venerdì 7 novembre 2008

saluto

E'' per me un piacere enorme salutare l'ingresso "trionfale" di valeria , grande amica e musa ispiratrice nel nostro spazio virtuale , come blogger.
la vale è un fiume in piena e con la sua allegra intelligenza vedete bene che ci ha contagiati tutti, gli interventi e le iniziative sul blog si sono moltiplicati.
quello che trovo in lei di assolutamente unico, e lo voglio dire, e' la sua capacita' di autoironia e di trovare anche nelle cose piu' piccole del quotidiano un aspetto ludico e giocoso che la rende gradevole e mai noiosa; inoltre in tanti anni di frequentazione non ho mai incontrato qualcuno che l'abbia definita antipatica !!piace a tutti.
Percio'mi considero veramente fortunato ad avere un'amica cosi'.
il primo obiettivo e' stato raggiunto il sito si e' risvegliato ed e' pronto ad accogliere altri inteventi e a mettere nel piatto altre tematiche.
Bella la foto del carlino riconosco i nostri amati , lo dico senza ironia, professori , sono sicuro che amerebbero sapere della nostra iniziativa e mi sono gia' attivato com m.f.per informarli e sollecitare il loro intervento.
un caro saluto a tutti voi e a presto

giovedì 6 novembre 2008

Archivio: 23 novembre 2000


Quanti errori nei nomi e nell'elenco dei "presenti" !

Cliccare sull'immagine per vederla ingrandita.

(da pag. 9 della Cronaca di Bologna de Il Resto del Carlino del 26/11/2000)




martedì 4 novembre 2008

Amarcord: estate 1974

Giugno/luglio 1974: ultima estate prima degli esami (di maturità).
Campionati del mondo di calcio in Germania.
Quattro anni prima eravamo tutti impegnati negli esami di terza media e palpitammo per l'Italia seconda in Messico.
Avremmo poi dovuto aspettare il 1982 per vedere la Nazionale vincere.
Nel 1974 erano grandi le aspettative per la nostra squadra.
Fummo eliminati al termine del girone.
Vinse la Germania, ma la grande rivelazione fu l'Olanda "totale" di Crujff e Neeskens.
Cosa c'entra con noi ?
C'entra, almeno per quattro o cinque che si ritrovavano a guardare le partite a casa dell'uno o dell'altro.
Non credo dimenticherò mai due immagini.
Roberto che sale le scale per venire a casa mia con la sigaretta già tra le dita (a casa mia era "concesso" perchè mio padre stesso era un fumatore), come la Statua della Libertà stringe la sua famosa fiaccola.
E, quando andavamo a casa di Orlando, i quadratoni di cioccolata che ci venivano abbondantemente offerti ...

domenica 2 novembre 2008

Claudia e Gianni

Questo blog è nato con l’intento, mezzo goliardico e mezzo serioso, di ritrovarsi, sorridendo.
Però, in una giornata in cui la bella Tradizione della nostra Gente onora i Defunti, tutti i Defunti, mi scuso per introdurre una parentesi di tristezza, ricordando due nostri compagni di classe che ci hanno già lasciato: Claudia e Gianni.
E mi piace ripensare un attimo a loro, come erano e come saranno sempre nei nostri ricordi.

sabato 1 novembre 2008

Nuova blogger


Sono alquanto emozionata, cari Amici, e l' emozione di "pubblicare" i miei scritti nel blog come co-protagonista la devo a Voi! Grazie davvero! Non lo avrei mai immaginato, ma infine eccoci qui... e speriamo che pure altri Amici scendano in campo!
Anche se nei giorni scorsi mi sembrava di avere tante cose da comunicare, adesso, un po' come dal dottore, non me ne viene nessuna.
Pertanto mi limiterò a scrivervi che quando Robi mi ha parlato di questa iniziativa, per noi del 56 e del mitico nostro Liceo, sono stata interessata solo blandamente; ma poi, vedendo il blog, leggendoVi, guardando la foto (eravate proprio carini!) e i contenuti... e sentendo, oltre a Robi, prima Cesco e poi Parmeggia ... ecco, solo allora la cosa mi è piaciuta immensamente e adesso mi sento di nuovo parte di un gruppo, il "nostro" gruppo.... Con una differenza fondamentale: sui banchi di scuola non Vi avevo scelto, mi siete capitati. Oggi invece Vi scelgo; anzi, ci scegliamo. E secondo me, questa, non è cosa da poco!
Talvolta ricordo com'eravamo e nei miei studenti e nelle tante dinamiche che nelle classi puntualmente si ripetono rivedo noi, con le nostre aspirazioni, le molteplici caratteristiche, le paure, i fraintendimenti; e mi capita di pensare che rivivere quei momenti con la consapevolezza della maturità non sarebbe male, perchè solo oggi potremmo assaporarne veramente ogni dettaglio. Poi concludo che va bene così, vivere la giovinezza esattamente come si fa da giovani e nobilitare, poi, quegli anni con il ricordo, come si fa da vecchi...
Ma per fortuna, per noi bloggers, questa (del ricordo che nobilita!) è storia che ha da venire e adesso possiamo ancora "scrivere" (= vivere) qualche... futuro ricordo!
Ciao e a presto!
Valeria

