domenica 28 luglio 2024

Subdoli

Da quasi due anni mi sono piegato, per ragioni di spazio, all'acquisto di libri digitali.

L'esperienza è meglio del previsto, anche se non c'è paragone con il libro cartaceo nella fruizione di tutto ciò che è il contorno rispetto al contenuto del libro.

Alcuni libri, però non li vedevo in formato digitale, quindi li ho comprati cartacei, dandomi da fare per recuperare quel poco di spazio nelle librerie ancora disponibile e trasferendone alcuni in montagna.

Ho poi scoperto che all'uscita di un nuovo volume, non è immediata l'uscita del formato digitale, così ho cominciato ad attendere anche un mese per poter usufruire della copia e non appesantire le mie librerie.

Nei giorni scorsi ho scoperto, dopo aver visto che alcuni volumi proprio non annunciavano il formato immateriale, che, invece, lo avevano prodotto, ma non veniva indicato tra i formati (rilegato, brossura, economico) esposti.

L'ho scoperto per caso, andando a guardare l'elenco dei romanzi pubblicati di un autore e, nella lista, ad un certo punto ho visto che ricominciava con tutte le versioni digitali.

Per curiosità ho fatto altre ricerche con lo stesso criterio tra i volumi di cui sembrava non ci fosse quel formato e quasi sempre ho ottenuto il medesimo risultato.

Potebbe essere una politica di quella specifica casa editrice, anche se non sono sicuro che il libro cartaceo possa portare un maggior guadagno.

Certo è che, adesso che lo so, farò qualche ricerca in più per conquistarmi la mia copia digitale.

Purtroppo non ho un magazzino sotto casa da adibire a libreria ...

domenica 21 luglio 2024

Il tram a Bologna

Ho un lontano ricordo del tram che sferragliava a Bologna probabilmente quando avevo all'incirca quattro anni.

In particolare mi ricordo che nella parte posteriore del tram c'era un volante, che presumibilmente non aveva più alcuna funzione, che noi bambini ci contendevamo per sentirci dei piloti.

Poi il tram fu dimenticato, sostituito dagli autobus e dai filobus.

Le rotaie furono, nel tempo, divelte o coperte da strati di asfalto.

Oggi viene riproposto il tram.

Ovviamente sarà un tram moderno, ma ha una caratteristica che all'epoca veniva proposta per la sua rimozione: occupava un percorso fisso, non aveva la mobilità necessaria per districarsi dal traffico e diventava un ostacolo alla snellezza del traffico.

Anche oggi sarà così.

Per ragioni ideologiche Bologna ha rinunciato alla metropolitana, per la quale c'erano già i fondi, il progetto e le autorizzazioni.

Adesso ripropone il tram, aggravando e non alleggerendo il traffico cittadino.

La sommatoria di tram, con il suo percorso fisso e dei trenta all'ora (che nessuno più rispetta perchè sono state tolte dalle strade le pattuglie preposte alle sanzioni, forse una sorta di tarallucci e vino con il Ministro Salvini che aveva assunto provvedimento che rendeva illegale la generale imposizione di quel limite e quindi avrebbe provocato un ampio contenzioso con gli automobilisti sanzionati) non agevola certo il traffico e aumenterà l'inquinamento.

I tempi lunghi di realizzazione mi fanno sperare che da qui all'entrata in funzione del tram, possa accadere qualcosa che lo supererà.

Anche se sarà l'ennesimo sperpero del denaro dei cittadini ma, almeno, non ci sarà anche la beffa di dover intasare uk traffico privato per consentire al tram di percorrere la sua strada che non vuole ostacoli.

domenica 14 luglio 2024

La Roma dopo Costantino

E' un giallo, solo un giallo, "Delitto al Palatino" di Andrea Frediani.

Piacevole, ben costruito, ma è uno dei tanti gialli con una ambientazione storica che, a me, piaccionoi molto e di cui faccio incetta, soprattutto, prevalentemente, quando si tratta di Storia di Roma o della Serenissima.

Ma in questo giallo di Frediani, c'è quella che, per me, è una novità.

Una rivisitazione del mito costruito nei secoli dei "buoni" cristiani perseguitati e tolleranti, intelligenti e onesti, contro i feroci pagani, assassini e crudeli.

Non che le persecuzioni non ci siano state, ma Frediani, portandoci nella Roma del 350 dopo Cristo, ci mostra come, dopo l'Editto di Costantino che legalizzò la pratica della religione cristiana, questi ultimi abbiano gradualmente preso il sopravvento, agendo esattamente come agivano i pagani nei loro confronti.

Fino ad imporre il cristianesimo come unica religione dell'Impero con Teodosio, pochi anni dopo l'epoca in cui è ambientato il nostro giallo.

