Questo doveva essere un commento al precedente, ma dopo tutto ho preferito tramutarlo in post.
Caro Roberto compagno di banco dei miei anni migliori, posso solo ringraziarti per aver rigenerato questo blog (devo anche spendere due parole per Marco F. e Andrea R. - fratello del "nostro" Stefano - che me l'han fatto conoscere) e sottolineo che la polemica - che ci deve sempre essere - è così magicamente stemperata nelle nostre argomentazioni che non se ne potrebbe più fare a meno ed è raro trovare in altri ambienti tanta tolleranza e ironia. Massimo F. lo definisco una "roccia" nel suo pensiero. Reazionario dice lui. Coerente come pochi negli anni dico io e testimonial di tutti, ma dico tutti, quei valori che condivido a mia volta. Massimo P. una piacevole riscoperta di quello che era un mite e taciturno compagno di ginnasio e che si rivela un fine dicitore di cose sempre interessanti. Da lui come da voi tutti mi hanno diviso oltre 30 anni di vita vissuta: non basterebbero 10 blog a raccontarci tutto ma qualcosa stiamo pur cominciando a costruire. Di te Roberto posso solo aggiungere tanti ricordi di straordinario erudito cazzeggio. Sì, siamo stati dei precursori, e al di là dell'intellighenzia che nel '74 o giù di lì era rappresentata da alcune compagne..., noi eravamo comunque, e il tempo lo ha dimostrato, qualcosa di speciale. Dulcis in fundo Valeria, il nostro cuore comune. Diciamo intanto che da sola riempie il blog di tutta la femminilità di cui c’è bisogno. E’ lei che con dolcezza ci riporta sulla terra quando esageriamo nel “maschilismo” invero presunto di qualche post (ma il western è così maschile?). E sempre lei ci spiazza proponendoci riflessioni che sanno d’antico e di familiare volteggiando fra i nostri post come solo una donna potrebbe fare. Grazie a tutti voi per questo e che il 2009 continui nel segno della classe del ’56, liceo Galvani, sezione F.
Iniziare la giornata, mentre si beve il caffè e fuori dalla finestra è ancora buio e ci sono 4 gradi sotto zero, leggendo apprezzamenti su se stessi è estremamente piacevole ... :-)
RispondiEliminaGrazie Claudio, per le tue parole e per la tua presenza.
Importante come quella di Valeria, Roberto e Massimo e di tutti gli altri che si uniranno a questo salotto virtuale (anche se non sono tutti necessariamente del '56 che pure fornisce la parte maggiore dell sezione "F" di quegli anni).
Buona giornata (a chi già torna al lavoro e a chi ha ancora qualche momento di riposo).
Caro Claudio, mi piace assai essere da te recepita come "il nostro cuore comune" -molto molto bello questo pensiero- e subito dopo averlo letto ho "sentito" di toccare il cielo con un dito... Purtroppo, però,io sono diffidente ed anche tendenzialmente distruttiva, cosicché nell’ aria ho avvertito un senso di aleggiante, seppur ben occultato, maschilismo...
RispondiEliminaMorale: hai maturato un bonus di cinque post "azzurro intenso" senza rimostranze da parte mia, ma d’ ora in poi sarai un "sorvegliato speciale"...
:-)
p.s. mai detto che il "western" sia maschile, forse lo avrai immaginato tu...; e a ben pensare, magari, il normale entusiasmo da me dimostrato per l’ argomento è collegato al fatto che, nel genere, ci si imbatte in una donna ogni cento uomini e, di regola, quella poveretta è figura di terzo quarto piano...
Caro Claudio, bello e divertente il tuo intervento, ti ringrazio delle affettuose parole.
RispondiEliminaIl cazzeggio erudito è effettivamente la mia cifra migliore dopo la polemica fine a se' stessa...
I nostri comuni amici Marco, Stefano e Andrea (membro onorario del club?)sono presenti nei nostri cuori e solo gli impegni pressanti di lavoro impediscono una loro partecipazione attiva al Blog.
Leggendoti mi è tornato alla mente il mio vecchio diario di un anno di scuola : Il mitico "diario Quercetti" Terza effe ricordo.
Era un diario di una casa produttrice di giocattoli per la quale lavorava mio zio e ogni anno me lo regalava.
Si apre con questa frase irriverente scritta da Valeria e M.A.la sua compagna di banco:Che bel diario, te lo hanno regalato per la prima comunione?
Cattivissime!
Durante le più noiose ore di lezione facevo mostruose caricature e di nascosto le passavo ai compagni che scrivevano dottissimi commenti. Ancora oggi l'ho conservato anche se non ricordo più dove...Se Freud fosse ancora vivo sapete cosa direbbe: Ah! come sono longevo!!
Ciao
Eccolo il nome del tuo diario: Quercetti. Non me lo ricordavo più ma ricordo bene le caricature e i miei commenti (io ero il commentatore "ufficiale"). Era uno dei miei passatempi preferiti durante le ore di terza. Sempre nuovi particolari affiorano di quegli anni lontani passati insieme quattro o cinque ore al giorno da ottobre a giugno cercando più che altro di farla in barba ai prof (parlo per me almeno) e malgrado tutto apprendendo: tante cose che ancora restano e tante cose dimenticate.
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