domenica 9 dicembre 2018

Sapore di antico

L'unico aspetto positivo della folle scelta della Lega Calcio di impedire ad un unico operatore di trasmettere tutte le partite di serie A, è che si riscoprono antichi sapori.
Sabato scorso, come accadrà questo pomeriggio alle 15, con il Bologna trasmesso su Dazn, non ci resta che ascoltare la partita per radio, come negli anni sessanta e settanta.
Tutto il calcio minuto per minuto ci porta a riscoprire la lentezza dello scorrere del tempo in attesa del collegamento della nostra squadra e l'emozione del momento in cui il cronista sul campo interrompe il collega.
Sarà una notizia bella o brutta ?
Un goal per noi o per loro ?
Un calice di vino, magari un tortino (di questi tempi una fetta di panettone) e un libro da leggere tra una radiocronaca all'altra.
Magari, inconsapevolmente, la Lega ha acceso la miccia per abbattere il mostro dei diritti televisivi, delle partite spezzatino, imboccando la strada per un ritorno al futuro di un calcio più bello, più umano e ascoltato, con più lentezza e meno ansiogeno.

domenica 2 dicembre 2018

Anziani solo dopo i 75 anni

In un congresso di geriatria, come riporta il Carlino dell'1 dicembre 2018, i medici specialisti della materia hanno sancito che, per tutta una serie di fattori, l'asticella che delimita l'essere "anziani" è salita fino ai 75 anni.
Insomma, dopo la Fornero che, con un tratto di penna, ci ha dichiarati tutti giovani e abili al lavoro fino ad oltre i 67 anni, ecco la tanto riverita "scienza" che sposta ancora più in alto il limite.
Il Carlino ha colto la palla al balzo per chiosare che, così, i neogiovani potranno continuare a rendersi utili alla società (sottinteso: invece di fare i parassiti che vivono sui contributi in parte altrui) magari (benevola concessione del giornalista cui forse qualche dubbio è venuto) senza essere adibiti a lavori usuranti.
Ecco posta la prima pietra per trasformare il lavoro nell'ergastolo (fine pena: mai) a prescindere dalla volontà dei singoli Individui, gli unici a poter decidere se continuare o cessare l'attività lavorativa, incassando, in tal caso, il frutto di quanto accantonato negli anni di attività.
Prepariamoci quindi alla nuova frontiera nel caso in cui tornassero al governo i Monti viventi, con una, non inedita, alleanza tra "scienza" e ragioneria.

domenica 25 novembre 2018

Troppa bontà fa male

Ho sempre sostenuto che troppa bontà faccia male e oggi il Carlino ne fornisce la prova 😈


domenica 18 novembre 2018

Ma quanto venderanno ?

Ogni settimana frequento due librerire del centro di Bologna e mi faccio anche un rapido giro in una terza.
Mi piace vedere quali novità vengono proposte e, anche, non perdere l'eventuale nuovo romanzo di qualche autore di mio gradimento.
Però ogni settimana vedo nuovi volumi impilati e davanti ad un'offerta che non consente minimamente di tenervi dietro, mi domando quanto potranno vendere.
C'è una inflazione di nuovi prodotti che, poi, se si leggono i riassunti della controcopertina, sembrano cloni gli unni degli altri.
C'è un filone che ottiene una vendita di rilievo, ed ecco decine di imitatori, improvvisamente pubblicati.
A volte si azzeccano titoli validi, spesso, però, il gusto personale non corrisponde a vendite tali che consentano all'editore di continuare a pubblicare quell'autore.
Con i sistemi di stampa moderni, credo che i costi siano molto ridotti e che sia possibile, all'occorrenza, ristampare copie.
Immagino quindi che ben poche siano le copie di un libro stampate e diffuse nelle librerie (probabilmente non tutte, forse in base anche all'agenzia di distribuzione).
In ogni caso, finchè dura, è bello entrare in libreria e, sfogliare i libri freschi di stampa.

domenica 11 novembre 2018

Tempi di risposta comunali

Con il commento di domenica 14 ottobre 2018, avevo dato conto dei lavori di asfaltatura svoltisi il sabato precedente in via Castiglione  e dei relativi disagi acuiti dalla disinformazione fornita.
Ovviamente avevo scritto al comune per segnalare il tutto.
Ad un mese di distanza (quando ormai l'asfaltatura comincia già a sbriciolarsi in alcuni punti) dal comune mi perviene una e mail di risposta, con una tardiva informazione dalla quale si ricava solo che tutta la responsabilità, chiusure e informativa, era in capo alla ditta che aveva avuto in appalto i lavori.
Esattamente quello che avevo constestato, visto che avevano piazzato degli addetti che non conoscevano le strade o addirittura non capivano l'italiano e si limitavano a dire "bloccata".
Non una parola di scuse, non un ringraziamento per la segnalazione, non un ravvedimento operoso con impegno per il futuro.
Staremmo meglio con l'autogestione della cosa pubblica

domenica 4 novembre 2018

Primo Centenario della Vittoria

4 novembre 1918 - 4 novembre 2018: VIVA L'ITALIA.

