domenica 26 dicembre 2021

Tortellini o lasagne ?

Arrivati a Natale, il dilemma è sempre quello: tortellini o lasagne ?

Posto che sono ambedue "comperi", come si dice a Bologna, a Natale, per me, tortellini che, ormai, sono abbonati a Natale ed a Pasqua, cioè le ricorrenze generali.

Le lasagne sono comunque piatto della festa, ma magari preferisco sceglierle da un menù al ristorante.

In ogni caso, tortellini o lasagne è sempre un piacere regalarsi i piatti della nostra Tradizione.

domenica 19 dicembre 2021

Ma che Mihailovic si sia rammollito ?

Ieri, ennesima delusione del Bologna.

Dopo le vittorie con Roma e Spezia ci eravamo illusi, ma forse il vero Bologna è quello delle sconfitte con Empoli e Venezia, confermate dal triplete di sconfitte (due in casa) contro Fiorentina, Torino e Juventus.

Ieri la partita l'ho solo ascoltata, ma poichè c'era la Juventus, la radio ha trasmesso la radiocronaca dell'intera partita, senza interruzioni (salvo la pubblicità ogni tanto).

Un Bologna sterile e senza fantasia.

Immagino i soliti schemi, nessun agonismo come invece avevo visto, contro di noi, da Fiorentina e Torino.

Così siamo riusciti a far bere un brodino caldo persino alla derelitta Juventus di quest'anno.

Il radiocronista ha anche ricordato che il Bologna non batte la Juventus, al Dallara, dal 1998.

Nel 1998 avevo poco più di quaranta anni ed ho fatto in tempo ad andare in pensione senza uno straccio di vittoria del Bologna in casa contro la Juve.

Del resto, quando vincemmo l'ultimo scudetto, non avevo ancora compiuto otto anni ...

Ho ascoltato anche Mihailovic nel dopo gara e mi sono domandato dove sia finita la furia che, dopo una sconfitta, sfasciava lo spogliatoio, incutendo timore nei giocatori e spronandoli a dare il massimo.

Forse anche Mihailovic ha la pancia troppo piena ed ha fatto il suo tempo ...


domenica 5 dicembre 2021

Quando il male porta il bene

Per quanto possa essere contrariato dal non poter più guardare tutte le partite del Bologna, devo dire che la perdita di due terzi delle partite del Campionato ha fatto bene a Sky.

Intanto hanno assunto una decisione, salvaguardando i clienti, riducendo in proporzione l'abbonamento al calcio, quindi si paga esattamente quello che si vede, non come la rai di stato che non riduce il canone in proporzione alle repliche (spesso il peggio del passato, pur avendo in archivio sceneggiati di grande qualità) che trasmette in estate.

Poi hanno aperto, senza ulteriori costi due nuovi canali, con una lunga lista di nuovi telefilm e anche il livello dei film si è decisamente elevato.

Ovviamente per i miei gusti.

Infine stanno trasmettendo nuovamente sceneggiati di pregio come "I pilastri della Terra" e "Mondo senza fine" tratti dagli omonimi romanzi di Ken Follet (e mi auguro che con la stessa maestria realizzino anche gli sceneggiati tratti dai due successivi romanzi "La colonna di fuoco" ambientata nel XVI secolo, cioè duecento anni dopo "Mondo senza fine" che era ambientato duecento anni dopo "I pilastri della Terra" e "Fu sera e fu mattina" ambientato invece duecento anni prima de "I Pilastri della Terra").

Il tutto disponibile anche nella videoteca on demand.

Ecco che il proverbio popolare, "non tutto il male vien per nuocere", trova un'altra conferma.

Certo che se Sky potesse riprendersi anche le altre partite di Campionato ...

domenica 28 novembre 2021

Non ci sono più gli Agnelli di una volta

Dopo quindici anni la Juventus torna a vedere gli spettri della crisi.

Se quindici anni fa fu crisi esclusivamente societaria, derivante da un (per me molto equivoco) "scandalo" per le pressioni che si dice fossero state operate dai suoi dirigenti, questa volta sembra che si unisca la crisi societaria a quella economica e a quella di risultati.

