domenica 22 marzo 2015

Altri numeri di telefonate indesiderate

Dopo la prima serie, ecco nuovi numeri che ho raccolto dal mio telefono di casa.
Prevalentemente telefonano durante l'orario in cui non sono in casa, alcuni però anche all'ora di cena e fino alle 21.
Sono TUTTI già segnalati su internet e, ancora una volta, tra parentesi, indico la prevalente denuncia formulata da chi li ha segnalati.

0115544 (per alcuni Telecom, per altri è muto alla risposta)

100000000 (silenzio alla risposta o rumore del fax. Alcuni temono si tratti di un numero interattivo che attiva un qualche "servizio" a pagamento)

0230300659 (muto alla risposta)

0597121246 (associazione disabili che vende biglietti per teatro)

4048915588 (muto)

02111 (investimenti finanziari)

0212 (pubblicità aggressiva da alcuni segnalata come Vodafone)

09606202004 (alla risposta , dopo un attimo di silenzio, una voce registrata dice "goobye")

0859943185 (muto)

0691511140 (call center che vende contratti telefonici).

E per ora sono esauriti.
Da notare che telefonano ripetutamente, più o meno a cadenza fissa , settimana dopo settimana.
Presumo che vengano automaticamente ricercati numeri da un elenco e solo quando si risponde intervenga un operatore umano.
Da qui il "silenzio" immediato, richiedendo qualche tempo l'intervento dell'operatore.
In quel lasso di tempo,  ove si sia stati così ingenui da rispondere, è opportuno avere la prontezza di riflessi di chiudere la telefonata.

domenica 15 marzo 2015

Waterloo

Duecento anni fa, a Waterloo, Napoleone fu definitivamente sconfitto dal Duca di Wellington.
Il Belgio voleva coniare una moneta commemorativa da due euro.
La Francia ha chiesto (ed ottenuto) di soprassedere perchè quella sconfitta ancora divide i popoli europei.
In realtà perchè i francesi non amano ricordare le loro sconfitte.
Quanta differenza con chi da settanta anni celebra una sconfitta e la sua data simbolica l'ha pure elevata a festa nazionale !

lunedì 9 marzo 2015

Mitica Capracotta


Per tutti gli appassionati di meteo e di neve Capracotta è un mito.
Si tratta di una delle località più nevose d'Italia , d'Europa e persino del mondo.
In situazioni di “stau” da est le località appenniniche abruzzesi e molisane danno il meglio di sé.
Con le configurazioni giuste gli accumuli nevosi sono impressionanti.
Ma le situazioni più tipiche sono le violente tempeste di neve come quella appena trascorsa, che in meno di 24 ore possono portare ad accumuli stratosferici.
Ovviamente non c'è solo Capracotta, molte altre località delle due regioni hanno accumuli nevosi incredibili: diciamo che Capracotta è la località più rappresentativa di questa due straordinarie regioni.
La nevicata appena trascorsa è stata comunque una della più eccezionali, probabilmente da record mondiale: 2 metri di neve caduti in sole 16 ora !!!
Le foto che girano in rete (ad es. nel sito dell'Ansa, ma sono tanti i siti che si possono consultare) sono incredibili.
Ho visitato Capracotta nel 2005: il paese è bellissimo e pittoresco anche in estate, incastonato in un paesaggio di straordinaria suggestione
I muri delle case del paese sono tappezzati fotografie relative alle varie nevicate del passato e l'altezza raggiunta dal manto nevoso è indicata da linee tracciate sui muri stessi con indicazione della data dell'evento nevoso

Le immagini e le notizie che arrivano da Capracotta sono straordinarie: gente che esce da casa dalle finestre del primo piano; per uscire dalle porta a piano terra si scavano cunicoli sotto la neve. 2 metri di neve in 16 ore sono il nuovo record   
mondiale: ora aspettiamo che venga omologato dal WMO (Organizzazione meteorologica mondiale)
Famosa stazione di sport invernali e produttrice di ottimi formaggi pecorini, Capracotta è famosa anche per il film “Il conte max”con Alberto Sordi e Vittorio de Sica, uno dei massimi capolavori della commedia all'italiana, film nel quale la località viene citata più volte, anche se nessuna scena si svolge nel paese. Avevo letto che l'amministrazione comunale aveva deciso di innalzare una statua in onore di Alberto Sordi, dopo la sua morte, ma non so se la cosa è andata avanti.