giovedì 30 ottobre 2008

I miei migliori anni

Spronato dall'entusiasmo di Roberto, ho preso in mano la penna (tastiera) ed ho scritto qualcosa, sfruttando anche le nuove funzionalità di blogspot.
Nella colonna di sinistra, infatti, potete vedere aggiunti alcuni "orpelli", come le notizie dal mondo tratte da Google News, la possibilità di "iscriversi" al blog e il sondaggio.
Sondaggio che ho tratto da una trasmissione televisiva, mi pare si intitoli proprio "i migliori anni", che è una "gara" tra decenni, dagli Anni Cinquanta ad oggi.
Ecco così il primo sondaggio.
A presto.

domenica 26 ottobre 2008

Cari compagni, nel senso scolastico del termine, (e' meglio precisare altrimenti rischio di essere brutalmente messo al bando dal mio amico Massimo) il processo di rigenerazione di questo blog e' piu' faticoso del previsto ma registro con piacere l'intervento della mia carissima amica valeria.
dunque scriviamo qualcosa in questa domenica rattristata dall'ennesima sconfitta del bologna calcio.
Vi racconto qualcosa di me , solo una breve traccia a volo d'uccello per parlarvi dei miei sogni giovanili: un tema a caso ma che nel mio percorso e' stato importante.
Finito il liceo 1976 iscrizione alla facolta' di economia con un preciso obiettivo e una motivazione forte; diventare un manager negli anni in cui imperversava il mito dello yuppismo: 4 esami in un appello, partenza turbo, allentati i legami con i miei piu' cari amici ancora troppo goliardici negli anni dell'universita' ( molti di loro poi sono diventati manager veramente!!).

Poi un lutto in famiglia mi taglia le gambe , parto per l' inghilterra, sei mesi a lavare i piatti, torno a Natale e inizio a lavorare; 2 anni in giro per l'Italia per una societa' di arti grafiche e finalmente arriva la laurea nel 1984 per onorare la memoria della persona cara che mi era stata troppo presto sottratta, un bel periodo e il ricordo di una ragazza (D.B.). che mi ha accompagnato in quegli anni e mi ha dato molta forza.
Una laurea agognata e raggiunta anche grazie alla tenera assistenza di mio padre che non c'e' piu'( è mancato nel '99) ma a cui devo tanto, ed ero ancora in pista per i miei sogni di gloria !
Subito sei mesi all'Agip a Milano settore estero come revisore. Un mese in Tunisia , e nei piani partenza per l'Angola (c'era la guerra civile).
Ma intanto il destino tesseva una seconda trama avversa; una vicenda sentimentale culminata in un matrimonio "sfortunato", come capita a tanta gente e quasi subito la separazione .
E intanto però mi ritrovo in un istituto importante e prestigioso una sorta di Banca ma non una banca tradizionale e un lavoro a Bologna. una bella esperienza ( che continua sia pur tra fusioni e acquisizioni varie) e la possibilita' di conoscere e lavorare per 10 anni con persone di notevole spessore e di costruire nuove profonde amicizie . La carriera non decollera' mai (forse non era cio' che desideravo veramente) .Oggi mentre mi trovo sempre piu' spesso a ragionar di pensione mi rendo conto che l'unica cosa che dura nella vita è l'amicizia oltre ovviamente ai legami di sangue. l'unico vero rimpianto che ho è l'aver trascurato quel patrimonio di amicizie profonde che mi legava ad alcuni di voi compagni del liceo, per inseguire un sogno inconsistente e vacuo.
vorrei tanto recuperare ma è impossibile! avec le temp tuot s'en va! come cantava Leo ferré.
Oggi vivo una vita un po' monacale distribuita tra i miei affetti piu' cari , il lavoro, e improbabili letture ( mi piace sopratutto la saggistica) ora anche il computer!.
Esco poco per pigrizia ma non mi sento mai solo anche se vivo da solo!!
E qui mi fermo il tema è sviscerato.
vi abbraccio tutti e vi prometto che nei miei prossimi post cerchero' di essere meno noioso , intanto perche' non provate anche voi a raccontare qualcosa della vostra vita? cosi' tanto per iniziare a raccogliere le fila di un discorso interrotto molti anni fa e poi alla nostra età un bilancino
non fa male!!

martedì 14 ottobre 2008

presentazione

Ciao a tutti,
ringrazio e saluto innanzitutto gli amici Parmeggiani e Franceschi che mi hanno concesso di entrare nel loro blog. con M.F. ci siamo anche recentemente ritrovati ad essere colleghi di lavoro nella stessa banca .
Credo che recuperare e coltivare un patrimonio di amicizia forte come quello che si formo' tra noi negli anni ruggenti del Galvani sia bello e importante. io negli anni ho mantenuto rapporti con alcuni compagni sia della terza effe che della seconda, cito Stefano e Andrea e Marco e poi ancora Roberto e Valeria e tanti altri dai quali ho avuto grandi manifestazioni di profonda amicizia nei momenti difficili : gli amori passano gli amici restano, il mio cruccio e' quello di aver dato loro , molto meno di quanto ho ricevuto .
Spero dunque che questa iniziativa alla quale vorrei dare nuovo impulso , contribuisca a scambiarci idee, a organizzare incontri e quant'altro, insomma a far vivere, con questo strumento che i tempi ci mettono generosamente a disposizione, il nostro spirito e le nostre aspirazioni .
un abbraccio a tutti voi.

sabato 27 ottobre 2007

Gaudeamus igitur ...

Ecco un'altra catena sulle ali della nostalgia che, per i bravi ragazzi del 1956, si accentua pensando che chi l'ha scritta ha qualche anno in meno di
noi che avevamo 14 anni nel 1970 e la "nostra" Nazionale era quella con Zoff, Burgnich, Facchetti, Rosato, Bertini, Cera, Domenghini, De Sisti, Boninsegna, Mazzola, Riva. Quella della staffetta con Rivera, quella di Italia Germania 4-3.
Noi che non avevamo Bim bum bam ma Rin Tin Tin.
Noi che celebriamo l'ultimo scudetto del Bologna, con l'epico spareggio e decliniamo a memoria Negri, Furlanis, Pavinato, Tumburus, Kanich, Fogli, Perani, Bulgarelli, Nielsen, Halle e Capra (ma non dimentichiamo il povero Pascutti che per scelta tecnica di Bernardini vide la partita dalla trubuna).
Noi che amavamo la pappa col pomodoro e Rita Pavone era Giannino Stoppani ed eravamo tutti innamorati di Joan Sedley al secolo Loretta Goggi.
Noi che le notti d'estate eravamo sempre fuori senza alcun timore a giocare nella penombra con le pile sempre mezze scariche.
Noi che imparavamo a memoria Dante e Manzoni, Leopardi e Carducci (e ce lo ricordiamo ancora).
Noi che il Latino si studiava obbligatoriamente in seconda media e facoltativamente in terza.
Noi che imparammo a conoscere il cross e rimaniamo con Puch e Ktm come miti dell'adolescenza.
Noi che i Colonnelli comandavano in Grecia, mentre in Italia un solo Colonnello faceva il bello e brutto tempo.
Noi che Rischiatutto non era uno sport estremo ma un appassionante strumento di conoscenza.
Noi che il il telefono era nero e a muro, da usare solo in casi estremi.
Noi che fino dai tempi dei garibaldini, Chinamartini.
Noi che le stelle sono tante ma la stella dello sceriffo è a difesa della legge e quella di Negroni vuol dire qualità.
Noi che passammo una notte d'estate a guardare fantascienza aspettando che diventasse realtà con un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l'umanità.
Noi che potremmo ricordare all'infinito.
Noi che, comunque, possiamo dire che

NOI C'ERAVAMO... QUELLI ERANO BEI TEMPI!!
Dedicato a chi c'era.........


Noi che ci divertivamo anche facendo 'Strega comanda color.'.
Noi che le femmine ci obbligavano a giocare a 'Regina reginella' e a 'Campana' Noi che facevamo 'Palla Avvelenata'.
Noi che giocavamo regolare a 'Ruba Bandiera'.
Noi che non mancava neanche 'dire fare baciare lettera testamento'.
Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.
Noi che mettevamo le carte da gioco con le mollette sui raggi della bicicletta.
Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più figo.
Noi che 'se ti faccio fare un giro con la bici nuova non devi cambiare le marce'.
Noi che passavamo ore a cercare i buchi sulle camere d'aria mettendole in una bacinella.
Noi che ci sentivamo ingegneri quando riparavamo quei buchi col tip-top.
Noi che il Ciao si accendeva pedalando.
Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa.
Noi che facevamo a gara a chi masticava più big babol contemporaneamente.
Noi che avevamo adottato gatti e cani randagi che non ci hanno mai attaccato nessuna malattia mortale anche se dopo averli accarezzati ci mettevamo le dita in bocca.
Noi che quando starnutivi, nessuno chiamava l'ambulanza.
Noi che i termometri li rompevamo, e le palline di mercurio giravano per tutta casa.
Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella. (pure mò)
Noi che se passavamo la palla al portiere coi piedi e lui la prendeva con le mani non era fallo.
Noi che giocavamo a 'Indovina Chi?' anche se conoscevi tutti i personaggi a memoria.
Noi che giocavamo a fiori frutta e città (e la città con la D era sempre Domodossola).
Noi che con le 500 lire di carta ci venivano 10 pacchetti di figurine.
Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l'album Panini.
Noi che ci spaccavamo i diti per giocare a Subbuteo.
Noi che avevamo il 'nascondiglio segreto' con il 'passaggio segreto'.
Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la penna.
Noi che in TV guardavamo solo i cartoni animati.
Noi che avevamo i cartoni animati belli.!!
Noi che litigavamo su chi fosse più forte tra Goldrake e Mazinga (Goldrake, ovvio..)
Noi che guardavamo 'La Casa Nella Prateria' anche se metteva tristezza.
Noi che abbiamo raccontato 1.500 volte la barzelletta del fantasma formaggino.
Noi che alla messa ridevamo di continuo.
Noi che si andava a messa se no erano legnate.
Noi che si bigiava a messa.
Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
Noi che non avevamo il cellulare per andare a parlare in privato sul terrazzo.
Noi che i messaggini li scrivevamo su dei pezzetti di carta da passare al compagno.
Noi che non avevamo nemmeno il telefono fisso in casa.
Noi che si andava in cabina a telefonare.
Noi che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.
Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della Coca Cola con l'albero.
Noi che le palline di natale erano di vetro e si rompevano.
Noi che al nostro compleanno invitavamo tutti, ma proprio tutti, i nostri compagni di classe.
Noi che facevamo il gioco della bottiglia tutti seduti per terra.
Noi che alle feste stavamo sempre col manico di scopa in mano.
Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a dormire tardissimo.
Noi che guardavamo film dell'orrore anche se avevi paura.
Noi che giocavamo a calcio con le pigne.
Noi che le pigne ce le tiravamo pure.
Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo.
Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna e eravamo sempre sorridenti.
Noi che il bagno si poteva fare solo dopo le 4.
Noi che a scuola andavamo con cartelle da 2 quintali.
Noi che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta.
Noi che a scuola ci andavamo da soli, e tornavamo da soli.
Noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma a casa te ne dava 2.
Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore.
Noi che le ricerche le facevamo in > biblioteca, mica su Google.
Noi che internet non esisteva.
Noi che però sappiamo a memoria 'Zoff Gentile Cabrini Oriali Collovati Scirea Conti Tardelli Rossi Antognoni Graziani (allenatore Bearzot)'.
Noi che 'Disastro di Cernobyl' Vuol dire che non potevamo bere il latte alla mattina.
Noi che compravamo le uova sfuse, e la pizza alta un dito, con la carta del pane che si impregnava d'olio.
Noi che non sapevamo cos'era la morale, solo che era sempre quella..fai merenda con Girella.
Noi che si poteva star fuori in bici il pomeriggio.
Noi che se andavi in strada non era così pericoloso.
Noi che però sapevamo che erano le 4 perchè stava per iniziare BIM BUM BAM.
Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perchè c'era Happy Days.
Noi che il primo novembre era 'Tutti i santi', mica Halloween.

NOI...CHE FORTUNA ESSERCI STATI!!!

lunedì 23 ottobre 2006

Nel 1956 l'Ungheria

Il 1956 è anche l'anno del primo tentativo di un popolo di liberarsi dal comunismo.
Il 23 ottobre 1956 gli ungheresi ci provarono, senza successo e con migliaia di morti, provocando l'intervento dei carri armati sovietici (scena che si ripetè 12 anni dopo in Cecoslovacchia).


Per chi vuol leggere qualcosa in più:

Ungheria 1956
I morti dimenticati