All'interno del romanzo (di fantasia) vi sono molteplici spunti tesi a rivalutare il comportamento dignitoso degli ultimi tradizionalisti e vi si possono trovare anche osservazioni meritevoli di riflessione.

Come quella, verissima, con la quale il protagonista, pagano, afferma che Roma non ha mai combattuto guerre per imporre la sua religione, anzi è sempre stata aperta ad inglobare le religioni e gli dei anche dei popoli sconfitti (veggasi gli dei egizi, ad esempio, mia nota) e, ricordando come solo gli ebrei ed i cristiani si fossero rifiutati di avere un posto nel Pantheon per il loro dio, ipotizza che, viceversa, proprio le religioni onoteistiche avrebbero invece cercato di imporre il loro credo cancellando ogni alternativa.

Come poi effettivamente è avvenuto.

Come sempre la Storia non è bianca o nera, ma ci sono sfumature che è bene possano emergere anche nalla piacevole lettura di un romanzo che è "solo" un giallo ambientato nella Roma di fine Impero.

domenica 7 luglio 2024

Calcio moderno, calcio soporifero

Nonostante l'uscita di scena dell'Italia frutto, a mio avviso, della scarsa lungimiranza dei dirigenti che preferiscono comprare stranieri anche per le giovanili invece di far giocare gli Italiani, ma ci tornerò, continuo a guardare il Campionato europeo per Nazioni.

Il calcio che viene prevalentemente giocato non mi piace.

Pur se contento, come tutti, dei risultati ottenuti dal Bologna, il gioco che esprimeva mi annoiava.

Tutti quei passaggi in orizzontale, al portiere, piccoli tocchi, niente estro, nessuna invenzione, zero fantasia, solo una geometria studiata a tavolino, l'ho purtroppo ritrovata in molte partite e squadre nazionali.

Non a caso il principale cannoniere degli europei è il signor autogoal, infatti quel tipo di gioco tende ad evitare gli errori, le improvvise aperture delle difese, un gioco che rinuncia allo spettacolo e che porta inevitabilmente a giocarsi il passaggio del turno ai rigori.

In compenso, guardando quelle partite, riesco a farmi delle dormite bellissime in poltrona ...

domenica 30 giugno 2024

Il senso del ridicolo

Oggigiorno non si può più rivendicare il senso del pudore perchè viene interpretato come un residuato bellico dei secoli passati.

Spero però che si possa sempre ricorrere al senso del ridicolo che dovrebbe essere un salutare freno inibitore alle esternazioni maggiormente pacchiane.

Purtroppo non è così e se evito di puntare l'indice, ancora una volta, sull'abbigliamento che si vede per strada, in città, non sulla spiaggia, la giornata odierna mi ha fatto notare una minimale e innocua violazione di tale senso.

Oggi, a Bologna, arriva e/o transita il giro di Francia.

Molte strade sono chiuse o lo saranno e questa mattina sono uscito prima del solito per riuscire a fare i miei giri domenicali senza rischiare di rimanere bloccato.

Ho visto improbabili ciclisti, per lo più apparentemente più anziani di me, che arrancavano su avveniristiche biciclette da corsa, super accessoriate, indossando una improbabile maglietta gialla.

Innocuo e minimale, però si comincia dal poco ...

domenica 23 giugno 2024

I clown degli spalti

A me piace il calcio e mi sto godendo le partite del Campionato europeo per Nazioni.

Trovo però avvilente lo spettacolo che molti danno sugli spalti.

Sembra quasi che il clima di una partita di calcio trasformi tutti in clown, con parrucche, fisici improbabili esposti allo sghignazzo in eurovisione, facce colorate come i pellerossa dei film di John Wayne, in una gara a chi riesce a mostrarsi più sciatto nel suo abbruttimento.

Per non parlare poi dei "capi" tifosi che stanno tutta la partita con le spalle rivolte al campo (quindi non vedono nulla !) per "dirigere" cori e coreografie neanche fossero tanti Don Lurio del calcio.

Possibile che uno non riesca a guardarsi la partita senza il frastuono di trombe, tamburi, urla belluine ?

Capisco che l'ambiente dello stadio sia utile per dare libero sfogo, come la valvola di una pentola a pressione, a tante tensioni che, se trattenute, potrebbero causare più danni, ma non sarebbe sufficiente qualche liberatorio applauso o anche l'urlo di esultanza in occasione di azioni spettacolari e dei goals che certo non mancano ?

domenica 16 giugno 2024

Il vestito della domenica

Oggi è domenica.

Una volta me ne rendevo conto perchè il mio orologio interno mi consentiva di svegliarmi un po' più tardi, nella consapevolezza di non avere obblighi lavorativi, oggi, quando da pensionato ogni giorno è domenica, me ne accorgo dal calendario e dal clima esterno.