domenica 8 marzo 2015

Bologna dissestata

Andare in centro a Bologna, per un bolognese, è una ferita che si riapre continuamente.
Dopo anni di incuria, di rattoppi "in economia", ecco che hanno deciso, in un colpo solo, di rifare Via Rizzoli e Via Ugo Bassi, tagliando in due la città.
I lavori dovrebbero durare dieci mesi, salvo ritrovamenti archeologici e, adesso, dobbiamo pure dire salvo scioperi, visto che oggi sul Carlino si paventava uno stop ai lavori (appaltati, ca va sans dire, ad una cooperativa rossa in odore di dissesto) proprio in quelle due strade importanti.
Non ho idea di come il progetto prevede quelle vie dopo i lavori, al momento pare che, alla faccia della libertà di circolazione con il minimo impatto ambientale, verranno rimossi tutti i parcheggi per le motociclette.
Ma il punto focale è la dispersione di energie e denari per questioni marginali (immigrati, omosessuali, spettacolini) che hanno sottratto risorse per la buona amministrazione della città che si fonda essenzialmente su due pilastri: ordine pubblico e strade pulite e senza buche.
Così non è .
Dobbiamo mettere serrature su serrature per difendere le nostre abitazioni dai malviventi e la manutenzione delle pubbliche vie (ma anche, come abbiamo visto con le recenti intemperie, del verde pubblico) è lasciata ai margini dell'interesse dell'amministrazione comunale.
Eppure il primo obiettivo di una amministrazione dovrebbe essere quello di rendere vivibile la città da parte dei suoi cittadini ...

sabato 28 febbraio 2015

ci ha lasciati il signor Spock

Nonostante quello che scrisse Roberto tempo fa non posso non tacere la scomparse del grande Leonard Nimoy, sicuramente il più famoso e amato fra i protagonisti della prima (e per me unica) stagione di Star Trek.
Nimoy deve la sua celebrità alla serie di Star Trek, ma ha interpretato diversi ruoli in numerosi film e telefilm di genere completamente diverso (è stato anche uno dei protagonisti dello sceneggiato RAI su Marco Polo) ed è stato anche un bravo regista.

domenica 22 febbraio 2015

Non rispondete a questi numeri

Da alcuni anni sarebbe in vigore il cosiddetto "registro delle opposizioni" nel quale tutti  quelli che non vogliono essere seccati dalla pubblicità telefonica, possono iscrivere il loro nominativo e numero di telefono fisso.
Io mi iscrissi praticamente subito e, per qualche tempo, cessarono le chiamate.
Sono però riprese, sistematiche e invadenti.
Non so sia perchè i call center se ne freghino delle leggi (chi mai si metterebbe a denunciare la violazione della iscrizione al registro ?) o perchè, tra i tanti documenti che si firmano per acquisti e sottoscrizioni varie, per quanto uno ci stia attento, sia sfuggita una qualche autorizzazione ad essere informato su prodotti anche di vario genere.
Resta il fatto che sono tornati a chiamare.
Ovviamente non rispondo mai quando sul telefono appare l'indicazione "anonimo" o "sconosciuto" e nel tempo ho imparato a non rispondere ad alcuni numeri.
Ne ho preso nota ed ho svolto una ricerca in internet: sono tutti conosciuti.
Ecco di seguito i cinque numeri raccolti la settimana scorsa e che consiglio di ignorare quando appaiono sul vostro telefono.

08104790. In base a quel che ho rilevato in internet sembrerebbe un numero dal quale cercano di piazzare la sottoscrizione di un contratto enel.

0857950600. In questo caso le segnalazioni in internet dicono trattarsi di pubblicità telecom.

01119836438. Qui le segnalazioni in rete si fanno più divertenti. Dicono che sia una voce straniera che chiede un modesto contributo per una associazione che aiuta anziani e disabili.

000315375092. In rete scrivono che al nostro "pronto"  nessuno risponda. Il sospetto è che si tratti di un numero civetta. Se vi capita (anche con altri numrei), chiudete subito la telefonata. Tanto se è qualcuno che veramente cerca voi e tarda solo a rispondere, richiamerà.

