Eccomi di ritorno dal mio ultimo periodo di ferie.
Sono piuttosto acciaccato per un infortunio capitatomi durante la partenza per la Sardegna (frattura ad un dito del piede sinistro).
Questo evento, unitamente ad altri problemi di salute di minore entità, hanno reso queste ultime ferie un po' tribolate.
Comunque, eccoci arrivati ad un altro grande appuntamento stagionale: oggi, con l'equinozio, inizia l'autunno, la stagione che più preferisco (a dire il vero, dal punto di vista meteorologico, l'autunno era già iniziato il primo di settembre).
Stupendo è soprattutto il mese di settembre quando la grande, feroce estate si fa finalmente da parte, cedendo il posto a giornate dal clima più mite, dolce, rilassante.
La campagna finalmente si ristora dopo lo spaventoso calore estivo e, grata della ritrovata frescura, ci fornisce i suoi ultimi dolcissimi doni: fichi, mele, pere, ma anche le ultime prugne e poi granoturco e barbabietole.
Ma soprattutto uva, la dolcissima uva.
E' la stagione della vendemmia, la grande festa autunnale che chiude la stagione agricola.
Erano due la grandi feste del raccolto delle antiche società contadine:
la mietitura, all'inizio dell'estate e la vendemmia alla fine.
I due momenti più importanti dell'anno, quelli che danno da mangiare e da bere, che forniscono gli alimenti base per il nutrimento dell'uomo nelle antiche socità agricole dell'Europa e del Mediterraneo: il pane e il vino.
Ben tornato, dolcissimo autunno !
Fedifrago ! Coma fa un "figlio dell'Inverno" a preferire l'Autunno ? :-)
RispondiEliminaAuguri per il dito infortunato, vedrai che adesso che sei tornato al lavoro tutto andrà meglio ... :-D
Caro Massimo P.leggerti mi ha fatto pensare a Leopardi nell'amore con cui descrivi la natura e suoi cicli e nella prosa che pare ispirata (nella forma) al grande poeta.
RispondiEliminaPero' non posso fare a meno di osservare che il nostro amato Blog si sta trasformando sempre più nella pagina dei necrologi e nel calendario di Frate Indovino ( absit iniuria verbis) . Con quello che succede nel paese invito e tutti Voi ad una pugnace riscossa. Comunque apprezzo lo stile e Auguri per il tuo dito.
roberto
Roberto, in Italia abbiamo un Grande Timoniere che tiene ben salda la barra della Nazione nella giusta direzione. E ci consente di "volare alto" nella nostra vita quotidiana ... :-)))
RispondiEliminapreferisco l'autunno all'inverno perchè, leopardianamente, è più bella l'attesa dell'evento, che spesso delude. E poi, una volta arrivato l'inverno, "al travaglio usato (=primavera) ciascuno in suo pensier farà ritorno".
RispondiEliminaNecrologi e frate indovino ?
E di che cos'altro dobbiamo parlare ?
Comunque grazie, Roberto, per gli apprezzamenti.
Ragazzi,
RispondiEliminavi ho lasciato per una mezza giornata e vi ritrovo con un POST e ben QUATTRO commenti?!?
Lo dico sempre che dei bancari non ci si può fidare...
A botta, registro: l’ animo bucolico di Parmeggia, che trovo coinvolgente in epoca frenetica e ormai lontana dai valori e dai "ritmi" della natura; il tradimento imprevedibile, sempre di Parmeggia, che per un anno mi (ci) ha fatto credere che la sua stagione preferita fosse l’ INVERNO, magari quello dicembrino (ci sono rimasta malissimo, e l’ avere avuto lo stesso pensiero di Cesco mi inquadra definitivamente tra le persone reazionarie ma anche affidabili...); infine, l’ intervento di Roberto che non poteva che essere così dotto...togliendomi qualsiasi velleità polemica!
SOB.
A ben pensare l’ autunno si attaglia perfettamente alla nostra età...
Come ve lo immaginate il viale del tramonto?
Io largo, vuoto e pieno di foglie morte cadute...dagli alberi spogli.
Un viale d’ autunno, insomma...
Viale del tramonto ? Allora non è la nostra stagione (con buona pace di Massimo ... ;-).
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