domenica 27 luglio 2025

I sempreverdi

In estate la programmazione televisiva (e radiofonica) è ridotta ai minimi termini, basata su uno tsunami di programmi che hanno come base le canzonette.

E' quindi difficile crearsi un proprio palinsesto basandosi sulle registrazioni dei giorni precedenti, visto che film e telefilm sono spesso repliche o fondi di magazzino di cui si capisce il perchè appena si prova a guardarli.

Ma nell'epoca tecnologica che viviamo abbiamo sempre una alternativa: il dvd.

Vero, c'è anche l'on demand e le programmazioni, come si dice ? streaming ?, di canali come Paramount dove qualcosa di interesse c'è sempre (ad esempio dal 17 luglio, ogni giovedì, è trasmessa la nuova stagione di Star Trek Strange New Worlds) ma mi piace rispolverare, nelle due ore che anche d'estate dedico alla televisione, i classici del passato.

Tanto per i telefilm, come I Sopravvissuti (tre stagioni nella seconda metà degli anni Settanta) o gli inossidabili Nero Wolfe e Maigret con Tino Buazzelli, Paolo Ferrari e Gino Cervi. 

Ma anche film come Zulù in cui abbiamo la prima recitazione di Michael Caine e 55 giorni a Pechino con David Niven e Charlton Heston e cito questi perchè non vengono trasmessi in quanto oggetto di oblio per il loro contenuto che oggi viene considerato politicamente scorretto.

E come rinunciare ad un bel western, ovviamente con John Wayne ?

A ben vedere, quindi, la "pausa" estiva nel proporre nuovi film e telefilm, viene ampiamente compensata dalla possibilità di un salutare tuffo nel passato, quando non c'erano tutte le odierne fisime e lo spettacolo era garantito, senza retropensieri o subdoli messaggi. 

domenica 20 luglio 2025

Collezioni

Qual è il piacere maggiore di un collezionista ?

Per me la ricerca e il trovare il pezzo mancante.

Perchè, sì, la collezione è bella da vedere, da toccare, da mostrare agli amici, ogni pezzo ha una storia, ma nulla è per me paragonabile alla soddisfazione di trovare un numero di una rivista, magari del 1968, prima ancora che fossi interessato a quell'argomento o sapessi dell'esistenza diquel volume, e poterlo incamerare nella mia personale collezione.

In un certo senso è come la caccia ad una preda, dove la preda è il libro e stanarlo, trattarne l'acquisto e poi portarselo a casa equivale ad un trofeo dello stesso valore morale delle teste di leoni, rinoceronti etc. che facevano bella mostra nelle tenute di antichi cacciatori.

Se ho la convinzione che il cartaceo non sarà mai sostituito dal digitale, mi rendo anche conto che la facilità con la quale oggi si ristampano volumi danneggia i collezionisti, quelli alla ricerca della prima edizione, quando i volumi venivano stampati in numerose copie per la difficoltà di reperire anche solo i fondi per una seconda o terza ristampa.

E così i collezionisti più giovani dovevano aspettare sulla riva del fiume che gli eredi dei collezionisti più vecchi disperdessero, ignari del patrimonio nelle loro mani, quello che i loro padri avevano raccolto con tanta cura.

E un libro, un solo libro, farà la felicità di tanti. 

domenica 13 luglio 2025

Letteratura di anticipazione

La Fantascienza è stata a lungo irrisa dagli ambienti snob, autoreferenzialmente "colti" dei circoli letterari e cinematografari, salvo poi scoprire che il seguito di pubblico era tale che poteva persino sostenere una casa editrice.

E' così cominciata una rivalutazione che ha avuto picchi dopo successi come Guerre Stellari e Incontri Ravvicinati del terzo tipo, al punto da far uscire dagli archivi una serie vecchia e bellissima: Star Trek, la Serie Originale, prodotta per tre stagioni tra il 1966 e il 1969 che ha poi dato seguito a numerose altre versioni a cominciare da The Next Generation iniziata nel 1987 (oltre alle serie animate che non sono francamente di mio interesse).

Non voglio fare una storia di Star Trek o della Fantascienza, ma prendere spunto da quella memorabile serie e le successive fino alla odierna "Strange and New Worlds", per richiamare il concetto di "letteratura di anticipazione" attribuito alla Fantascienza.

Verne anticipò, quasi con matematica precisione, l'orbita necessaria per arrivare sulla Luna e ritorno.

La già richiamata Star Trek mostrava già nel 1966 i "comunicatori", incredibilmente simili ai telefoni cellulari apparsi in uso comune trenta anni dopo.

Charles Eric Maine, nel 1960, scriveva un romanzo dal titolo "Contagio" che anticipava di sessanta anni il covid, con la reclusione dei cittadini nelle loro abitazioni, la sottrazione delle più elementari libertà, persino le mascherine (peraltro utilizzate sin dalla peste di Atene quasi 2500 anni fa).

A quando la realizzazione di due, geniali, intuizioni come il replicatore di vivande e il teletrasporto ? 

domenica 6 luglio 2025

Un fantasy per l'estate

Non sono un appassionato del Fantasy che, ormai, ha preso il sopravvento sulla Fantascienza, forse perchè le storie che vi vengono raccontate sono come le fiabe per bambini e l'epoca contemporanea mi sembra che sogni poco il futuro, abbia esaurito quelle speranze, quelle visioni, quegli spazi immensi che appartengono alla Fantascienza e hanno fatto da traino e anticipazione a tanti eventi che poi, in qualche modo si sono realizzati.

Pensiamo al viaggio sulla Luna e ritorno preconizzato da Verne o ai comunicatori di Star Trek tanto simili ai nostri cellulari.

Anche il Fantasy più ... fantascientifico come quella di Tanith Lee non mi ha mai preso come un bel romanzo di avventure spaziali di Edmond Hamilton o uno post catastrofico di John Wyndham.

Mi sono quindi accostato con perplessità alla scelta della Elara, la casa editrice bolognese erede e continuatrice della Libra e della Perseo di Ugo Malaguti, di pubblicare la trilogia di RJ Baker sulle navi d'ossa: Le navi d'ossa, La chiamata delle navi d'ossa, Il retaggio della nave d'ossa.

Tre volumi da circa 600 pagine l'uno in cui l'Autore ha inserito tutti i suoi sogni, la sua immaginazione, il suo mondo incantato, anche se molto violento e poco fiabesco.

Ho appena terminato di leggere il terzo e conclusivo (salvo ripensamenti che potrebbero arrivare dal successo della trilogia) volume e non posso che confermare l'apprezzamento per lo sforzo letterario e di immaginazione che, a differenza di altri romanzi Fantasy, superate le prime decine di pagine, perchè, almeno io, ho fatto molta fatica a immedesimarmi nel mondo inventato dall'Autore,  si fa leggere con piacere e con l'aspettativa di scoprire cosa accadrà nel capitolo successivo, inducendoci a macinare pagine su pagine e finire volumi così corposi in pochi giorni.

Sicuramente consigliabile a chi ha già una positiva inclinazione per il Fantasy, ma anche a chi, del Fantasy, apprezza solo i brevi e delicati (anche se spesso con raggelanti finali) racconti fiabeschi, potrà trovare qualcosa che lo appassionerà e, alla fine, gli farà dire: peccato, è già finito.