Nell'ultimo numero della rivista di astronomia "nuovo orione" c'è un interessante articolo sui film di fantascienza degli anni '70.
L'autore inizia dicendo che, volendo dividere la fantascienza in "un prima e in un dopo qualcosa, il punto di riferimento è il 1968 quando uscì 2001 Odissea nella Spazio" (affermazione, questa, già recepita da tempo dalla maggior parte della critica).
Ma non è di questo che l'articolo vuole parlare, bensì dell'importante decennio degli anni '70, quando uscì una serie di film che rivoluzionò, quanto o forse di più del capolavoro di Kubrick, il filone del cinema fantascientifico.
Dopo aver accennato di sfuggita a "Solaris" di Tarkowskij, giustamente definito un film più "psicologico" che fantascientifico, si arriva a "Guerre Stellari" ed "Incontri ravvicinati del terzo tipo", entrambi del 1977, definiti i due film che rivoluzionarono definitivamente i film di fantascienza.
Più ancora che dal film di Kubrick, il cinema di fantascienza è stato completamente cambiato da questi due capolavori.
Ma gli anni '70 avrebbero riservato ancora importanti sorprese: nel '79 uscì infatti "Alien" di Ridley Scott, un capolavoro assoluto che, come scritto da qualche critico, ha fatto entrare il gotico nella fantascienza.
Il film viene definito un "thriller fantascientifico" con componente di horror ed una eccezionale suspence.
Ridley Scott si è sicuramente ispirato ai "fanta-horror" degli anni '50 (molti dei quali sono tuttora un capolavoro della c.d. cinematograzia di serie B: i "B-Movies), aggiungendovi un'estetica gotica che ribalta completamente l'ambientazione asettica, geometrica, bianca degli ambienti futuristici di tutti i precedenti film di fantascienza.
Molto ci sarebbe ancora da scrivere su questo capolavoro, che personalmente considero uno dei più bei film in assoluto, di qualsiasi genere, che io abbia mai visto, ma è meglio continuare a seguire la traccia dell'articolo.
Ed infatti, a questo punto, veramente a sorpresa, l'articolo aggiunge, fra i grandi film di fantascienza di quel decennio, anche "Moonraker", della serie 007, con Roger Moore (sicuramente il più grande interprete dell'agente britannico, insieme a Sean Connery).
La trama penso sia nota: 007 viene inviato nello spazio per sventare la minaccia del solito miliardario pazzoide che ha costruito una stazione spaziale per bombardare la terra con micidiali globi pieni di gas letali.
La novità del film sta nel fatto che Roger Moore utilizza, per andare nello spazio, uno Shuttle: bisogna tener presente che gli Shuttle, anche se erano ormai in fase di avanzato sviluppo, sarebbero partiti solo 2 anni dopo (1981): nel 1979 solo gli addetti ai lavori sapevano cos'erano e com'erano gli shuttle; per il grande pubblico erano ancora un oggetto sconosciuto.
Gli sceneggiatori del film fecero le cose meticolosamente: si documentarono dettagliatamente presso i centri della Nasa a Houston e Cape Canaveral ed alla fine il risultato fu eccellente.
La partenza, l'ingresso in orbita, il volo nello spazio, l'attracco alla stazione spaziale furono rappresentati in maniera estremamente realistica e con notevole cura nei dettagli, senza voli di fantasia nè situazioni improbabili, con una cura che è difficile riscontrare anche nei veri film di fantascienza.
In pratica, il film fece vedere al grande pubblico e con grande aderenza al vero, come sarebbero state le missioni degli Space Shuttle, ben 2 anni prima dell'inizio dei voli.
Per fare solo un piccolo esempio, il volo di uno Shuttle è rappresentato in maniera più aderente al vero in questo film piuttosto che in un film come "Armageddon", uscito ben 20 anni dopo, in piena "era Shuttle".
La fantascienza successiva, dagli anni '80 in poi, non ha più potuto prescindere dai grandi capolavori degli anni '70.
Vorrei solo ricordare (è una mia considerazione: nell'articolo non c'è scritto), anche il successivo capolavoro di Ridley Scott: "Blade Runner" (peraltro del 1981, quindi quasi "anni 70") , che ha inserito anche il "noir" nella fantascienza. Anzi, per molti è un "noir" travestito da fantascienza ed io personalmente sono abbastanza d'accordo con questa affermazione.
Ottimo post che mi riservo di commentare meglio a sera, con più tempo.
