lunedì 9 maggio 2011

Vent'anni dopo ... allo stadio

Ieri sono andato allo stadio a vedere Bologna-Parma.
Erano venti anni (più o meno) che non ci andavo e mi limitavo a guardare le partite per televisione.
L’ultima volta fu ... un altro pareggio, un Bologna-Vicenza vista, più o meno dalla stessa visuale, con mio padre, prima che i problemi di vista gli impedissero anche questo piacere.
Devo dire che mi è sembrato di non aver mai smesso di andarci.
Lo stadio di Bologna è un piccolo gioiello.
Non capisco proprio, se non sotto un profilo essenzialmente speculativo, chi vorrebbe costruirne uno nuovo: non ne abbiamo bisogno.
Il prato verde sembra perfetto e la visuale è ugualmente ottimale.
Da qualunque posizione si può vedere bene il campo.
L’ambiente, il “sapore” di una partita di calcio vista dal vivo è sicuramente più gradevole delle partite viste da casa, anche in compagnia degli amici.
Sicuramente a favorire questa impressione era la giornata, splendida: dubito avrei avuto la medesima sensazione durante una delle tante domenica di pioggia o neve dell’inverno scorso.
Ho incontrato alcune persone di mia conoscenza, tra le quali, seduto nella fila davanti ad appena due poltroncine di distanza, un fratello del nostro Massimo, Francesco che mi ha detto di aver conservato la passione per il Bologna.
Il sistema dei posti numerati e dell’acquisto dei biglietti in prevendita mi sembra funzionale (sono arrivato alle 14.40-14.45, praticamente poco prima dell’inizio della partita) mentre mi sembrano eccessivi ben quattro controlli agli accessi (al momento in cui si entra allo stadio, con biglietto e carta di identità in mano; poco prima del tornello, quindi il tornello e infine prima di salire nel settore).
L’uscita è abbastanza veloce.
Insomma, tutti gli elementi di contorno, comodità, ambiente, meteo, hanno segnato un bel “più” a favore della gradevolezza del pomeriggio domenicale allo stadio.
Purtroppo la partita non è stata all’altezza dello stadio e del clima.
Il Bologna è irriconoscibile rispetto alla squadra che ci diede l’immensa soddisfazione di battere la Juve a Torino e i giocatori (anche del Parma, peraltro) sembravano appena dimessi dal Cottolengo.
A metà del secondo tempo, a sostituzioni già completate, mezza squadra si tastava cosce e ginocchia e zoppicava.
Non è questa la sede per una analisi tecnica e, quindi, chiudo domandandomi se vale la pena tornare allo stadio.
La risposta è comunque “”.
Certo l’abbonamento è altra cosa e francamente una squadra così non merita il sacrificio (economico e “fisico” in inverno) dell’abbonamento (cioè di un impegno costante, a domeniche alterne, per 19 partite da settembre a maggio!) anche se la speranza di tornare a vedere un Bologna quanto meno decoroso, non morirà mai.
Ma l’ambiente dello stadio in una giornata di sole primaverile è sempre piacevole e, indipendentemente dal risultato, salutare.
Ci tornerò e qualcosa mi dice che tornerò presto anche al Gianni Falchi ...

4 commenti:

  1. Ciao, Max!
    prima di leggerti voglio complimentarmi con te, perchè, aldilà delle corbellerie che dici sulla Costituzione (:-))e sulle leggi italiane, sei sempre molto propositivo, il " più" propositivo...
    Grazie anche per il registro delle opposizioni. Io non credo che lo utilizzerò perchè quando leggo numeri strani grazie al "chi è" provo un sottile piacere ...nel non rispondere! Alla faccia loro...
    Ok, adesso vado a leggere il tuo post, ma, dal titolo, presumo che questo mio sarà per me l' unico commento...
    Piuttosto: mi piacerebbe potere dibattere in libertà sui candidati sindaci: ma temo che l' argomento sia troppo scottante e che quasi nessuno, alla fine, interverrebbe.. Troppo comodo!!!
    Ri-ciao! :-)

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  2. Beh Massimo, son d'accordo sulla bella giornata di sole e sul terreno di gioco su cui fra l'altro ho avuto la fortuna e il piacere di giocare qualche anno fa, quando ancora ero in forma, in una partita fra dipendenti del Resto del Carlino e La Nazione e alcune vecchie glorie del Bologna ("minori" per la verità, ricordo Bonini, Bonetti, Boranga, gente che comunque la palla la sapeva muovere eccome). Ma questo genere di partite "italiane", che a volte mi capita di vedere anche al lavoro, le trovo di una noia mortale specie se paragonate per esempio a un Barcellona-Real di pochi giorni fa dove veramente anche il calcio come sport trova pochi rivali. Non tornerò allo stadio. Diversamente anch'io sto valutando la possibilità di una puntata al Falchi (quanti pomeriggi e sere negli anni 70!)davanti al quale passo spesso. E mi succede di fermarmi a guardare le partitelle di calcio amatoriali nel campo adiacente quello da baseball e mi diverto quasi più che a vedere questo Bologna, la cui salvezza arriverà comunque se dio vuole una delle prossime domeniche...

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  3. Le provocazioni di Valeria a Cesco sono veramente esilaranti...... dai Cesco infiammati ahahahahah!!!!
    A parte gli scherzi concordo con Cesco sul fatto che lo stadio di Bologna sia veramente magnifico come struttura e spero proprio che i futuri amministratori abbiano il buon senso di non costruirne un altro nonostante le difficoltà a gestire l'afflusso dei tifosi ormai praticamente in centro città. Altro impianto sportivo meraviglioso (uno dei più belli in Italia) è il mitico Madison di Piazza Azzarita. Un abbraccio a tutti

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  4. Valeria. Meglio dire corbellerie e provare a cambiare, che essere spettatori della fine :-)
    Sindaco. Scelta ideologica o scelta amministrativa ? Con la prima non c'è storia. Con la seconda, mi sembra che, come per la costituzione del 1948 ;-), sia necessario archiviare il passato ... ;-)
    Claudio. Per il Gianni Falchi magari ci sentiamo a giugno ... in fondo il baseball è l'unico sport in cui Bologna, oggi come oggi, primeggia.
    Andrea. Con il Parma ci si giocava una opportunità di salvezza e non c'è stato un grosso problema di traffico. Il bello del nostro stadio è proprio la sua centralità. E' lo stadio di Bologna, a Bologna, non situato in una località sperduta in pianura, magari in mezzo alla nebbia che costringerebbe a continui rinvii delle partite in autunno.

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