domenica 10 settembre 2023

Male la prima

Ha avuto poco tempo e lasciamo pure in sospeso la valutazione per il dopo partita di martedì contro l'Ucraina, ma la prestazione dell'Italia di ieri sera contro la Macedonia del Nord spiega forse il perchè Mancini abbia preferito i petroldollari al mettere la faccia su una squadra che non sembra avere molte prospettive.

Probabilmente i migliori giocatori italiani sono quelli, che Spalletti ha praticamente confermato tutti rispetto all'epoca di Mancini e la partita di ieri direbbe che non è questione dell'allenatore o di modulo.

Il problema è in un sistema che permette alle squadre che giocano il Campionato in Italia, come la settimana scorsa ho stigmatizzato per la formazione del Bologna, di entrare in campo anche con undici calciatori stranieri su undici.

Se i nostri del vivaio vengono spediti a "maturare" nelle serie inferiori, da dove poi si dispedono senza lasciare traccia e se, addirittura, già nelle giovanili vengono appositamente comprati degli stranieri provenienti dalle località calcisticamente più impensabili, allora non avremo mai più un Rivera, un Bulgarelli, un Baggio.

Ci sono leggi europee che impongono la libera circolazione dei calciatori ?

Ebbene si dica che le società possono comprare tutti gli stranieri e di qualsiasi età che vogliono, ma, dalla serie A ai campionati giovanili, ne possono stare in campo sempre soltanto tre e non più di tre contemporaneamente.

Vogliamo scommettere che nel giro di alcuni anni, torneremo ad avere dei campioni che riporteranno l'Italia ai vertici, a prescindere dall'allenatore di turno ?

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