RispondiEliminaMi limito ora solo a dire che 2001 non mi è mai piaciuto. Non mi piacqua quando uscì, non mi piacque 20 o 30 anni dopo.
Mentre sono convinto che la svolta avvenne nel 1976-1977 quando uscirono Guerre Stellari e Incontri Ravvicinati.
Ma non dimentichiamo gli splendidi film anni 50 e 60 che spesso vengono trasmessi su Jimmy alla domenica sera.
Ieri, ad esempio, c'era "L'uomo che visse nel futuro" tratto dalla MAcchina del tempo di Wells ... ;-)
Buona settimana.
Premetto che la fantascienza non mi appassiona.
RispondiEliminaDal punto di vista filmico non credo vi sia confronto alcuno tra due capolavori assoluti come i due citati gioielli di R.SCOTT e Guerre stellari e Incontri ravvicinati (che peraltro ho trovato piuttosto infantile).
Come "Bondologo" conclamato devo correggere Massimo e e affermare dall'alto della mia "Autorità" che il Vero Bond resta sempre e comunque S.C.I suoi film per classe, sceneggiatura e colonna sonora restano ineguagliati.
R.M.che pure apprezzo si colloca sicuramente al secondo posto ma molto distanziato in classifica.
Buona settimana
Mi consenta Roberto una intrusione nella bondologia.
RispondiEliminaConnery è, sicuramente, il primo Bond e quello più mitizzato. Ma dalla sua ha, appunto, l'essere stato il primo, l'aver coperto il ruolo in età giovanile (con l'eccezione di Mai dire mai, peraltro Connery è più giovane di Moore) e di essersi accreditato successivamente come grande attore. MA Connery ha un peccato originale: è solo uno scozzese. Moore, è inglese purosangue, nato a Londra e questo, consentimi, fa una bella differenza. Del resto se guardi il Moore giovane dei vecchi telefilm come Simon Templar, vedrai che per ironia, fisicità e classe, il londinese Moore non ha nulla a che invidiare allo scozzese Connery.
Per tornare all'argomento del post troppo velocemente affrontato questa mattina, aggiungerei che se, indubitabilmente, Alien e Blade Runner sono ottimi film, quante volte riusciremmo a guardarli ?
Credo meno di Guerre Stellari e Incontri Ravvicinati.
Almeno è la mia risposta.
Il motivo è semplice ed è legato a quanto ci siamo scritti in numerosi post precedenti: non amo l'ambientazione cupa, pessimista, mentre mi piacciono le scene luminose, solari, l'ottimismo che promana da Guerre Stellari dove il Bene trionfa sul Male, o in Incontri Ravvicinati dove la corsa alla montagna del ritrovo è gioiosa e termina con la partenza, in chiave ottimista, del protagonista, prescelto tra tanti.
Un ottimismo che ritroviamo, con altri temi, nei vecchi film degli anni 50 e 60, ocme "E la Terra prese fuoco", dove la scena finale, con il protagonista che cammina nella via assolata ed impolverata, tra i due titoli del giornale del "giorno dopo" ("La Terra è salva" - "La Terra è condannata") MA in sottofondo si sentono le campane suonare a festa.
Insomma, io, come il nostro Premier :-), sono ostinatamente ottimista e se, andando oltre la fantascienza, dovessi scegliere un regista-simbolo, indicherei Frank Capra, cui, non a caso, nella nostra adolescenza la Rai dedicò un ciclo con il sottotitolo "un ottimista a Hollywood".
Del resto abbiamo già, giornalmente, a che fare con vicende tristi, almeno quando ci sediamo in poltrona per guardare un film o leggere un libro, che sia con un fantastico "lieto fine" ! ;-)
Caspita, ragazzi: sono stata un giorno al mare (per la ormai famosa vetrata...)e mi ritrovo da leggere e da studiare tutta questa roba?
RispondiEliminaCi metterò una settimana, forse, a rispondere... però anticipo subito le mie preferenze per il Bond S.C., senza ombra di dubbio.
Nel frattempo, per stasera, vi consiglio un film molto bello su Rai Uno: "Le vite degli altri", che naturalmente nulla ha a che fare con la fantascienza...Ma sappiamo che sono leggermente scoordinata...
Buona settimana lavorativa(che, sob, per me inizia domani)!
Solo oggi riesco a leggere questo interessantissimo post. Grazie Massimo per lo spunto. Presto aggiungerò qualche considerazione se trovo un attimo.
RispondiEliminaCiao