domenica 19 ottobre 2025

Il rinnovo della patente

Mio padre mi disse una volta che si era sentito vecchio la prima volta in cui un giovane gli aveva offerto il suo posto a sedere in autobus.

Io l'autobus lo prendo poco, girando in scooter e, forse, mi sono sentito vecchio la prima volta in cui ho realizzato che dovevo rinnovare la patente non più dopo dieci anni, bensì dopo cinque.

Fu nel 2020 e per fortuna che avendo,come per la carta di identità, allungato alla data del compleanno la scadenza, "guadagnai" 10 mesi ed evitai di dovermi sbattere con la burocrazia nel pieno (sarebbe stato in febbraio) marasma al seguito del covid.

I cinque anni sono passati velocemente e così, per non saper nè leggere nè scrivere, sono andato all'Aci, ho versato l'obolo alla burocrazia, preso appuntamento per la visita medica, versato un altro obolo al medico e ne sono uscito con l'abilitazione a guidare per altri cinque anni, ancora senza lenti.

Non so quanto impiegherà l'Aci a consegnarmi la patente aggiornata, ma ho l'attestato che mi ha rilasciato il medico e la ricevuta di tutti i pagamenti, quindi, per me, sono a posto.

Resta una grande perplessità sul significato della visita medica o, meglio, attitudinale.

Mi domando perchè non ci si affidi al medico di famiglia (o generico, o di base o come si chiama adesso) che ci conosce e, quindi, assumerebbe, con cognizione di causa e non sulla base di dichiarazioni unilaterali, la responsabilità di certificare la nostra capacità fisica alla guida.

E questo è anche l'ultimo rinnovo quinquennale (come la missione dell'Enterprise): dalla prossima volta la bega sarà ogni tre anni.

 

Nessun commento: