Due sindaci a fine corsa propongono Bologna e Firenze per i giochi olimpici del 2032.
Si fa presto a proporsi per qualcosa che avverrà fra 13 anni e che, prima di ritrovarsi a fare i conti con tutti gli oneri relativi, deve passare attraverso selezioni e votazioni con altre città, di tutto il mondo, forse più concretamente desiderose di gestire i giochi, oltre ad essere un problema da scaricare fra un paio di anni ad un nuovo sindaco.
L'uscita di Nardella e di Merola mi sembra molto uno specchietto per le allodole, perchè la loro amministrazione sia ricordata non per i fallimenti conseguiti nelle questioni che realmente interessano i cittadini (vivibilità, traffico, percorribilità delle strade, buche, servizi, illuminazione etc.) ma per un fuoco d'artificio propagandistico.
Bologna sarebbe perfettamente in grado di gestire i giochi olimpici.
In Emilia e nelle regioni vicene ci sono tutti gli impianti necessari che avrebbero necessità solo di essere ritoccati.
Il nostro stadio è un piccolo gioiello perchè fu costruito (nel 1925) con criterni moderni e senza lesinare sui materiali, oltre ad essere posizionato in modo tale che il manto erboso fosse gratificato da aria, pioggia e sole.
Insomma abbiamo tutte le carte in regola per i giochi olimpici, tranne una legislazione farraginosa che predilige la burocrazia, i timbri, le autorizzazione, alla religione del fare, tanto da aver istituito una commissione, pomposamente definita "autorità", "contro la corruzione" che è diventata una sorta di blocco automatico per qualunque iniziativa veloce volesse essere assunta dagli amministratori locali e nazionali.
In questa situazione, che è ancora peggiore di quella che portò agli sprechi del mondiale del 1990 (inutili ritocchi allo stadio a Bologna, la costruzione del Delle Alpi a Torino già da anni dismesso) l'estemporanea iniziativa, presumibilmente frutto dell'invidia per il successo dell'accoppiata Cortina-Milano per le olimpiadi invernali, non poggia su basi solide.
Con altri amministratori, altre leggi e meno "autorità" di controllo, forse ...