sabato 26 dicembre 2015
giovedì 24 dicembre 2015
Buon Natale
Anche se il tempo è grigio, nebbioso e dalla stampa non sanno fare altro che "allietarci" con notizie negative su clima, smog etc , il Natale resta (per me) la festa più bella dell'anno.
Certo, avrei preferito un bianco Natale che ormai risale ai tempi dei tempi ed è reso più bello dal velo della nostalgia e del tempo che passa.
Ma il Natale resta sempre quella festa che non ci rende migliori o più buoni, ma ci fa sentire meglio, ci rilassa, almeno un po' e, personalmente, amo vedere la città illuminata e soffermarmi ad osservare la frenesia degli acquisti dei ritardatari.
Martedì, ad esempio, sono andato a ritirare i tortellini che avevo ordinato per tempo e il negozio era stipato, segno di una Tradizione che non muore, per fortuna, nonostante l'autolesionistica rinuncia alle nostre Tradizioni più belle per non disturbare gli ultimi arrivati (peraltro non invitati).
Tanti auguri, dunque, di Buon Natale, festa della nostra Tradizione, anche precristiana (ricordo che per i critstiani la principale ricorrenza è Pasqua che appartiene non alla nostra ma alla tradizione ebraica) come già in passato abbiamo ricordato proprio su questo diario.
Una Tradizione che è bello conservare, rispettare e tramandare, per i suoi colori, i suoi sapori e, anche, per il suo significato di attesa fiduciosa nel futuro e di speranza per un domani migliore per tutti noi, come Individui e anche come Comunità unita dalle medesime Radici.
Questo, per me, è il significato del Natale e dell'augurio che rivolgo a tutti voi.
domenica 20 dicembre 2015
Come sarebbe bella Bologna ...
... se la sua piazza principale fosse trattata con rispetto, come è accaduto nella settimana appena trascorsa.
Nessuna impalcatura, nessuna "baracchina" per propagandare questo o quel prodotto, questa o quella fiera.
Nessuna costruzione sul crescentone per trasmettere film improbabili.
Nessuno striscione di propaganda affisso sulla facciata di Palazzo d'Accursio.
La mattina alle 7,30 la piazza semivuota, con una nebbia alta che rende incerti i contorni dell'Orologio è pienamente godibile in tutta la sua bellezza, ma anche alla sera, nel pieno del passeggio natalizio, la piazza, con le luci lontane dei negozi, dei portici e le illuminazioni dei suoi palazzi rende appieno la realtà di una città tra le più belle al mondo.
Peccato i lavori ancora in corso in Piazza Re Enzo (ma che cosa stanno a fare ? Tolgono, mettono, coprono e scoprono ...) e peccato ancora di più che, appena terminata la pavimentazione, mercoldì e giovedì, all'inizio di via Ugo Bassi, quasi all'angolo con Piazza del Nettuno, ci fossero di nuovo gli operai (sempre della solita cooperativa rossa che mi sembra navighi in cattive acque finanziarie) a manipolare i pietroni appena sistemati.
E peccato che vogliano chiudere i sottopassi, invece di riqualificarli ed usarli come luoghi dedicate alle fiere, con locali permanenti, invece di continuare a montare e smontare le strutture "mobili" con i relativi danni sia di immagine, che finanziari (non sarebbe meno costoso avere strutture fisse invece di montare e smontare ad ogni fiera ?).
Già, come sarebbe bella Bologna, come POTREBBE essere bella Bologna ...
domenica 13 dicembre 2015
Come rovinare una bella città
Da qualche giorno in Piazza della Mercanzia sono apparse delle pietre, più adatte al cimitero che ad una delle principali piazze del centro storico di una città come Bologna.
I privati (i commercianti) migliorando il godimento di tutti delle Due Torri hanno pagato un sistema di illuminazione permanente del simbolo di Bologna.
Il pubblico (la giunta comunale) ha sperperato per installare delle oscenità in pietra.
E' stato sottratto spazio (c'erano parcheggi ordinati per i motocicli) per introdurre un elemento completamente estraneo alla città.
Quando vogliamo fare una modifica nella nostra proprietà esclusiva, dobbiamo rendere una dichiarazione e conforntarci persino con i vicini per non danneggiare il "decoro" dell'immobile e della zona.
Chissà perchè quando un gruppo di burocrati, di funzionari di partito distaccati all'amministrazione di una città decidono di lascaire il proprio segno ai posteri, non devono risponderne a nessuno.
Questo accade quando si eleggono personaggi che, con Bologna, nulla hanno a che spartire tranne una (momentanea) residenza.
domenica 6 dicembre 2015
V come ...
Non appartengo al genio pontieri.
Quando ho detto che sarei stato in ferie anche il sette dicembre, qualcuno mi ha detto: è la prima volta.
Beh, forse no, ma c'è sempre una prima volta e avevo un giorno, che mi era rimasto dai lavori in casa, che dovevo piazzare e, allora, perchè no ?
Così ho un lungo fine settimana da venerdì a martedì.
Nel mezzo c'è una data che negli ultimi anni abbiamo sempre, qui, ricordato.
Allora sfrutto i portentosi meccanismi della rete e programmo questo post.
Buon compleanno, Valeria.
domenica 15 novembre 2015
Zoo
Su Rai4, ogni lunedì, è trasmesso un doppio episodio (ma forse ormai è alla fine) di Zoo, uno sceneggiato tratto da un romanzo di James Patterson.
La trama consiste in una rivolta degli animali, le cui conoscenze e abitudini vengono modificate da una sostanza prodotta da una ditta farmaceutica e presente in tutte le medicine di tale casa.