"Una d'arme, di lingua, d'altare, di memorie, di sangue e di cor".


domenica 28 ottobre 2018

Ritorno all'ora solare

Io non cambio l'ora a marzo e, quindi, non ho avuto bisogno di regolare i miei orologi manuali "portando indietro le lancette di un'ora" ieri sera.
L'ora legale poteva andare bene per come era strutturata in passato, tre-quattro mesi (da giugno a settembre) per poi ritornare all'ora naturale, quella scandita dal sole e dalle abitudini tradizionali.
Il fatto stesso che si chiami ora "legale" implica una imposizione, un sopruso e ancor di più è sopruso se pensiamo che l'abnorme estensione (sette mesi da marzo a ottobre !) imposta, ca va sans dire, dalla commissione europea è unicamente nell'interesse e per le esigenze degli stati del nord Europa, esattamente come un sopruso, una imposizione nel loro esclusivo interesse è l'obbligo di tenere accesi i fari delle autovetture anche di giorno (facoltativo in città, almeno quello !).
Adesso, dopo un referendum di cui non abbiamo avuto alcuna notizia (e infatti i cinque milioni di votanti su 500 milioni di cittadini delle Nazioni che compongono la comunità europea, sono quasi esclusivamente del nord Europa e in particolare della Germania) la commissione europea ha deciso di abolire il cambio di orario per mantenerne uno solo per sempre.
Quale ?
Ogni stato decida per conto suo.
Sciocchezze.
Ogni stato deve avere il diritto di decidere tempi e modi e se venisse ripristinato il vecchio, sano sistema di ora legale dal 15 giugno al 15 settembre, sarebbe la soluzione migliore.
Con buona pace della ottusa burocrazia di Bruxelles.

domenica 21 ottobre 2018

Stato confusionale

Scrivo ancora una volta di traffico.
Con il più classico "contr'ordine compagni" (che non capiscono ma, finora, si sono sempre adeguati) le giunte di Bologna e dell'Emilia Romagna hanno rimescolato le carte del blocco del traffico.
Non ci saranno domeniche di blocco totale, ma "solo" 8 domenica pseudo ecologiche, dove però i diesel euro 4, che in un primo momento erano bloccati anche dal lunedì al venerdì, potranno circolare.
Il provvedimento probabilmente non servirà a nulla, visto che il maggior inquinamento è portato da camion, autobus, mezzi pesanti, automezzi datati e riscaldamento.
Poichè se verrà freddo (per ora non ho acceso il riscaldamento in casa) non potranno certo impedirci di riscaldarci (altro che "decrescita felice" in quel caso sarebbe un ritorno al medio evo senza passare dal Rinascimento !) anche se intanto impediscono in pianura l'uso del piacevolissimo caminetto a legna, il blocco del traffico diventa solo un'operazione di facciata, senza effetti concreti.

domenica 14 ottobre 2018

Un tuffo nel passato

Ieri, come informa anche il Carlino Bologna, lavori di asfaltatura hanno "isolato" la zona in cui abito.
Unica strada per "scendere" in centro, quella dei Colli.
O per Monte Donato - Siepelunga o per San Vittore.
"Strade del passato" quando, adolescenti, dopo pranzo, inforcavamo i nostri "48" e andavamo in giro per i colli bolognesi.
In particolare San Vittore era una strada più volte percorsa per la piacevolezza dei tornanti (mi viene in mente che la si chiamava anche la "33 curve": non ricordo se siano 33, ma sono tante).
Ieri, per necessità, l'ho percorsa cinque volte (una sola volta l'altra strada che, alla fine, credevo fosse più corta, invece occorre più tempo).
Me la ricordavo più lunga e più "facile".
In effetti le curve sono autentici tornanti e alcuni hanno anche l'asfalto crepato o parzialmente sbriciolato a causa del movimento del terreno.
Quel tuffo nel passato è stato l'unico aspetto piacevole di una situazione di disagio dovuta anche all'imperizia di chi avrebbe dovuto fornire precise indicazioni e invece si è limitato a posizionare degli stradini (neanche dei vigili urbani) che sapevano solo dire "è chiuso".

domenica 7 ottobre 2018

Il blocco totale del traffico

Come ogni anni, d'inverno, gli amministratori locali si affannano per creare disagi alla popolazione con iniziative sempre differenti e sempre più invasive sul traffico.
Quest'anno ne abbiamo due stupefacenti.
Il blocco della circolazione esteso ai diesel euro 4 (sul quale stanno facendo marcia indietro essendosi accorti di averne pestata una molto grossa) e il blocco "totale" della circolazione per una domenica ogni mese da ottobre a marzo.
Il primo blocco sarà domenica 28 ottobre 2018, l'ultimo domenica 3 marzo 2019.
Un provvedimento solo di facciata, inutile contro l'inquinamento e fastidioso per tutti.
Un giorno al mese, la domenica poi, non risolve il problema dell'inquinamento (o presunto tale) che non è certo causato dalla circolazione stradale ma, come ampiamente provato, prevalmente dal riscaldamento.
In secondo luogo il cosiddetto inquinamento con i relativi indici è solo il frutto di una più evoluta analisi e sistemi di rilevazione, ma nessuno può dire che l'aria sia più inquinata degli anni cinquanta: dov'è lo smog di quei tempi ?
Infine il provvedimento è inficiato dalle numerose deroghe.
Handicappati, auto con tre o più passeggeri e persino libertà di circolazione per chi ha un isee inferiore a 14mila euro.
Ora, devono spiegarmi cosa c'entri l'isee con l'inquinamento.
Perchè uno che ha un isee sotto i 14mila euro può circolare e chi lo supera no ?
Eppure, logicamente, chi ha un isee basso, probabilmente ha anche un'autovettura vecchia e più inquinante !
Ancora una volta, gli amministratori locali battono un colpo, per dimostrare che esistono, creando solo disagi, con i loro divieti, a chi invece dovrebbero facilitare la vita.