.
Se così fosse dovremmo aspettarci un campionato con qualche soddisfazione in più dello scorso anno e non con una salvezza sicura solo perchè c'erano (e probabilmente ci sono) almeno quattro squadre che non dovrebbero giocare in serie A.
Il gioco verrà ... forse.
Ma intanto godiamoci l'attimo.
Carpe diem.