Apro le finestre e vedo quelle del palazzo di fronte ancora chiuse, in effetti non sono ancora le sette.

Esco e posso parcheggiare ovunque, superare ogni limite di velocità imposto dal traffico nei giorni feriali e camminare fra la poca gente in giro per Bologna.

Gente che dichiara che oggi è domenica dal vestito indossato.

Una volta alla domenica il vestito della domenica era il migliore, quello della "festa", quello che ci faceva sentire ingessati, tanto eravamo preoccupati nell'indossarlo con cura.

Oggi il vestito della domenica è, per molti, un modo di presentarsi che chiamano "informale" e che a me sembra "trasandato".

Non ho mai apprezzato il "vestito della domenica" del passato e, appena ho potuto, mi sono affrancato usando ogni giorno il vestito che più mi piaceva e che più mi faceva sentire a mio agio.

Ma questa moda, irmai invalsa da anni, di presentarsi in pantaloncini e, quando saremo un po' più avanti nella stagione, infradito, mi sembra peggio del "vestito della festa" del passato.

E' come se uno dicesse che nei giorni feriali non è lui, ma è un altro, uno costretto a vestirsi in un certo modo.

Credo che varrebbe la pena impegnarsi per recuperare un po' di eleganza, non quella rigida formalità di una volta, ma la sobria eleganza che dice del nostro personale rispetto per gli altri e, soprattutto, per noi stessi.

E non solo alla domenica.

domenica 9 giugno 2024

Il libro cartaceo sopravviverà

Nel riodinare una parte delle mie librerie, mi sono capitati tra le mani romanzi di tante stagioni fa.

Autori che erano sulla cresta dell'onda, pubblicizzati a colpi di "tot milioni di copie vendute in tutto il mondo" e di cui oggi non vedo alcuna ristampa.

Come Harold Robbins, il preferito da mia madre, che ebbe, in Italia, il suo momento d'oro negli anni settanta, deceduto prima della fine del secolo, ma di cui non vedo proposte nelle nuove uscite.

Come lui Sidney Sheldon, altro autore di grande fama e altrettanto cospicue vendite.

Meno noto Anton Myrer, con la sua struggente e nostalgica Cabriolet.

Ma è con particolare emozione che mi sono messo a rileggere, probabilmente per la centesima volta, ma erano anni che non rientrava nelle mie letture, "Calico Palace", un affresco western che nulla ha a che invidiare al "Via col vento" di Margareth Mitchell e che ho in una edizione limitata del 1972 del Club degli Editori.

Ecco perchè la versione elettronica di un libro non soppianterà mai quella cartacea, per quanto possa essere comoda e risparmi spazio e tempo.

Una edizione elettronica, infatti, non richiede di essere spolverata periodicamente, quindi non la si riprende in mano, non la si sfoglia, magari trovando vecchi, improvvisati, segnalibri e quindi non ci si riappropria del sapore di quei giorni, quando leggemmo quel romanzo la prima volta.

E ci piacque.

venerdì 7 giugno 2024

Riusciremo a vederne un altro ?

Il 7 giugno 1964 il Bologna, a Roma, vinse lo storico spareggio contro l'Inter.

Come la squadra, la società, vincitrice di altri sei (o sette se consideriamo quello non assegnato nel 1927) scudetti sia caduta in basso lo dice la continua celebrazione di quell'evento di sessanta anni fa che ebbi la fortuna di vivere a non ancora otto anni.

Il ricordo, nonostante gli anni che passano e la speranza rifiorita solo da un bel Campionato (che però non garantisce sul futuro) che quell'ultimo scudetto non sia più l'ultimo, è sempre emozionante.


 

domenica 2 giugno 2024

Inflazione

Girare per le bancarelle dei libri è sempre un piacere e, a volte, sempre più raramente, si trovano volumi e fascicoli dal sapore antico, romanzi e autori quasi dimenticati ma che, appena li vedi, tornano alla mente.

E' così che ogni tanto riesco a recuperare qualche frammento delle mie letture del passato.

Nei giorni scorsi ho acquistato tre fascicoli della vecchia Urania, gestione Fruttero & Lucentini, di tre autori del passato, ancora oggi godibilissimi.

Ma non è di quei volumi e autori che voglio parlare, bensì di una osservazione che mi è venuta spontanea.

I tre fascicoli, usati, erano venduti a 5 euro l'uno e, comprandone tre, uno era in omaggio.

Ho guardato come sempre l'originale prezzo di copertina: £. 400, cioè circa 20 centesimi di euro.

E' datato 1975.

A me fa impressione.