Nella notte siamo "tornati" all'ora solare o naturale.
Tra le tante fesserie che ascolto negli abituali servizi, triti e ritriti, sull'argomento, uno è palesemente falso, eppure viene riproposto ad ogni cambiamento dell'ora.
Dicono che con il ritorno all'ora naturale si "perdano" ore di luce, quindi il nostro umore ne risente negativamente perchè è la luce a produrre seratonina.
Io guardo gli orari dell'alba e del tramonto, eppure, oggi con l'ora solare, come ieri con quella legale, ci sono tutte le poco più di 11 ore di luce che andranno a ridursi fino al Solstizio d'Inverno, ma non per il passaggio all'ora solare, bensì in modo del tutto naturale e sul quale neppure una direttiva dell'unione europea potrebbe incidere (anche se probabillmente prima o poi ci proveranno ugualmente).
Quello che cambia, significativamente, è che l'alba arriva un'ora prima e ugualmente il tramonto.
In sostanza a perdersi ore di luce sono i tiratardi, quelli che al mattino poltriscono, quelli che stanno diffondendo la pessima abitudine di aprire gli esercizi commerciali alle 10 del mattino e persino anche più tardi.
Chi, invece, al mattino si alza presto ("il mattino ha l'oro in bocca", "chi dorme non piglia pesci" etc.) si gode per intero la luce che la Natura, da sempre e indipendentemente da guerre e risultati elettorali, ci mette a disposizione in estate e in inverno nella geniale alternanza tra le stagioni.
E finalmente anche chi si alza presto non deve più accendere la luce artificiale, perchè, albeggiando, abbiamo la luce occorrente, che non disturba, inizialmente tenue, poi sempre più intensa, che tanto ci fa iniziare di buon umore la giornata.
Un piacere che chi poltrisce ad oltranza non potrà mai capire, nè gustare.