domenica 19 ottobre 2014

Il sogno Americano

Sono rimasto decisamente stupito dall'entusiasmo che vedo per l'acquisto del Bologna da parte della cordata Americo-Canadese capeggiata da Joe Tacopina e Joey Saputo.
Tacopina non ha fatto nulla (anche la vittoria di ieri è frutto di una squadra costruita da Guaraldi) tranne alcuni gesti simbolici.
Evidentemente, checchè ne dicano alcuni soggiogati dal materialismo e dal relativismo, i simboli muovono ancora le coscienze e i sentimenti.
L'entusiasmo che Tacopina ha ... Saputo creare nei bolognesi può essere utile per un rapido ritorno in serie A, ma può anche evaporare se non sarà riempito di contenuti.
Ma non è questo che mi interessa oggi evidenziare, quanto piuttosto la voglia di "Fede" , la ricerca di Valori nei quali ritrovarsi e per i quali combattere che è rappresentata dal successo del marketing operato dall'avvocato newyorkese.
Poco importa che il calcio sia "solo" uno sport, quel che importa rilevare è che quando qualcuno riesce a toccare le corde profonde e universali del sentimento, dell'identità di gruppo e di appartenenza, la reazione è pressochè inevitabile e positiva.
Ed è anche contagiosa, se si pensa che ieri Sky ha dedicato un prepartita di un'ora a Bologna-Varese, con intervista ad un Tacopina accolto a Bologna e allo stadio come un Console tornato vincitore da una campagna bellica.
Io mi auguro che questo entusiasmo non si spenga e trascini il Bologna alla promozione dopo un campionato di soddisfazione e goal (bellissimo quello di Cacia ieri).
Come mi auguro che possa arrivare qualcuno che sappia stimolare analogo entusiasmo anche per questioni più importanti sotto il profilo culturale, identitario, nazionale, economico.
Perchè la vera essenza del sogno Americano non è la sua realizzazione, ma le opportunità che si presentano per tutti.
Spesso non è necessario che un sogno si realizzi, ma che lo si possa vedere, per cercare di raggiungerlo e, comunque, fare il meglio possibile.

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