L'anno scorso abbiamo irriso il povero Pirlo alla sua prima avventura sulla panchina più prestigiosa della serie A, ma il ritorno di Allegri è coinciso con un tonfo ancora più pesante, segno evidente che il ciclo Juventus è terminato e che la squadra dovrà essere ricostruita.

Un problema se consideriamo che la dirigenza sembra impantanata in una vicenda di plusvalenze che, probabilmente, se si andassero a guardare bene i conti, ogni società manovra in base alle proprie convenienze.

Forse la scelta, poi frettolosamente abbandonata, di una super lega europea con spagnoli e inglesi non era poi così peregrina.

Ma la dirigenza juventina non ha neppure avuto il coraggio di insistere su una scelta innovativa.

Non ci sono più gli Agnelli di una volta.

domenica 21 novembre 2021

Ucronia: what if ?

Se Wilbur Smith fu un grande romanziere d'avventura, molti altri, ad esempio Robert Crowley, ma anche il più famoso Philip Dick e per l'Italia citerei Mario Farneti, si sono cimentati in un esercizio di pura fantasia che, però, sarebbe troppo frettoloso ascrivere alla letteratura di Fantascienza che è più una letteratura di anticipazione che di speculazione.

L'esercizio di fantasia consiste nell'immaginare come si sarebbe sviluppata la Storia SE un determinato fatto non fosse accaduto o avesse avuto un esito differente da quello che effettivamente ha avuto.

La domanda è "what if", cosa sarebber accaduto se ...

Se Giulio Cesare non fosse stato assassinato.

Se Lenin fosse stato fermato e ucciso sul treno che lo portava a Mosca.

Se Mussolini non fosse entrato in guerra assieme ai tedeschi.

Se Kennedy non fosse stato ucciso.

Si chiama letteratura ucronica.

E' un esercizio meramente intellettuale, speculativo, che mi è venuto in mente perchè sto leggendo una Storia della Repubblica del Leone, di Alvise Zorzi.

Abitualmente i saggi li leggo poche pagine alla volta, alternandoli ai più immediati romanzi di fantascienza e polizieschi (e western quando ancora se ne trovano), ma questa Storia della Serenissima è scritta veramente bene, come un avvincente romanzo.

Sono arrivato alla Lega di Cambrai, dove, chiamati dai litigiosi principi italiani (dal papa ai Medici agli Aragonesi  agli Sforza) francesi, spagnoli e tedeschi (Asburgo) cominciano a mettere gli occhi sull'Italia e per poterci asservire devono prima sbarazzarsi di Venezia.

Sulla carta si spartiscono i territori, in Italia e fuori, che appartengono a Venezia, in pratica vendono la pelle dell'orso prima di aver abbattuto l'orso stesso.

Infatti Venezia non solo resiste ma amplia i suoi domini in Italia e inizia un lungo periodo di gloria e splendore.

La Lega di Cambrai è del 1509, Venezia sarà sottomessa solo nel 1797 da Napoleone che poi la cedette agli Asburgo, per tornare all'Italia nel 1866.

L'Unità d'Italia, peraltro senza i possedimenti in Dalmazia, si realizzò solo nel 1920 con Fiume e l'Istria.

What if, cosa sarebbe accaduto se i litigiosi principi italiani avessero anteposto l'Unità d'Italia al proprio "particulare" ?

L'Italia sarebbe diventata uno stato nazionale nello stesso periodo in cui lo divennero i grandi stati continentali, con la ciliegina sulla torta della potenza marittima di Venezia e di tutti i possedimenti in Dalmazia e in Asia.

La Storia avrebbe preso un ben differente indirizzo, probabilmente più gradevole per noi Italiani.

domenica 14 novembre 2021

Wilbur Smith

Una delle prime notizie che ho ascoltato questa mattina dopo aver acceso la radio, è stata la morte di Wilbur Smith, il grande romanziere Rodhesiano che, da Il Destino del Leone in poi, per almeno quaranta anni ha scritto romanzi di pura avventura, senza ... avventurarsi in tesi sociologiche e senza pretesa alcuna di "lanciare messaggi".

