
Per evitare di trasformare il blog in un lungo necrologio, tanto è naturale che vedremo morire molti dei personaggi che hanno segnato la nostra infanzia e adolescenza, non commemorerò Peter Falk, il Tenente Colombo, deceduto la settimana scorsa.
Anche perchè la continua riproposizione dei suoi telefilm (a braccio direi che siamo ad una dozzina di passaggi ...) lo rende più vivo che mai ... nel nostro immaginario.
Prendo invece spunto da una trasmissione radiofonica di questa mattina (non ricordo il titolo, ore 8,30 circa su Radio Uno) nella quale si proponeva la tesi dei telefilm come specchio della società, più e meglio dei film e della letteratura.
Naturalmente a sostenerlo era un "esperto" del settore che, come ogni oste, dichiara che il suo vino è il migliore.
Ma qualcosa di vero c'è e credo lo possiamo verificare grazie a Fox Retro che, da circa un anno, su Sky propone le vecchie serie di telefilm: Attenti a quei due (Tony Curtis e Roger Moore), Arsenio Lupin, Charlie's Angels, Hazzard, Happy Days, Colombo e tanti altri.
Come non notare la differenza tra il linguaggio di allora e quello dei telefilm odierni sicuramente più sboccati, spesso senza alcuna connessione con la storia ?
E le stesse scene di violenza sono rappresentate con discrezione, per quanto essenziale alla trama, mentre oggi vediamo telefilm, che pure sono piacevoli come CSI, indulgere un po' troppo nella rappresentazione visiva dell'autopsia.
Possibile che una simile decadenza alla perdita di valori della società contemporanea, alla scomparsa della percezione del Bene e del Male, ad una tendenza nichilista che avendo portato a relitivizzare tutto, manca di coscienza del limite al proprio piacere ed interesse.
Spero di sbagliarmi, ma la vicenda emersa la settimana scorsa di quel ragazzo che - dichiarando di non sapere perchè l'avesse fatto - ha ucciso l'amico e, dopo averla legata al letto e torturata, la sorella di lui e sua ex fidanzata, mi sembra tratta, pari pari, da Criminal Minds.
Anche perchè la continua riproposizione dei suoi telefilm (a braccio direi che siamo ad una dozzina di passaggi ...) lo rende più vivo che mai ... nel nostro immaginario.
Prendo invece spunto da una trasmissione radiofonica di questa mattina (non ricordo il titolo, ore 8,30 circa su Radio Uno) nella quale si proponeva la tesi dei telefilm come specchio della società, più e meglio dei film e della letteratura.
Naturalmente a sostenerlo era un "esperto" del settore che, come ogni oste, dichiara che il suo vino è il migliore.
Ma qualcosa di vero c'è e credo lo possiamo verificare grazie a Fox Retro che, da circa un anno, su Sky propone le vecchie serie di telefilm: Attenti a quei due (Tony Curtis e Roger Moore), Arsenio Lupin, Charlie's Angels, Hazzard, Happy Days, Colombo e tanti altri.
Come non notare la differenza tra il linguaggio di allora e quello dei telefilm odierni sicuramente più sboccati, spesso senza alcuna connessione con la storia ?
E le stesse scene di violenza sono rappresentate con discrezione, per quanto essenziale alla trama, mentre oggi vediamo telefilm, che pure sono piacevoli come CSI, indulgere un po' troppo nella rappresentazione visiva dell'autopsia.
Possibile che una simile decadenza alla perdita di valori della società contemporanea, alla scomparsa della percezione del Bene e del Male, ad una tendenza nichilista che avendo portato a relitivizzare tutto, manca di coscienza del limite al proprio piacere ed interesse.
Spero di sbagliarmi, ma la vicenda emersa la settimana scorsa di quel ragazzo che - dichiarando di non sapere perchè l'avesse fatto - ha ucciso l'amico e, dopo averla legata al letto e torturata, la sorella di lui e sua ex fidanzata, mi sembra tratta, pari pari, da Criminal Minds.
Pur ammirando e trovando gradevoli i telefilm del passato credo che i serial di oggigiorno tipo CSI, NCIS ecc. proposti quotidianamente su SKYCRIME siano più godibili. Non vi trovo assolutamente volgarità in eccesso come invece in alcuni film e soprattutto in tutto ciò che va dall'arena politico/calcistica al reality in tutte le sue forme.
RispondiEliminaLe rappresentazioni di autopsie, ferite ecc. sono comunque funzionali alla trama per la comprensione del delitto senza troppo indulgere a mio avviso in particolari smaccatamente osceni. In NCIS per esempio i corpi nudi delle vittime sono sempre avvolti da sfocature di pellicola attorno alle parti intime.
Ovvio che la cinematografia del passato era molto più "casta" e soggetta a censure. Pensiamo solo al Codice Hays che imponeva a Hollywood tutta una serie si regole che oggi ci fanno sorridere. Sergio Leone non conosceva affatto quelle regole secondo cui ad esempio quando avveniva uno sparo l'arma e il personaggio ucciso non potevano trovarsi nello stesso fotogramma. Bisognava girare la scena separatamente e poi far vedere la persona che cadeva. Leone per primo in "Per un pugno di dollari" mise tutto insieme: la pallottola che parte, la pistola che fa fuoco, l'uomo che cade. Non era mai stato così prima. Il successo che ebbe lo conosciamo tutti.
Massimo, avrei giurato che ieri sera quando ho pubblicato il post di montagna questo non ci fosse ancora. Ora me lo trovo davanti. Dormivo io o che altro?
I telefilm che ho citato li guardo perchè li trovo piacevoli. Mi piacerebbero maggiormente se evitassero quando si soffermano sulla pallottola che entra negli organi e compie i suoi danni, che ritengo inutili per la trama. Ma il senso del post era un altro, ovviamente provocatorio, e l'hai colto in parte citando il Codice Hays. Essenzialmente è nelle parole "perdita di valori della società contemporanea, alla scomparsa della percezione del Bene e del Male, ad una tendenza nichilista che avendo portato a relitivizzare tutto, manca di coscienza del limite al proprio piacere ed interesse." :-)
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