02717. Pare si tratti anche qui di pubblicità telecom.

Alla prossima.

domenica 15 febbraio 2015

Se qualcuno dovesse ancora rinnovare la patente

So che, essendo nato l'ultimo dell'anno, in teoria sono anche l'ultimo ad aver rinnovato, dopo quaranta anni di guida, la patente.
Posto che il rinnovo, per chi ha compiuto 50 anni, è limitato a cinque anni (siamo in grado di lavorare fino a 67 anni e qualche mese, ma dopo i cinquanta il rinnovo è solo quinquennale ...) e che non ci sono istruzioni precise, ma è necessario racimolarle su vari siti, ecco che, pagati i tre bollettini (due per la motorizzazione e uno per la visita medica) mi sono presentato alla visita presso l'unità sanitaria in stazione.
Per pochi minuti di visita (solo oculistica) novanta minuti di attesa.
Prima di essere chiamato.
Poi di ricevere il foglio provvisorio.
La patente le arriverà all'indirizzo di residenza.
Non è possibile indicarne uno (di lavoro) alternativo.
Pazienza, ho pensato, sarà come per una raccomandata.
Non trovandomi (i postini non lavorano più al sabato ...), troverò un avviso per andarla a ritirare al solito ufficio postale che, del resto, non è neppure lontano dall'ufficio.
Invece no.
Ho trovato l'avviso che il postino era passato (alle 13,47) ma non indicava quando e dove ritirare l'assicurata con la patente, bensì un numero verde da chiamare per concordare la nuova consegna.
Ho provato.
Avuta conferma che al sabato non consegnano e che non possono accettare l'indirizzo del lavoro, ho detto che non mi troveranno mai finchè non sarò in pensione.
Mi sono sentito rispondere che la procedura prevede comunque un secondo tentativo di consegna e poi il deposito in ufficio postale.
Ma non potevano depositarlo subito dopo la prima mancata consegna senza tutta questa trafila burocratica ?

martedì 10 febbraio 2015

Io, Ricordo

Dicono che una Nazione, un Popolo non possa aver futuro se non ha memoria del suo passato.
Per questo il Giorno del Ricordo che celebra le vittime delle Foibe e l'italianità di Fiume, Istria e Dalmazia nonostante il genocidio perpetrato dagli slavi, merita di esistere.
E di essere ... ricordato.

domenica 8 febbraio 2015

Avversità atmosferica o incapacità umana ?

Sono sbalordito nel leggere dei "disastri" derivati da una modesta nevicata di 30-40 centimetri.
I telegiornali e i giornali radio riportano, come prime notizie, quelle sul maltempo.
Il Carlino oggi occupava una decina di pagine per interviste, cronache e fotografie.
Nel terzo millennio mi pare assurdo che settecentomila Italiani debbano restare uno, due, tre giorni senza energia elettrica, cioè senza riscaldamento.
Capisco che una nevicata possa, nell'immediato, creare rallentamenti di circolazione o anche interruzioni di servizi, non che si trasformi in una "tana libera tutti" per cui saltino aerei, treni, appuntamenti.
Ma allora come fanno nel nord europa ?
E' assurdo che il comune di Bologna inviti i propri dipendenti a restarsene a casa e poi non chiuda le scuola, salvo poi accorgersi che non ci sono gli addetti pre preparare i pasti dei bambini.
Allora mi rispondo che non sono le avversità atmosferiche a causare i danni, bensì l'incapacità umana.
E lo si vede anche quando una semplice pioggia provoca rivoli di acqua ai margini di strade importanti come Via Rizzoli e Strada Maggiore (e speriamo che dopo il disagio causato dai lavori, sia risolto questo problema).
Probabilmente gli amministratori comunali dovrebbero occuparsi meno (o per nulla) di unioni cosiddette "civili", di immigrati, di organizzare festival canterini e invece guardare alla vivibilità delle strade ed alla sicurezza dei cittadini.
Sicurezza che si coniuga sul duplice binario dell'ordine pubblico, del contrasto alla criminalità (furti, scippi, rapine nelle case) e di fruibilità della città (mezzi pubblici puntuali, illuminazione, tombini funzionanti, servizi pubblici efficienti, strade percorribili senza doversi esercitare nei percorso di guerra per le buche ...).
E viva la neve anche perchè ci mostra quali amministratori hanno saputo fare il loro lavoro e quali si siano limitati solo a vuote chiacchiere.

domenica 1 febbraio 2015

E questi sarebbero i giorni della merla ?

Ci avevano promesso meno dieci, meno venti anche in pianura.
Il massimo del minimo che ho registrato, invece, è un miserrimo -0,8 (ovviamente è il dato della mia "stazione meteo" cittadina, non quella di montagna che non può far testo).
Venerdì (giornata di sciopero sfruttata per un giretto a Guiglia) era iniziato bene, poi è uscito il sole.
Sabato con il sole e con qualche fiocco (in montagna, naturalmente) durante la (brutta) partita del Bologna.
Oggi il paese imbiancato, ma poi verso le 11 il sole è apparso ed ha sciolto tutto e mentre scendevo a Bologna leggevo la temperatura nel termometro dell'automobile che cresceva fino ad un desolante +10.
Verrà un giorno ...