I leoni si organizzano e asslgono i turisti dei safari, i cani aggrediscono in branco gli uomini dopo averli intelligentemente isolati, gli uccelli attaccano dall'alto.
E poi ancora orsi e cammelli, tigri e cavalli.
La vicenda è vista attraverso gli occhi di cinque soggetti casualmente coinvolti e poi scientemente organizzati in una specifica squadra per scoprire le origini del male.
Il tema degli animali contro l'Uomo non è nuovo, basti ricordare Il Pianeta delle scimmie con Charlton Heston (lasciamo perdere i sequel e prequel alquanto scadenti) o la vetta inarrivabile de Gli Uccelli di Hitchcock.
Tutto sommato questo sceneggiato tiene anche alla distanza e sono cusrioso di vedere come riusciranno a chiudere la stagione, lasciando aperta una porta per la continuazione, ma anche dando una risposta tutte le domande sollevate.
domenica 8 novembre 2015
L'estate di San Martino
Sembra proprio che le leggende popolari si facciano beffe del clima e confermino la loro validità.
Non capita spesso di arrivare quasi a metà novembre e poter ancora girare senza soprabito, almeno nelle ore centrali della giornata.
L'escursione termica resta abbastanza alta, ma quella di oggi è stata una domenica piacevolissima.
Come non ricordare la poesia di Carducci che, credo, tutti noi imparammo a memoria alle elementari e che ancora, sicuramente, ricordiamo ?
« La nebbia a gl'irti colli
Piovigginando sale,
E sotto il maestrale
Urla e biancheggia il mar;
Ma per le vie del borgo
Dal ribollir de' tini
Va l'aspro odor de i vini
L'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
Lo spiedo scoppiettando:
Sta il cacciator fischiando
Su l'uscio a rimirar
Tra le rossastre nubi
Stormi d'uccelli neri,
Com'esuli pensieri,
Nel vespero migrar. »
E sotto il maestrale
Urla e biancheggia il mar;
Ma per le vie del borgo
Dal ribollir de' tini
Va l'aspro odor de i vini
L'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
Lo spiedo scoppiettando:
Sta il cacciator fischiando
Su l'uscio a rimirar
Tra le rossastre nubi
Stormi d'uccelli neri,
Com'esuli pensieri,
Nel vespero migrar. »
Se non sbaglio San Martino cade l'11 novembre: ancora tre giorni.
Come dice il proverbio: l'estate di San Martino dura tre giorni e un pochino.
Godiamocela !
domenica 1 novembre 2015
Scena da una partita di calcio
Il giocatore A si lancia, palla al piede, verso l'area avversaria e il giocatore B cerca di contrastarlo.
I due si sfiorano.
Il giocatore A si esibisce in una piroetta che neanche Klaus Di Biasi ai tempi degli ori olimpici e, contemporaneamente, emette un grido disperato che neanche gli indiani abbattuti da John Wayne in Ombre Rosse.
Il giocatore B si ritrae con le mani in alto con una espressione eloquente: io non ho fatto nulla, sono un agioletto, non vedete l'aureola ? Io così buono che mi sono spostato per non fargli del male.
Il giocatore A, intanto è a terra che si contorce dal dolore e tutti gli spettatori pensano che ormai sia azzoppato definitivamente e non si possa fare altro che abbatterlo, come i cavalli.
Arriva l'arbitro e con fiero cipiglio estrae un cartellino.
Variante colpevolista: all'indirizzo del giocatore B per il fallo commesso.
Variante innocentista: all'indirizzo del giocatore A per simulazione.
La palla viene rimessa in gioco e i due si stringono la mano, il giocatore A torna a correre come Mennea e il giocatore B a picchiare come Benetti.
domenica 25 ottobre 2015
Paride Tumburus
Il tempo, inesorabilmente, porta via quelli che furono gli eroi della nostra infanzia e che vorremmo restassero immutati negli anni.
Paride Tumburus era lo stopper (oggi sarebbe, a grandi linee, uno dei "centrali") del Bologna dello scudetto.
Portava il numero quattro.
Era forse uno dei meno appariscenti, dei gregari della squadra, ma come tutti i gregari fu un elemento essenziale del grande Bologna.
Un cognome forse ancora più strano del nome (chissà perchè Paride ..) , uno dei friulano che aiutarono il Bologna a vincere il suo ultimo scudetto.
Non accendeva la fantasia di noi bambini, che idolatravano i goals di Nielsen e Pascutti e le giocate giocate di Haller e Bulgarelli, mentre prestavamo meno attenzione ai difensori, tranne forse al portiere.
E così Tumburus , raggiunge Bulgarelli, Haller, Furlanis e Nielsen che , naturalmente agli ordini del Dottore, calcano il rettangolo verde in cielo.
sabato 24 ottobre 2015
Il ritorno dei Morti di Sonno
L'hanno detto anche questa volta.
Questa mattina, al termine della trasmissione iniziale rai delle 6, ci hanno ricordato che nella notte si torna all'ora solare e, quindi, recupereremo l'ora di sonno che avevamo perso a marzo.
Così si spiega perchè, per sette mesi, siamo tutti imborniti e capiamo fischi per fiaschi: ci mancava un'ora di sonno.
Da domani saremo tutti pimpanti ... almeno fino a marzo.
Chissà poi perchè si ostinano a toglierci per sette mesi un'ora di sonno ... magari perchè torna comodo avere una massa di rintronati cui raccontare la rava e la fava senza che capiscano nulla ?
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