Divertimento puro.

Ed è stato meritatamente premiato, al punto che, negli ultimi anni, i suoi romanzi hanno acquistato una periodicità semestrale grazie al fatto che, presumibilmente, Wilbur Smith ci metteva solo qualche idea e la firma, ma il lavoro pesante lo facevano scrittori il cui nome appariva come coautore (David Churchill, Tom Harper e altri).

Da un paio di settimane in libreria è uscito un nuovo romanzo che è nella mia lista degli acquisti e non mi stupirei se nei prossimi mesi uscissero altri romanzi postumi, magari con la scusa di una elaborazione di appunti ritrovati o manoscritti mai revisionati, un po' come è accaduto con altri autori, ultimo dei quali Michael Chricton.

Non mi meraviglierei e non mi dispiacerebbe, perchè anche se gli ultimi romanzi non brillano per originalità, è sempre piacevole (e riposante) trascorrere qualche ora in compagnia di personaggi disegnati con nitidezza e dei quali sono evidente le virtù e i difetti, senza zone d'ombra.

Sono ventate di vita, contrapposta alla muffa che spesso traspare da scritti problematici, dubbiosi, con tante zone sfumate.

Con Wilbur Smith, almeno, sappiamo che se uno subisce un torto dopo qualche centinaio di pagine, quel torto sarà vendicato, come è giusto che sia e come sarebbe bello vedere anche nella vita reale.

Sicuramente i romanzi iniziali, dal già citato Il Destino del Leone, Come il mare, Sulla rotta degli squali, Un'aquila nel cielo, Una Vena d'odio, Cacciatori di diamanti e le serie sui Courtney e sui Ballantines, sono i migliori della produzione, ma anche gli ultimi, in collaborazione, riescono ancora a ricreare quel clima di avventura, facendomi ritrovare lo stesso piacere che, da ragazzo, provavo leggendo le immortali vicende di Yanez e Sandokan nei romanzi del nostro Emilio Salgari.

Quindi un pensiero riconoscente a Wilbur Smith che mi ha permesso di trascorre tante ore fluttuando in un mondo di fantasia e dai contorni piacevolmente netti.

domenica 31 ottobre 2021

Viva l'ora solare !

Avevano scritto ponderosi articoli nei quali si spiegava che a seguito di un referendum non ci sarebbe stato più il cambio tra ora solare e ora legale.

I paesi del nord premevano per mantenere l'ora solare tutto l'anno, quelli del sud, al contrario, parteggiavano per l'ora legale.

Il risultato è che continuiamo a cambiare ora a marzo e ottobre.

Da anni non provvedo a tale rito e l'ora viene modificata solo negli orologi che vengono regolati dall'impulso satellitare.

Gli orologi che funzioneranno anche quando una catastrofe mondiale avrà cancellato internet dalle nostre vite, restano sempre regolati con l'ora solare.

Ma nella vita quotidiana siamo costretti ad adeguarci agli orari ufficiali e non possiamo scegliere liberamente quale orario applicare, così il passaggio all'ora solare ha significato, per me, ricominciare ad alzarmi al mattino con la luce naturale, senza dover accendere quella artificiale.

Un privilegio che durerà poco, visto che, pur avendo recuperato rispetto al periodo lavorativo ben due ore, mi alzo sempre presto e a breve anche alle sette del mattino il mondo, pur essendo sempre in ordine, sconterà un periodo di buoi prolungato.

Analogamente saremo respinti nel buio a marzo, quando verrà ripresa l'ora legale.

Divertenti i titoli di giornali e radiotelegiornali.

A marzo: guadagneremo un'ora di luce.

A ottobre: guadagneremo un'ora di sonno.

Alla fine, ora solare ed ora legale è un'alternativa win-win ... o no ?

domenica 24 ottobre 2021

Chi si accontenta gode (poco ...)

Ieri sera il Bologna ha perso in casa quattro a due contro il Milan.

Eppure questa mattina ho ascoltato e letto solo pareri positivi.

Nessuno critica la squadra (qualche cosina verso il portiere), l'allenatore e relativamente poche all'arbitro.

Perchè il Bologna ha perso, sì, ma giocando prima in dieci contro undici e poi in nove contro undici, a causa di due espulsioni di cui una (la prima) a mio avviso molto dubbia.

Non ci sono state critiche perchè in dieci contro undici, sul due a zero per il Milan, il Bologna è riuscito ad agguantare il pareggio e la vittoria del Milan è arrivata solo negli ultimi minuti e con il Bologna in nove.

I commenti, infatti, sono tutti tesi ad elogiare l'impegno dei calciatori, il fatto che siano anche riusciti a recuperare uno svantaggio doppio in goal e con un uomo in meno in campo, non il risultato (negativo) che ci risospinge verso la parte destra della classifica.

Questa mattina accendo il telefono e mi arriva subito il commento di un amico: bel Bologna.

Gli ho risposto: zero punti.

Perchè il problema è che se siamo contenti per la prestazione e il risultato negativo passa in secondo piano, forniamo ai calciatori, all'allenatore, alla società una scusa per non migliorare.

Vorrei meno complimenti e più punti, perchè alla fine quello che conta è la classifica, le prestazioni restano solo ad ingiallire sulle pagine dei quotidiani sportivi.

domenica 17 ottobre 2021

Luci e ombre nell'educazione stradale

Da quando sono in esodo e poi in pensione, cammino più frequentemente e in orari diversi, per la città.

Ho constatato che i pedoni trovano una sempre maggiore educazione da parte di automobilisti e motociclisti che sono spesso pronti a fermarsi quando si deve attraversare (regolarmente) la strada, a volte anche con frenate brusche e anche quando pare evidente che il pedone sia propenso ad attendere il passaggio della macchina.

Altrettanto non si può dire di ciclisti e della novità monopattino, che passano senza ritegno sui marciapiedi e nei portici.

In compenso ci sono pedoni che, quando sono impegnati nel loro jogging, invece di correre sul marciapiede, preferiscono la carreggiata, intralciando auto e moto.

Insomma, luci e ombre nell'educazione stradale degli abitanti di Bologna.

domenica 10 ottobre 2021

Ugo Malaguti (21 luglio 1945 - 26 settembre 2021)

Ho spesso commentato la morte di personaggi più o meno famosi, che per me hanno avuto un significato.

Ma nessuno ho conosciuto se non, al massimo, per una breve presentazione fra tanta gente.

Ugo Malaguti non credo che sia famoso o conosciuto, ma l'ho conosciuto a metà degli anni settanta, quando cominciavo ad interessarmi in modo organico alla fantascienza e quindi ho avuto modo di frequentarlo negli anni.

Perchè Ugo Malaguti fu un autore e un editor, forse il più importante in Italia, di fantascienza alla quale ha dedicato la sua intera vita e tutto il suo patrimonio.

La mia fortuna è che era bolognese, tifoso del Bologna e restio ad allontanarsi dalla nostra città.

Le sue vacanze erano le Conventions dove veniva invitato.

Memorabili le discussioni tra il 2004 e il 2008 che terminavano alla Griglia d'Oro, con autori, saggisti e lettori.

La sua eredità sono circa 400 volumi (che solo di recente sono riuscito a completare) pubblicati dal 1967 dalle tre case editrici che ha creato nel corso degli anni (Libra, Perseo ed Elara) e una infinità di scritti che qualche appassionato dovrebbe raccogliere e pubblicare perchè, rileggendo le sue "pagina tre" di Nova SF* (la sua creatura preferita) o le introduzioni ai romanzi che pubblicava, non si ha solo il senso della storia della fantascienza, ma si hanno anche continui richiami all'attualità del momento.

Arrivo tardi, perchè solo da pochi giorni ho saputo del decesso che la casa editrice non ha annunciato nel sito ma solo in Facebook (che non ho), ma credo comunque opportuno ricordare l'Autore, l'Editor e soprattutto l'Uomo.